Fondi SRI Europa

Secondo lo studio Green, Social and Ethical Funds in Europe  – condotto da Vigeo in collaborazione con Morningstar e lanciato in Italia a fine novembre – i fondi retail sostenibili hanno registrato tassi di crescita importanti tra giugno 2014 e giugno 2015. La 15a edizione della ricerca conferma dunque la tendenza rilevata a partire dal ‘99: con la sola eccezione dell’anno 2008, le masse gestite secondo criteri di sostenibilità sono in costante aumento.

Lo studio prende in esame i fondi comuni di investimento domiciliati in Europa, disponibili alla clientela retail e denominati come “etici”, “verdi”, “sostenibili” oppure “socialmente responsabili”. Per quanto riguarda i fondi di investimento tematici, occorre precisare che lo studio include soltanto quelli che, oltre al criterio del settore di riferimento (es. energie rinnovabili), comprendono almeno altri due parametri di selezione basati sui principi dell’investimento responsabile. Complessivamente, il mercato dei fondi SRI è cresciuto dell’8% nel periodo monitorato: sono 1204 i fondi sostenibili europei, corrispondenti a un totale di AuM pari a €136 miliardi (a fronte dei €127 miliardi registrati l’anno precedente). Tuttavia, la quota di mercato dei fondi che applicano criteri di sostenibilità si riduce all’1.7% (dall’1.8%), in quanto la crescita del settore SRI è stata inferiore rispetto a quella del risparmio gestito. Il report rileva anche alcune differenze su base nazionale: per esempio, mentre la quasi totalità dei mercati ha registrato un aumento dei fondi SRI in commercio, Belgio (-8%), Regno Unito (-15%) e Germania (-5%) si collocano in contro-tendenza.

I mercati principali per i fondi retail SRI restano Francia (€47 miliardi), Regno Unito (€20 miliardi), Svizzera (€13 miliardi) e Paesi Bassi (€12 miliardi). Ciononostante, lo studio di Vigeo certifica uno sviluppo dei fondi SRI anche in mercati minori, quali Spagna, Austria e Italia. In particolare, sono i fondi azionari a riscuotere il maggior successo (52% del totale), mentre i fondi a reddito fisso e i bilanciati rappresentano una quota inferiore del mercato SRI, rispettivamente il 27% e il 21%.