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COMUNICATO STAMPA

"Investire nel settore delle local utilities italiane"

Un convegno di Borsa Italiana

Investire nelle local utilities italiane: questo il tema della seconda edizione del convegno promosso da Borsa Italiana in collaborazione con UBM - Unicredit Banca Mobiliare - per presentare le opportunità legate a questo importante settore dell'economia italiana e approfondire strategie e prospettive delle aziende che ne fanno parte.

Con una capitalizzazione di 56 miliardi di euro, il settore delle utilities pesa per il 12,5% sulla capitalizzazione totale di Borsa.

Le utilities quotate nel nostro Paese hanno una dimensione minore - in termini di capitalizzazione - rispetto a quelle del resto d'Europa e presentano un livello di flottante, pari al 36%, inferiore alla media europea che si attesta intorno al 57%.

"I processi di aggregazione in atto possono contribuire a modificare lo scenario attuale" ha affermato Massimo Capuano, Amministratore Delegato di Borsa Italiana. "In Italia sono circa 50 le local utilities che possono accedere al mercato dei capitali e il numero di società quotabili potrebbe essere molto superiore se si verificasse un forte processo di concentrazione tra le circa 2000 società del settore. Ipotizzando la quotazione di tutte le 50 società individuate nel campione e applicando i multipli di mercato del settore, si otterrebbe una capitalizzazione addizionale, per il listino italiano, di circa 3,6 miliardi di euro."

La flessibilità nel finanziamento di progetti di sviluppo, un migliore rapporto nei confronti di banche, clienti e fornitori, la maggiore visibilità, anche a livello internazionale, il conferimento di liquidità (o liquidabilità) all'investimento nonché la possibilità di incentivare il management e di attrarre le migliori professionalità sul mercato, utili per affrontare le nuove sfide strategiche di un settore in fase di trasformazione, sono alcuni dei vantaggi che le local utilities possono trarre dalla quotazione in Borsa.

La performance in Borsa del settore utilities è stata negli ultimi due anni del +11,5% rispetto al Mib, confermando la sua natura "difensiva" (+12,6% nell'anno se si considerano le sole local utilities). Il dividend yield medio (corrispondente al rapporto tra dividendo distribuito e prezzo medio del titolo) dell'anno 2004 è del 4,25%.

L'apprezzamento dei corsi azionari delle local utilities trova conferma nei risultati finanziari del 2003 che, rispetto all'anno precedente, registrano un aumento medio del fatturato del +22,5%, del +33,6% relativamente all'Ebit (+23,6% dell'Ebitda) e una crescita dell'utile netto del +57,2%.

Gli analisti hanno incrementato la copertura delle utilities quotate: la media delle ricerche pubblicate per ciascuna società è passata da 13 nel 2001 a 23 nel 2003, mentre nel primo trimestre del 2004 sono state pubblicate 143 ricerche, con una media di 16 ricerche per società quotata.

Milano, 26 maggio 2004

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