Al via il terzo Italian Infrastructure Day

08 Set 2015 - 11:38

-       120 investitori provenienti da 4 continenti

-       Oltre 10 triliardi di euro di asset under management

-       21 società quotate e 4 non quotate partecipano all’evento insieme al MEF e a F2i

Le principali società operanti nel settore delle infrastrutture incontrano oggi in Borsa Italiana i più importanti investitori internazionali per il terzo Italian Infrastructure Day, l’evento organizzato in collaborazione con Citi, Intermonte e Kepler-Cheuvreux-Unicredit.

Sono stati richiesti oltre 700 incontri da parte di 120 investitori provenienti da Europa, Nord America, Medio Oriente, Asia e Australia.

Rappresentate 80 case di investimento per un asset under management complessivo di oltre 10 triliardi di euro.

Oltre ai tradizionali incontri fisici, si svolgeranno per la prima volta meeting digitali tra società e investitori via Elite Connect, la nuova piattaforma del London Stock Exchange Group che mette in contatto società quotate, investitori istituzionali e intermediari.

Le 21 società quotate che prendono parte all’evento sono: A2A, Acea, Aeroporto G. Marconi di Bologna, Ascopiave, Astaldi, Atlantia, Buzzi Unicem, Cementir Holding, EI Towers, Enel, Enel Green Power, Hera, Inwit, Iren, Italcementi, Rai Way, Salini Impregilo, SIAS, Snam, Telecom Italia, Terna.

Prendono parte all’evento anche 4 società non quotate: 2i Rete Gas, Ferrovie dello Stato Italiane, Metroweb, SEA.
Presente inoltre il Ministero dell’Economia e delle Finanze e F2i (Fondi Italiani per le Infrastrutture).

Raffaele Jerusalmi, Amministratore Delegato di Borsa Italiana, ha dichiarato:
“Le infrastrutture rappresentano uno dei pilastri fondamentali su cui si basa la crescita di un Paese. Questo settore svolge un ruolo significativo sul mercato italiano con 48 società quotate per oltre 156 miliardi di capitalizzazione; il potenziale delle possibili future privatizzazioni e aggregazioni tra utilities è però ancora molto alto. Borsa Italiana mette a disposizione delle imprese il proprio network internazionale e l’accesso al mercato dei capitali globali, facendo leva anche sulle nuove tecnologie per favorire nuove forme di relazione”.

Renzo Arcoria, Country Officer di Citi per l’Italia ha sottolineato: “Siamo soddisfatti del grande interesse riscosso anche quest'anno dall’Infrastructure conference. Il settore utilities e infrastrutture italiane è rimasto un elemento centrale nell’interesse degli investitori domestici e internazionali. Il settore offre interessanti opportunità di investimento alla luce del processo di consolidamento e razionalizzazione delle municipalizzate italiane e del rinnovato potenziale di investimenti”. 

Gian Luca Bolengo, Amministratore Delegato di Intermonte SIM ha detto:
“Come local broker di riferimento sul mercato italiano, siamo orgogliosi di contribuire a organizzare la terza edizione di questo evento che raccoglie società quotate che rappresentano il 30% circa della capitalizzazione di borsa, oltre a molte società non quotate e istituzioni italiane che sono di grande interesse per gli investitori istituzionali di tutto il mondo”

Vittorio Ogliengo, Responsabile Corporate & Investment Banking Italy di UniCredit ha aggiunto:
“Le società italiane che operano nelle infrastrutture in molti casi rappresentano delle eccellenze a livello mondiale e il successo dell’Italian Infrastructure Day che ha richiamato l’interesse di 120 investitori istituzionali italiani ed esteri non è una sorpresa per me. Le infrastrutture sono un settore strategico sia per il Corporate & Investment Banking di UniCredit che per il nostro partner strategico Kepler Cheuvreux, infatti abbiamo team sia di prodotto sia di coverage specificatamente focalizzati su questo tipo di business. In Italia c’è un gap e la nuova agenda politica potrà dare un nuovo impulso a questo settore che sta già dando importanti segnali di ripresa. Nel nostro caso, nei primi sei mesi del 2015 in Italia il Corporate & Investment Banking di UniCredit ha organizzato 29 operazioni di Project Finance, aumentando le erogazioni del 26% rispetto a dicembre 2014. Inoltre siamo stati Global Coordinator del primo Project Bond Italiano, la cui richiesta da parte di 200 investitori è stata di 4 volte l’offerta.”

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