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AGEVOLARE L'INGRESSO IN BORSA DELLE PMI: ACCORDO TRA UNIONCAMERE E BORSA ITALIANA

Progetti-pilota alle Camere di Commercio di Milano, Brescia e Vicenza per promuovere il mercato borsistico tra le piccole e medie imprese: informazione, comunicazione, orientamento alla quotazione

 

Un accordo per promuovere il mercato borsistico presso le piccole e medie imprese italiane è stato sottoscritto oggi dal sistema delle Camere di Commercio Italiane con la Borsa Italiana. Queste iniziative verranno sperimentate nel Consorzio Camerale e presso le Camere di Milano, Brescia e Vicenza (ad elevata concentrazione industriale) che fungeranno da apri pista, seguite da una fase operativa diffusa su tutto il territorio nazionale.

L'accordo è stato firmato oggi a Piazza Affari da Stefano Preda e Massimo Capuano, Presidente e Amministratore Delegato di Borsa Italiana; dal Presidente del sistema delle Camere di Commercio italiane e della Camera di Commercio di Vicenza Danilo Longhi, dal Vice-Presidente del Consorzio Camerale per il Coordinamento dei Mercati Locali e dei Servizi Innovativi alle Imprese e Presidente della Camera di Commercio di Brescia, Francesco Bettoni; dal Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano e Direttore del Consorzio Camerale, Pier Daniele Melegari.

Le dimensioni del sistema imprenditoriale italiano rendono sempre più evidente la competitività nell'ambito di un mercato che ha assunto dimensioni globali. Per allinearsi a tale tendenza, il sistema camerale intende far fronte comune e agire - in accordo con la Borsa Italiana - per rafforzare la struttura finanziaria delle piccole e medie imprese. Ciò avverrà attraverso azioni congiunte di informazione, comunicazione e formazione.

Traguardo di questo percorso di crescita è l'approdo in Borsa, cioè ad un mercato che dispone oggi degli strumenti di una moderna regolamentazione nonché di un'offerta di servizi altamente qualificati per consentire alle imprese di reperire nuove risorse finanziarie sul mercato dei capitali.

La soddisfazione di Borsa Italiana per il raggiungimento degli accordi è stata espressa dai vertici, il Presidente Stefano Preda e l'Amministratore Delegato, Massimo Capuano.

Capuano, in particolare, ha sottolineato "la valenza degli accordi che si richiamano alla volontà di Borsa Italiana di ampliare i rapporti con le istituzioni e confermano come le sinergie con le realtà radicate nel territorio siano la modalità più efficiente per sviluppare il rapporto con le imprese italiane".

"Questo accordo è mirato a far crescere la cultura finanziaria delle imprese perché siano in grado di affrontare in modo nuovo le esigenze di approvvigionamento di capitali - ha dichiarato Pier Daniele Melegari, Segretario Generale della Camera di Commercio di Milano -. Il numero e la qualità delle imprese milanesi, si pensi al settore hi-tech e all'esplosione delle società nate sull'onda dello sviluppo del commercio elettronico, rende quest'area da un lato particolarmente attraente per gli investitori istituzionali, dall'altro più attenta di altre alle innovazioni offerte dal mercato finanziario".

"Oggi si arricchisce la gamma di opportunità per l'accesso delle imprese al mercato dei capitali di rischio, ciascuna nel segmento più rispondente alle caratteristiche di propria pertinenza - ha detto il presidente della Camera di Commercio di Brescia, Francesco Bettoni - il sistema economico ha bisogno di investimenti che né l'autofinanziamento né il ricorso al credito bancario da soli bastano a coprire. Per le imprese la quotazione in Borsa è un'occasione straordinaria per dare un supporto adeguato al completamento delle proprie strategie sia di produzione che di mercato".

Milano, 12 novembre 1999

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