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J. Safra Sarasin: il dollaro si deprezzera' solo gradualmente - PAROLA AL MERCATO

di Claudio Wewel * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 apr - La volatilita' delle valute e' scesa di molto rispetto ai livelli elevati raggiunti nel 2022. Per quanto riguarda il dollaro, cio' significa che si e' mosso in una fascia ristretta dal gennaio 2023. Per essere precisi, l'indice del dollaro DXY ponderato per il commercio ha oscillato intorno a 104 e la coppia piu' scambiata, ovvero EUR-USD, non si e' allontanata sostanzialmente da 1,08 - in entrambe le direzioni. I primi due mesi del 2024 non hanno portato quasi nessun cambiamento.

La sovraperformance ciclica degli Stati Uniti giustifica l'attuale valutazione del dollaro..

Riteniamo improbabile che la dinamica del dollaro cambi molto nei prossimi mesi. Da un punto di vista macro-relativo, va riconosciuto che l'economia statunitense continua a beneficiare di dati molto piu' solidi rispetto agli altri mercati sviluppati, il che dovrebbe favorire il dollaro nella sua attuale valutazione fino a quando la crescita degli Stati Uniti sara' piu' elevata che altrove. Tuttavia, ci aspettiamo che la sovraperformance ciclica degli Stati Uniti si affievolisca a un certo punto, con la normalizzazione del mercato del lavoro e l'aumento del tasso di risparmio.

Inoltre, i tassi di riferimento rimarranno probabilmente al di sopra della neutralita' piu' a lungo, il che significa che la trasmissione della politica monetaria dovrebbe acquisire maggiore visibilita' con la normalizzazione del ciclo. Cio' dovrebbe in ultima analisi pesare sulla crescita degli Stati Uniti. Riteniamo inoltre che la misura in cui i dati statunitensi hanno sorpreso al rialzo negli ultimi mesi probabilmente non potra' essere mantenuta a lungo. Di conseguenza, la sorpresa relativa a livello macro probabilmente volgera' a favore dei dati non statunitensi.

...mentre la sorpresa e i miglioramenti ciclici relativi dovrebbero favorire l'euro al margine A nostro avviso, le valute cicliche sembrano ora meglio supportate rispetto a pochi mesi fa. I dati recenti suggeriscono che i PMI globali sono scesi al minimo alla fine dell'anno scorso, cosa particolarmente visibile nel settore manifatturiero. Si e' registrato un particolare miglioramento dei nuovi ordini, che suggerisce che le aziende stanno rifornendo le scorte. Riteniamo quindi che il relativo miglioramento dello slancio ciclico dovrebbe dare all'euro un vantaggio nei confronti del dollaro al margine, considerando che i PMI dell'area dell'euro stanno uscendo da livelli bassi e che la Germania ha probabilmente superato il picco di pessimismo.

* FX Strategist di J. Safra Sarasin.

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(RADIOCOR) 14-04-24 12:23:12 (0243) 5 NNNN

 


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