Bilancio Anno 2004

 BORSA ITALIANA - BILANCIO ANNO 2004 (dati al 29 dicembre)

  • Indice MIB +17,4%, tra le migliori performance in Europa (+35,0% da dicembre 2002)
  • Indice MIBTEL +18,1%, (+34,5% da dicembre 2002)
  • Indice S&P/MIB +14,9%, (+31,4% da dicembre 2002)
  • Indice MIBSTAR +24,5%, (+37,6% da dicembre 2002)
  • La capitalizzazione sale a 581 miliardi di euro (+19,1%), pari al 43,1% del Pil
  • il controvalore degli scambi e' il migliore di sempre dopo quello dell'anno 2000
  • Crescita degli scambi di derivati azionari, di ETFs e del trading after hours, che toccano il nuovo massimo storico
  • primo posto in Europa per Turnover Velocity, quarto posto per scambi azionari sui sistemi telematici, sesto posto per capitalizzazione delle società quotate
  • 278 società quotate a fine anno con 10 ammissioni e 11 revoche
  • 8 collocamenti finalizzati alla quotazione raccolgono 2,6 miliardi di euro
  • 23 operazioni di aumento di capitale a pagamento raccolgono 3,3 miliardi di euro
  • 10 offerte secondarie (tra cui la seconda tranche Enel) raccolgono 9,3 miliardi di euro
  • 19 Opa restituiscono al mercato 0,5 miliardi di euro

 

L'ANDAMENTO DI INDICI E PREZZI

  • L'indice Mib ha chiuso l'anno raggiungendo il massimo annuale a quota 22.881, con una crescita del 17,4% rispetto a fine 2003. Il minimo annuale è stato toccato mercoledì 24 marzo (19.221). La variazione giornaliera positiva più elevata (+1,3%) è stata registrata venerdì 2 aprile, quella negativa (-1,8%) lunedì 10 maggio. Il mese con la miglior performance è stato dicembre, quello con la peggiore maggio (-2,2%).
  • Gli indici continui hanno manifestato un andamento omogeneo, con il Mibtel a +18,1% e l'S&P/MIB a +14,9%, mentre il Midex è cresciuto del 12,2%. Il MibSTAR ha evidenziato un andamento migliore dell'indice generale e di quelli delle società di maggiore capitalizzazione, con una performance annuale del 24,5%, la migliore di sempre.
  • Delle 318 azioni quotate a fine anno, 186 (58,5% del totale) evidenziano una performance annuale sostanzialmente positiva (maggiore del 2,5%), 24 (7,5%) sono invariate (performance tra +2,5% e -2,5%), 88 (27,7%) negativa (inferiore a -2,5%) e 20 (6,3%) non consentono il calcolo della performance in quanto non quotate a fine 2003 o sospese a fine anno.
  • Le azioni con la migliore performance annuale sono state Garboli (+188,0%), Erg (+104,0%) e Isagro (+101,7%).
  • Tra le azioni del corrente paniere S&P/MIB 28 chiudono l'anno con una performance positiva (si segnalano RCS Mediagroup +53,1%, Autostrade +43,0% e Capitalia +42,8%), 3 invariati, 8 con una flessione (Tiscali -50,4%, STMicroelectronics -34,3%), mentre nel caso di Terna (ammessa a quotazione nel corso del 2004) non è possibile calcolare una performance.

L'EVOLUZIONE DEL LISTINO

  • Il 2004 si chiude con 278 società quotate sui mercati di Borsa Italiana. Nel dettaglio si tratta di 225 società in Borsa, 40 sul Nuovo Mercato e 13 sul Mercato Expandi. In Borsa vi sono state 7 ammissioni di nuove società (di cui 6 a seguito di offerte pubbliche di collocamento) e un pari numero di revoche. Sul Nuovo Mercato una società è stata ammessa a quotazione e 4 società sono state revocate. Sul Mercato Expandi 2 nuove società sono state ammesse a quotazione.
  • Le 10 nuove ammissioni di quest'anno (2 società nel segmento STAR, 3 sul segmento blue chip, 2 sul segmento ordinario della Borsa, 1 sul Nuovo Mercato e 2 sul Mercato Expandi) portano a 159 le nuove società ammesse sui mercati borsistici negli ultimi sette anni, da quando cioè è attiva Borsa Italiana Spa.
  • Le 7 ammissioni della Borsa sono avvenute in sei casi a seguito di un collocamento con offerta pubblica (DMT, Terna, Procomac, Azimut Holding, Panariagroup, Geox) e in un caso per una scissione da società già quotata (Sorin da Snia). Sul Nuovo Mercato l'ammissione di Cell Therapeutics è stata determinata dall'incorporazione di Novuspharma, già precedentemente quotata. Sul Mercato Expandi le due ammissioni (Greenvision Ambiente e RGI) sono avvenute a seguito di collocamenti con offerta pubblica.
  • Le 7 revoche di società quotate in Borsa sono state determinate in quattro casi dalla conclusione di offerte pubbliche di acquisto (Banca Popolare Cremona, Locat, Manuli Rubber, Saeco), in tre casi dall'insussistenza dei requisiti per la quotazione a seguito di fallimento o amministrazione straordinaria (Cirio, Giacomelli, Stayer). Le quattro revoche del Nuovo Mercato sono state determinate in un caso da fusione in società estera contestualmente ammessa a quotazione (Novuspharma - Cell Therapeutics) e in tre casi dall'insussistenza dei requisiti per la quotazione a seguito di fallimento o liquidazione (Gandalf, TC Sistema, CTO). In Borsa sono anche state revocate le azioni di risparmio di due società (Intek e Pininfarina), a seguito della conversione in azioni ordinarie.

  • A fronte di 4.478 ammissioni e 4.051 revoche il numero di covered warrant e certificates quotati su SeDex è salito a 3.021 (+16,5%).

  • Sul Mot il numero di titoli di Stato quotati è pari a 96 strumenti, con 48 ammissioni e 52 revoche. A seguito di 32 ammissioni e 89 revoche, il numero complessivo delle obbligazioni a fine anno è di 289 strumenti. Gli strumenti finanziari dell'EuroMot, grazie a 12 ammissioni e 3 revoche, sono passati da 49 a 58.

IL MERCATO AZIONARIO

LA CAPITALIZZAZIONE

  • Il positivo andamento dei corsi e l'ammissione di nuove società ha determinato - per il secondo anno consecutivo - una crescita della capitalizzazione complessiva delle società domestiche quotate, che ha raggiunto 580,6 miliardi di euro (487,4 a fine 2003) pari al 43,1% del Prodotto Interno Lordo (37,5%).
  • Nel dettaglio la capitalizzazione è risultata pari a 568,6 miliardi di euro per la Borsa, (474,6 a fine 2003), a 6,7 per il Nuovo Mercato (8,3) e a 5,3 per il Mercato Expandi (4,6).
  • A fine novembre Borsa Italiana, con 550,6 miliardi di euro, si collocava al sesto posto in Europa per capitalizzazione delle società domestiche quotate), davanti a Stoccolma (277,2) ed Helsinki (138,2) e dietro a Londra (2.028,8 miliardi di euro), Euronext (1.746,1), Deutsche Börse (856,3), Madrid (671,2) e Swiss Exchange (591,5).
  • All'interno della Borsa il ranking di capitalizzazione tra i macro-settori, ha visto Finanziari confermarsi al primo posto (in calo dal 42,3% del 2003 al 39,2%), davanti a Servizi (salito dal 35,1% al 37,6%) e Industriali (salito dal 22,6% al 23,2%).

 

GLI SCAMBI

  • Gli scambi complessivi sul sistema telematico di strumenti azionari e securitised derivatives hanno raggiunto 39,3 milioni di contratti e 753,2 miliardi di euro di controvalore. La media giornaliera è stata di 153.653 contratti e di 2,9 miliardi di euro (+6,8%).

  • Gli scambi nella fase diurna di azioni quotate in Borsa sono stati interessati da una crescita del controvalore (media giornaliera da 2,6 a 2,8 miliardi di euro, +5,5%), la media giornaliera dei contratti è stata di 118.686, in flessione del 13,8%. Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto venerdì 18 giugno (seduta di scadenza dei derivati), con un controvalore di 7,26 miliardi di euro (seconda seduta di sempre nella storia della Borsa italiana, dopo quella del 17 marzo 2000 a 7,9 miliardi di euro). Il mese più liquido è risultato marzo, che con una media giornaliera di 3,3 miliardi di euro di controvalore è risultato il mese più scambiato a partire dal novembre 2000.
  • La dimensione media dei contratti su azioni della Borsa conclusi nella fase diurna è risultata in decisa crescita, passando da 18.900 a 23.200 euro, nuovo massimo storico per il mercato italiano.

  • In crescita anche gli scambi diurni di azioni del Nuovo Mercato, passati da una media giornaliera di 53,6 milioni di euro di controvalore a 72,5 milioni di euro (+35,2%). Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto mercoledì 22 settembre, con 411,3 milioni di euro di controvalore. Il mese più liquido è stato settembre con una media giornaliera di 117,1 milioni di euro di controvalore.
  • ENI è risultata l'azione più scambiata per controvalore, con un totale di 87,3 miliardi di euro (11,9% del totale), seguita da STMicroelectronics (70,9 e 9,7%), TIM (69,7 e 9,5%), Enel (61,4 e 8,4%) e Unicredito Italiano (55,4 e 7,6%). La prima azione del Nuovo Mercato, Tiscali, si posiziona al 16° posto con 10,8 miliardi di euro (1,5% del totale), la seconda, Fastweb, al 25° (5,6 e 0,8%).

  • In termini di contratti l'azione più scambiata è stata STMicroelectronics, con 2,9 milioni di contratti (8,4% del totale), seguita da Eni (1,6 e 4,7%), Enel (1,3 e 3,9%), Tiscali (1,1 e 3,1%) e Generali (1,1 e 3,1%). Fastweb è al 14° posto (0,7 e 2,1%).

  • Gli scambi diurni di covered warrant e certificates quotati su SeDex sono stati di 62,2 milioni di euro (+48,3% rispetto al 2003) e 13.488 contratti giornalieri.

  • A fine novembre il mercato italiano si distingue in ambito europeo per l'elevata liquidità relativa delle proprie azioni, come evidenziato dal primato in termini di turnover velocity, l'indicatore che - rapportando il controvalore degli scambi alla capitalizzazione - segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni. La turnover velocity italiana era infatti pari a 139,0%, a fronte di 113,5% di Stoccolma, 105,8 di Deutsche Börse, 105,0% di Helsinki. Borsa Italiana - con una media giornaliera di 2,8 miliardi di euro - confermava la quarta posizione in Europa per gli scambi di azioni sui sistemi telematici, davanti a Madrid (2,5), SWX-Virt-x (1,6) e Stoccolma (1,1) e dietro a Euronext (6,1 miliardi di euro), Londra (5,1) e Deutsche Börse (3,6).
  • L'after hours ha fatto registrare scambi per 1,1 milioni di contratti e per 7,9 miliardi di euro, raggiungendo il nuovo massimo storico in termini di controvalore, la cui media giornaliera è salita dai 31,0 del 2003 ai 33,2 milioni di euro del 2004 (+6,8%). Il mese con scambi più elevati è risultato essere gennaio, con una media giornaliera di 6.600 contratti e 41,5 milioni di euro. Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto venerdì 16 gennaio per i contratti (14.100) e lunedì 13 settembre per il controvalore (198 milioni di euro, nuovo massimo storico).

  • Forte crescita degli scambi di ETF che con 12,6 milioni di euro giornalieri (+115,8% rispetto alla media del 2003) e 518 contratti al giorno (+140,5%) raggiungono il massimo storico. Il mese con scambi più elevati è risultato essere dicembre (22,2 milioni di euro e 861 contratti di media giornaliera). Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto giovedì 2 dicembre per i contratti (1.435) e giovedì 28 ottobre per il controvalore (61,5 milioni di euro); in entrambi i casi i livelli raggiunti rappresentano i nuovi massimi storici del mercato italiano. Nel mese di novembre il mercato degli ETF di Borsa Italiana è risultato il più liquido in Europa.

L'IDEM

  • Il 22 marzo sono stati introdotti i derivati sul nuovo indice S&P/MIB, che hanno completamente sostituito, a partire dal 20 settembre, quelli sull'indice Mib30.
  • Nel corso dell'anno sono stati scambiati 18,3 milioni di contratti standard, per un controvalore nozionale di 705,4 miliardi di euro. La media giornaliera di contratti standard è passata dai 70.365 dell'anno scorso a 71.318 (+1,4%) nuovo massimo storico del mercato Idem. La ripartizione in singoli strumenti vede una significativa crescita dei futures su azioni e delle opzioni su azioni.
  • I futures su indice hanno fatto registrare una media giornaliera di 13.007 contratti standard e 1,8 miliardi di euro di controvalore nozionale. Il mese di marzo, caratterizzato anche dalla scadenza trimestrale, è risultato il più liquido, con una media giornaliera di 18.025 contratti standard e di 2,4 miliardi di euro di controvalore nozionale.
  • Gli scambi sui miniFutures sono risultati complessivamente pari a 1,5 milioni di contratti standard e 41,5 miliardi di euro di controvalore nozionale, con una media giornaliera di 5.797 contratti standard e 162,0 milioni di euro di controvalore nozionale.
  • Gli scambi di opzioni su indice hanno registrato una media giornaliera di 8.666 contratti standard, e di 596,3 milioni di euro di controvalore nozionale.
  • Gli scambi di opzioni su azioni sono cresciute in termini di contratti standard, passati da una media giornaliera di 31.445 del 2003 ai 37.007 del 2004 (+17,9%). A fine anno sono negoziate 40 opzioni di cui due sottostanti del Nuovo Mercato (Fastweb e Tiscali).
  • Gli scambi di stock futures sono cresciuti del 264,5%, passando dai 1.857 contratti standard giornalieri del 2003 ai 6.771 del 2004. In termini di controvalore si è passati dai 8,1 milioni di euro giornalieri del 2003 ai 30,5 del 2004 (+275,5%). A fine anno sono negoziati 22 stock futures di cui due sottostanti del Nuovo Mercato (Fastweb e Tiscali).

MOT ED EUROMOT

  • Gli scambi di titoli di Stato sono passati da 133,8 miliardi di euro del 2003 a 139,1 miliardi di euro (+3,9%), con una media giornaliera di 543,2 milioni di euro. Gli scambi di obbligazioni quotate sul Mot sono risultati pari 7,3 a miliardi di euro, con una media giornaliera di 28,5 milioni di euro.

  • Gli scambi sull'EuroMOT si sono attestati a 3,6 miliardi di euro, con una media giornaliera di 14,0 milioni di euro. Il nuovo massimo storico giornaliero del mercato EuroMOT è stato raggiunto giovedì 22 gennaio, con 2.261 contratti e 59,2 milioni di euro.

LE OPERAZIONI DI COLLOCAMENTO

  • Le società quotate hanno complessivamente raccolto nel corso dell'anno 15,2 miliardi di euro tramite aumenti di capitale a pagamento e operazioni di collocamento, dato in crescita rispetto ai 12,6 miliardi registrati nel 2003 e i 6,6 del 2002.
  • Nel 2004 le società quotate hanno effettuato 23 operazioni di aumento di capitale a pagamento (15 in Borsa, 6 sul Nuovo Mercato e 2 sul Mercato Expandi), che hanno consentito alle società quotate di raccogliere 3,3 miliardi di euro (28 operazioni per 9,8 miliardi nel 2003). Le tre maggiori operazioni del 2004 (che hanno raccolto complessivamente i due terzi del totale) sono state realizzate da BNL nei mesi di novembre e dicembre (1,2 miliardi), da Reti Bancarie Holding in maggio-giugno (639 milioni) e da Credito Valtellinese in marzo-aprile (344 milioni). Tra le altre operazioni hanno raccolto ammontari superiori a 100 milioni di euro Banca Popolare di Sondrio (220 milioni), Buzzi Unicem (206), Chl (120) e Telecom Italia Media (119). Le altre operazioni (16) hanno raccolto risorse al di sotto della soglia di 100 milioni di euro. La dimensione media delle operazioni a pagamento, influenzata dalla dimensione di quelle maggiori, è stata pari a 142 milioni di euro (352 nel 2003), quella mediana a 27 milioni di euro (108 nel 2003). Le operazioni sono avvenute prevalentemente tramite emissione di azioni ordinarie (21 casi). In un caso si è avuto un collocamento di azioni ordinarie più obbligazioni convertibili e in un caso di azioni ordinarie e di risparmio. Accanto alle operazioni a pagamento sono state anche effettuate 6 operazioni a titolo gratuito (Banca Popolare di Sondrio, Banche Popolari Unite, Bipielle Investimenti, Bnl, Premuda, Reti Bancarie Holding).
  • Le 18 operazioni di collocamento - escluse due operazioni finalizzate al collocamento di quote di fondi immobiliari - hanno raccolto 12,0 miliardi di euro, dato in forte crescita rispetto ai due anni precedenti (rispettivamente 2,8 e 2,9 miliardi di euro nel 2003 e nel 2002).

In 8 casi, per complessivi 2,6 miliardi di euro, si è trattato di collocamenti finalizzati a operazioni di Initial Public Offering (in ordine di data, Dmt - Digital Multimedia Technologies, Terna, Procomac Industries, Azimut Holding, Greenvision Ambiente, Panariagroup, Rgi, Geox); in 2 casi, per 136 milioni, di offerte di obbligazioni convertibili (Azimut Holding e Banca Ifis); in 7 casi, per 1,6 miliardi, di operazioni di solo private placement presso investitori istituzionali (Amplifon, Autostrade, Banca Intesa, e.Biscom, Pirelli Real Estate - 2 volte - e Socotherm); in 1 caso di offerta pubblica secondaria, per 7,6 miliardi (Enel).

  • Vi sono inoltre stati due casi di collocamenti di quote di fondi immobiliari (Tecla e Olinda Fondo Shops), per complessivi 540 milioni.

  • Le maggiori operazioni per controvalore nel 2004 sono state il collocamento Enel (7,6 miliardi di euro, il 64% del totale) e il collocamento finalizzato all'ammissione a quotazione di Terna (con un'Opv di 1,7 miliardi di euro). Di dimensioni rilevanti sono inoltre risultati il private placement di Autostrade (912 milioni), le IPO di Azimut (380 milioni, escludendo il contestuale collocamento di obbligazioni convertibili) e Geox (344 milioni), il private placement di e.Biscom (290 milioni) e i collocamenti delle quote dei fondi immobiliari Tecla (287) e Olinda Fondo Shops (252). Tra le altre operazioni di IPO, Panaria ha raccolto 89 milioni di euro, Dmt 84, Procomac Industries 19 e le prime due matricole sul Mercato Expandi, Greenvision e Rgi, rispettivamente 11 e 4 milioni.

Nelle 13 operazioni con offerta pubblica è stata usata 6 volte la modalità di sola vendita (Opv), in 2 casi la sola sottoscrizione di nuove azioni (Ops) e nei restanti 5 casi la tecnica mista dell'Opvs.

  • Complessivamente il 64% circa del controvalore collocato è stato sottoscritto da investitori istituzionali. La restante parte (36%) è stata sottoscritta da investitori retail, con una quota del 13% sottoscritta dagli azionisti preesistenti di Enel in occasione del collocamento secondario effettuato in ottobre.
  • Focalizzando l'attenzione sulle 8 operazioni di IPO, le azioni acquistate dagli investitori retail hanno rappresentato il 40% della raccolta complessiva (41% nel 2003), a fronte del 60% degli investitori istituzionali italiani ed esteri (59%). Scomponendo il contributo della componente retail, il 21% del controvalore complessivo è stato sottoscritto dal pubblico indistinto, il 4% da dipendenti o soggetti collegati alle società emittenti e il 15% da altri soggetti beneficiari di tranches riservate (residenti, clienti di operatori di trading online, clienti, etc.).

  • Nelle operazioni di IPO, la quota maggioritaria del capitale raccolto - l'87%, così come nel 2003, con l'88% - è risultata di competenza degli azionisti che hanno ceduto le proprie partecipazioni. La restante parte (13%, contro il 12% nel 2003) è confluita direttamente alle società emittenti, che hanno raccolto 352 milioni di euro. Escludendo il collocamento di Terna, che incide per il 65% della raccolta complessiva, l'incidenza della quota di OPV scende al 62%, ma continua ad essere prevalente.

  • Si è assistito a un ritrovato interesse per le operazioni di collocamento, specie nella fase finale dell'anno. Il dato medio di oversubscription (che misura il rapporto tra il numero di titoli domandati ed effettivamente assegnati) tra le IPO è stato pari a 2,3 (1,5 il dato mediano), con punte pari a 6,7 per Geox, 3,6 per Greenvision Ambiente e 2,3 per Terna. L'offerta secondaria di Enel effettuata in novembre ha avuto richieste per 2,9 volte il numero di titoli offerti.

 

LE OFFERTE PUBBLICHE DI ACQUISTO

  • Nel corso dell'anno sono state realizzate 19 operazioni di offerta pubblica di acquisto per un totale di 0,5 miliardi di euro (32 nel 2003, per un controvalore di 16,9 miliardi). Si è trattato di un anno caratterizzato da operazioni di ridotta dimensione e dal controvalore complessivo modesto: a partire dal 1992, solo nel 1998 si era assistito a un dato inferiore.

  • Si è trattato in 5 casi di offerte di tipo volontario (22 nel 2003) e in 14 casi di offerte obbligatorie, di cui 4 di tipo residuale (17 nel 2003, di cui 10 residuali).

  • Le principali operazioni del 2004 sono state le Opa su Saeco Int. Group (seguita da un'offerta residuale) ed Ericsson, nel periodo tra maggio e giugno. I controvalori delle due operazioni sono stati rispettivamente pari a 233 (includendo sia il controvalore dell'offerta obbligatoria totalitaria in maggio-giugno sia la successiva residuale in luglio-agosto) e 135 milioni di euro. Tutte le altre operazioni hanno avuto un controvalore inferiore a 30 milioni di euro.

  • Tra le offerte volontarie e obbligatorie totalitarie, 4 hanno avuto una percentuale di adesione superiore al 50% dei titoli domandati (Giro Investimenti su Saeco Int. Group; Arena Holding su Roncadin; Dina Italia su Ericsson; Vento su Grandi Navi Veloci), 5 tra il 20% e il 50% (Acqua Marcia Holding su Acqua Pia Antica Marcia; Roland Europe su azioni proprie; Seconcar su Perlier; Eutelia su Nts Network Systems; Sintesi su Bastogi), 6 al di sotto del 20% (Sintesi su Brioschi Finanziaria; La Leonardo Finanziaria su Beni Stabili; Sirefid su Dmail Group; Lupo su Euphon; SGG Holding su Saes Getters ord e rsp). Le 4 offerte residuali hanno avuto tassi di adesione tra il 68% e il 90%, consentendo agli offerenti di superare la soglia del 98% ed esercitare il diritto di acquisto sulle azioni residue.

  • A seguito delle operazioni di offerta pubblica di acquisto nel corso dell'anno sono state revocate 4 società (Banca Popolare di Cremona, Locat, Manuli Rubber e Saeco Int. Group), per una capitalizzazione complessiva al 30.12.2003, di 2,1 miliardi di euro, (pari allo 0,4% della capitalizzazione complessiva).

 

Milano, 30 dicembre 2004

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