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Piano di sviluppo dell'Aeroporto Roma Fiumicino: 300mila posti di lavoro e 70 mld di valore aggiunto

void image (Teleborsa) - Il Piano di Sviluppo sostenibile dell'aeroporto di Roma Fiumicino potrebbe generare circa 300.000 nuovi posti di lavoro in tutta Italia e fino a 70 miliardi di valore aggiunto, e ogni anno di ritardo nella realizzazione di quest'ultimo comporterebbe un costo stimato per il sistema Paese di circa 2 miliardi di euro. È quanto emerge da uno studio realizzato dal Centro di Ricerca in Strategic Change ‘Franco Fontana' della Luiss Guido Carli e curato dal Direttore del Centro e Prorettore alla Didattica, Enzo Peruffo, e dal Direttore del Dipartimento di Economics and Financial Markets, Alberto Petrucci.


La ricerca, presentata nella Sala delle Colonne dell'Ateneo, ha analizzato gli impatti economici e sociali connessi al Masterplan da 9 miliardi di euro presentato da Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino. Il piano è interamente autofinanziato ed ha come obiettivo quello di adeguare la capacità del principale aeroporto italiano alla domanda di traffico di circa 100 milioni di passeggeri e valutare le potenziali criticità derivanti da eventuali ritardi nella realizzazione delle opere previste.

"Lo studio presentato oggi dalla Luiss conferma come dotare il Paese di un hub all'altezza della domanda futura non rappresenti solo una scelta infrastrutturale, ma un atto di politica industriale che investe sulla competitività del settore e sulla valorizzazione del capitale umano necessario per sostenerla nel tempo. Il Masterplan dell'aeroporto di Roma Fiumicino, infatti, nasce da una visione di lungo periodo, in linea con gli indirizzi strategici definiti da ENAC, che ha svolto e continua a svolgere un ruolo fondamentale di guida e garanzia. - ha dichiarato Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma - Il Leonardo da Vinci è sempre di più un motore di sviluppo, innovazione e know-how, in un contesto in cui la connettività è diventata un tema di interesse nazionale. Per questo, siamo davanti a un'opportunità concreta per elevare Roma a vera e propria piattaforma di connessione, rafforzando la posizione dell'Italia nello scenario globale".

Lo studio della Luiss si è focalizzato su tre fasi: quella di costruzione; quella gestionale, che riguarda l'operatività dell'aeroporto una volta completate le infrastrutture del Masterplan; la fase catalitica, che misura gli effetti di lungo periodo legati alla crescita dei flussi internazionali di passeggeri e, più in generale, del comparto turistico fino al 2046. Il valore aggiunto complessivo generato da queste tre fasi risulta pari a circa 70 miliardi di euro. Tra questi rientrano, ad esempio, gli effetti positivi sul commercio internazionale, in grado di produrre un impatto aggiuntivo sul reddito nazionale compreso tra lo 0,54% e lo 0,98% del PIL, pari a un valore compreso tra 10,9 e 19,6 miliardi di euro. L'intero progetto è destinato inoltre ad attivare circa 300.000 nuove posizioni lavorative complessive in Italia, di cui 10.000, nella sola fase di costruzione, entro il 2030.

Lo studio affronta inoltre il tema dei possibili ritardi nell'attuazione del Masterplan e ne quantifica gli effetti sull'economia locale e nazionale. Un solo anno di ritardo nella realizzazione del piano comporterebbe, infatti, un costo stimato per il Paese di circa 2 miliardi di euro. Per quanto riguarda l'impatto socioeconomico sui territori direttamente interessati, si può dire che nella sola Regione Lazio, il Piano genererebbe un valore aggiunto pari a 18 miliardi di euro, con oltre 67.000 nuovi posti di lavoro. Nella Provincia di Roma, invece, l'effetto stimato è di 14 miliardi di euro e 53.200 nuovi posti di lavoro. Il Comune di Fiumicino, infine, beneficerebbe di un valore aggiunto di 5 miliardi di euro e di 13.450 nuovi posti di lavoro. E sulle possibile ricadute di natura ambientale e territoriale, il nuovo assetto infrastrutturale consentirebbe una riduzione dell'inquinamento acustico fino all'80%, grazie allo spostamento verso Est del baricentro delle operazioni di volo, che allontanerebbe le traiettorie di decollo e atterraggio dai centri abitati.

(Teleborsa) 09-12-2025 16:32


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