SIrcle - Sostenibilità: l’importanza delle certificazioni per le aziende

Un efficace percorso di integrazione ESG è fondamentale per tutte le realtà che vogliono operare sul mercato globale. Il Modello EASI® offre un modello di riferimento volto a integrare la sostenibilità nella strategia aziendale.



Avv. Rita Santaniello, SIrcle – Sostenibilità Integrata, 17 Gen 2022 - 11:40

L’integrazione della sostenibilità, nella sua triplice dimensione ambientale, sociale e di governance nelle strategie e nelle politiche d’impresa non è più solo una grande opportunità, ma l’elemento chiave per la stessa permanenza delle imprese sul mercato. Ne è prova l’ormai chiarissimo percorso normativo e regolatorio avviato sia a livello comunitario, sia a livello nazionale, da ultimo con la proposta di direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) che amplia la platea dei soggetti tenuti al reporting, ovvero al bilancio o rendicontazione, che non si chiamerà più “non finanziario” ma “di sostenibilità”, andando a coinvolgere tutte le grandi imprese europee indipendentemente dal fatto di essere quotate in borsa, dunque tutte le aziende con più di 250 dipendenti, un fatturato superiore ai 50 milioni di euro e un bilancio annuo superiore ai 43 milioni.

Il mercato dei fondi ha da tempo compreso le potenzialità della sostenibilità e nel 2019 è entrato in vigore il regolamento SFDR – Sustainability Financial Disclosure Regulation, che obbliga l’integrazione dei fattori ESG nei prodotti finanziari offerti al pubblico. Il passo successivo è stato quello di individuare una “tassonomia verde”, ovvero una serie di azioni coerenti con gli obiettivi di contenimento del cambiamento climatico e di tutela dell’ecosistema su cui le aziende sono tenute a rendicontare.

A livello nazionale il legislatore sta dando a sua volta una forte spinta, sfruttando la leva finanziaria attraverso i bandi di sua competenza, ad esempio con il Decreto Legislativo del 28 maggio 2021 sulla governance del PNRR, nel quale si invitano le stazioni appaltanti a prevedere criteri premiali nell’aggiudicazione dei bandi per i soggetti che presenteranno rendicontazioni incentrate sulle attività aziendali a favore dell’ambiente e delle persone.

In questo quadro, dove la sostenibilità è ormai indiscutibilmente diventato un fattore essenziale per la vita delle imprese, assume sempre maggiore rilevanza la verificabilità delle rendicontazioni e l’oggettività, veridicità e trasparenza delle comunicazioni verso gli stakeholder, non da ultimo verso gli investitori. Per tale ragione la novità rappresentata dal Modello EASI® - Ecosistema Aziendale Sostenibile Integrato, il primo schema per l’integrazione della sostenibilità nella governance aziendale riconosciuto da Accredia come valido ai fini della Certificazione di parte terza, rappresenta un’opportunità preziosa per le imprese.

Il Modello EASI struttura in modo armonico e accompagna l’implementazione di un percorso di sviluppo sostenibile,  grazie all’integrazione sistematica e graduale di tutti gli aspetti ESG nei processi di business, e, grazie alla sua possibile certificazione di parte terza, ne consente la regolare verifica e trasparente rendicontazione, instaurando un percorso virtuoso di miglioramento continuo, con evidenti ricadute positive sia in termini economici e di efficientamento, sia in termini di risk management e controllo di gestione, sia, infine, a livello reputazionale e di capacità di attrazione dei capitali.

 

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