
Natalità, ISTAT: 2022 anno con meno nati. Verso record negativo (-3%)

"L'Italia è un malato la cui diagnosi è chiara – ha osservato Blangiardo – e si conoscono anche quali sarebbero le terapie. Qualcosa si è fatto però bisogna continuare in quella direzione e accentuare alcuni aspetti. Penso soprattutto alla conciliazione vita-lavoro perché il tema non è solo il costo dei figli, ma che i figli vincolano e condizionano i progetti di vita. Quindi l'idea di un avere un bambino piace ma le coppie aspettano. Conosciamo quali sono i punti deboli".
Blangiardo ha osservato che l'Italia è "un Paese che negli ultimi 4 anni ha perso 1 milione di abitanti. Siamo un grande Paese perché – ha aggiunto – abbiamo una dimensione demografica importante, se la perdiamo non saremo più un grande Paese". Non è solo una questione di status, ma – come ha osservato l'Istat – di tenuta del sistema di welfare, di invecchiamento della popolazione e sostenibilità della spesa sanitaria.
L'Istituto di statistica ha già stimato che da 59,2 milioni al 1 gennaio 2021 si scenderà a 57,9 milioni nel 2030, poi la flessione aumenterà a 54,2 milioni nel 2050 fino a 47,7 milioni nel 2070.
"Il governo ha una grande responsabilità: fare una riforma fiscale che finalmente tenga conto in maniera seria della composizione familiare e del ruolo strategico delle famiglie – ha detto il presidente del Forum delle Famiglie Gigi De Palo, incalzando l'esecutivo sulla delega fiscale e le politiche di sostegno –. Chiediamo di migliorare l'assegno unico già dal prossimo anno: è determinante lavorare oggi per mettere risorse a novembre. Una riforma fiscale che tenga conto della progressività, noi avevamo proposto un fattore famiglia. E poi utilizziamo i fondi del Pnrr anche in chiave natalità".
(Teleborsa) 17-03-2023 20:29