030407_sintesi marzo

COMUNICATO STAMPA

 

BORSA ITALIANA SPA: IN MARZO NUOVO MASSIMO STORICO

DEGLI SCAMBI DI DERIVATI AZIONARI E DI ETFs

Nel mese di marzo gli scambi di derivati azionari dell'Idem e di Exchange Traded Funds hanno raggiunto nuovi massimi storici. Il mercato borsistico è stato caratterizzato da una ripresa dell'attività di negoziazione in tutti i suoi comparti.

Andamento degli indici

In marzo l'indice Mib è stato interessato da una flessione che - con 13 sedute negative e 8 positive - lo ha portato a chiudere il mese a quota 15.645, -5,5% rispetto a fine febbraio (-7,7% rispetto a fine 2002). L'indice Numex del Nuovo Mercato è stato interessato da una dinamica analoga, con una variazione mensile di -6% (-10,9% rispetto a fine 2002). Gli indici continui hanno evidenziato un andamento differenziato: Mibtel -6,0%, Mib30 -6,5%, Midex -3,3%. L'indice MibSTAR ha continuato a sovraperformare l'indice generale, contenendo la variazione mensile a -3,4% (-6,6% rispetto a fine 2002).

In ambito europeo, il mercato italiano ha evidenziato una flessione sostanzialmente analoga a quella dei mercati francese (-4,9%) e tedesco (-4,8%) e più ampia di quella registrata da quello inglese (-1,2%) e svizzero (-1,5%).

I tre macrosettori hanno evidenziato un andamento omogeneo: rispetto a febbraio Finanziari perde il 6,6%, Industriali il 6,8%, Servizi il 4,5%. Tra i principali settori (pari ad almeno l'1% della capitalizzazione) nel mese si sono distinti da un lato Elettronici (+1,9%) e Immobiliari (stabile), dall'altro Auto (-18,5%) e Assicurazioni (-12,9%). Rispetto alla fine dell'anno precedente le variazioni più significative sono state fatte registrare da Immobiliari (+14,0%) e Trasporti-Turismo (+6,4%) e da Tessili (-20,4%) e Auto (-20,0%).

Tra i principali titoli del Mib30, nel mese di marzo si sono distinti da un lato Parmalat Finanziaria (+20,7%) e Capitalia (+8,1%), dall'altro Fiat (-24,2%), Mediobanca

(-20,1%) e Generali (-20,0%).

Spinta dall'instabilità dei mercati internazionali, la volatilità è salita al 25,3% per la Borsa (dove rimane sensibilmente più contenuta quella del segmento STAR, pari al 12,3%) e al 32,7% per il Nuovo Mercato.

Capitalizzazione e listino

La capitalizzazione delle società domestiche quotate a fine marzo è di 414,3 miliardi di euro (pari al 31,7% del Pil). Nel dettaglio, la ripartizione dei mercati vede la Borsa a quota 404,1 miliardi di euro, il Nuovo Mercato a 5,4 e il Mercato Ristretto a 4,8.

Venerdì 28 marzo ha fatto il proprio esordio in Borsa Meta, a seguito del primo collocamento finalizzato alla quotazione del 2003. Lunedì 3 marzo erano invece iniziate le negoziazioni sul Nuovo Mercato di Versicor (dal 27 marzo denominata Vicuron Pharmaceuticals), società statunitense in double listing con il Nasdaq, a seguito dell'incorporazione (e revoca) di Biosearch Italia. Nella stessa data è stata ammessa alle negoziazioni del Mercato Ristretto NGP, derivante dalla scissione di Montefibre (quotata in Borsa). In marzo la Borsa è stata anche interessata dalle revoche di Banca Agricola Mantovana e Banca Toscana (incorporate da Banca MPS), Esaote Biomedica e La Rinascente (a seguito di Opa residuale).

A seguito delle operazioni descritte, il numero di società quotate a fine marzo è di 287: 229 per la Borsa (di cui 6 estere), 44 per il Nuovo Mercato (2 estere) e 14 per il Mercato Ristretto.

Mercato primario

L'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione di azioni Meta, la prima del 2003, ha consentito una raccolta di 62,3 milioni di euro (di cui 22,9 affluiti alla società) e ha visto una prevalenza della quota collocata presso investitori istituzionali (45,3 milioni di euro) su quella presso investitori retail (17,0).

In marzo sono state realizzate le operazioni di aumento di capitale di Gandalf e Stayer che hanno portato alla raccolta di 0,4 e 5,5 miliardi di euro.

Nel mese si sono anche concluse l'Opa volontaria di Banca Antonveneta su Interbanca e quella residuale di Bracco su Esaote Biomedica, che hanno restituito al mercato 339 e 3,6 milioni di euro.

Scambi

In marzo gli scambi azionari (169.900 contratti e 2,90 miliardi di euro al giorno) sono stati interessati da una decisa crescita rispetto al mese precedente (+18,8% i contratti, +12,5% il controvalore). Nel dettaglio, in marzo la media giornaliera è stata di 160.900 contratti e 2,87 miliardi di euro per le azioni quotate in Borsa (+19,6% e +12,6% rispetto a febbraio) e di 8.700 contratti e 25,8 milioni di euro per quelle del Nuovo Mercato (+6,1% e -2,6% rispetto a febbraio).

STMicroelectronics è tornata a essere l'azione più scambiata per controvalore, con il 12,3% degli scambi totali, seguita da Generali ed Eni (entrambe con l'11,7%).

Nei primi tre mesi dell'anno la media giornaliera si è attestata a 155.600 contratti e a 2,64 miliardi di euro (-2% e +11,6% sul corrispondente periodo del 2002).

Gli scambi di covered warrant sono stati interessati da una crescita dell'attività di trading sia in termini di contratti negoziati (media giornaliera 20.900, +15,5% su febbraio) che di controvalore (media giornaliera 34,9 milioni di euro, +17,3% su febbraio). Nei primi tre mesi dell'anno la media giornaliera si è attestata a 19.300 contratti e a 34,5 milioni di euro.

Gli scambi dell'after hours in marzo hanno registrato una media giornaliera di 6.200 contratti (+19,5% su febbraio) e 32,0 milioni di euro (+25,9%). L'intensità dell'attività di negoziazione rispetto alla fase diurna è rimasta stabile per i contratti (12,5%), mentre è cresciuta per il controvalore (4,0%). Nei primi tre mesi dell'anno la media giornaliera si è attestata a 5.800 contratti e a 27,9 milioni di euro.

Gli ETFs, negoziati dalla fine di settembre 2002, hanno fatto registrare in marzo scambi complessivi per 2.600 contratti e 122,9 milioni di euro, in netta crescita rispetto ai mesi precedenti. Il dato di marzo rappresenta infatti il nuovo record mensile; venerdì 7 marzo è stato inoltre stabilito il nuovo massimo storico giornaliero per controvalore, con scambi per 28,0 milioni di euro e martedì 18 marzo quello per numero di contratti negoziati (247). La dimensione media dei contratti, stabilmente elevata (47.300 euro), continua a denotare una chiara prevalenza della partecipazione di investitori istituzionali rispetto a quelli retail.

Gli scambi dei titoli a reddito fisso del Mot si sono mantenuti sui livelli di febbraio: per i titoli di Stato la media giornaliera è rimasta stabile a 514 milioni di euro (stesso livello di febbraio), mentre le obbligazioni private sono scese a 43,5 milioni

(-10,5%). L'EuroMOT si è attestato al suo secondo miglior livello di sempre, con una media giornaliera di 559 contratti (-1,7% su febbraio ma +101,4% rispetto a marzo 2002) e 14,7 milioni di euro (+0,5% e +61,2%).

L'attività di negoziazione dei derivati azionari dell'Idem ha evidenziato una forte crescita: in marzo la media giornaliera dei contratti standard ha raggiunto il nuovo massimo storico di 90.400 (+25% su febbraio) mentre il dato complessivo di 1,9 milioni di contratti standard si posiziona al secondo posto di sempre dopo maggio 2001 (1,94).

 

 

 

 

Milano, 7 aprile 2003

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