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Capital Group: in che modo il calo demografico potrebbe mettere in crisi l'economia globale - PAROLA AL MERCATO -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 14 apr - Le conseguenze sono ingenti anche per i settori come beni di consumo, assistenza sanitaria e edilizia abitativa. Nel caso di quest'ultimo, la scarsita' dell'offerta potrebbe peggiorare, dato che la carenza di manodopera e la scelta degli anziani di invecchiare nella propria abitazione anziche' venderla hanno mantenuto alti i prezzi delle case. Per le societa' sara' fondamentale continuare ad adattarsi. Ad esempio, quando i tassi ipotecari sono saliti da circa il 3% all'8% in seguito all'aumento dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense a marzo 2022, la societa' di costruzione edilizia Lennar ha offerto ai clienti forti sconti sui tassi, contribuendo ad aumentare l'accessibilita' economica. Gli investitori si sono giustamente concentrati sull'assistenza sanitaria come ambito maturo per l'innovazione per far fronte al calo delle nascite, all'allungamento dell'aspettativa di vita e all'aumento del costo del lavoro. CVS Health ha reagito a queste tendenze demografiche con servizi come le cliniche walk-in e programmi che offrono prezzi piu' bassi per i farmaci. La societa' ha inoltre cercato di ridurre i costi integrando la propria catena di fornitura, anche attraverso l'acquisizione di compagnie assicurative e di negoziatori di prezzi dei farmaci.

Distorsioni dei prezzi Potrebbe sembrare ridicolo parlare di deflazione, considerando la battaglia che le banche centrali di tutto il mondo stanno conducendo da anni contro il rapido aumento dei prezzi. Tuttavia, il Giappone presenta un caso di studio convincente sul perche' la deflazione, o il calo dei prezzi, possa essere una conseguenza del cambiamento demografico. Lo scenario e' semplice: ogni giorno in Giappone ci sono meno persone e la domanda di beni e servizi diminuisce, il che esercita una pressione al ribasso sui prezzi. Quando cio' accade, e' piu' probabile che si verifichino crolli o recessioni economiche, e gli strumenti tipici delle banche centrali per combattere le flessioni, come la riduzione dei tassi, sono meno efficaci. La Bank of Japan ha attuato una politica di tassi d'interesse negativi nel 2016 per stimolare la crescita economica, che pero' e' stata ritenuta ampiamente un fallimento, dal momento che il PIL e' stato generalmente debole dall'inizio degli anni Novanta. La deflazione e' un problema che nessuna banca centrale vuole affrontare. Il calo dei prezzi e' associato a una crescita stagnante, a una spesa debole e a una scarsa fiducia generale nel futuro. Il Giappone e' solo un esempio. Alcuni autorevoli economisti ritengono che il calo demografico potrebbe portare a un'inflazione strutturalmente piu' elevata, poiche' la diminuzione della forza lavoro spinge i salari e i costi di produzione al rialzo.

Ci metteranno in salvo i robot? In questo momento si sta verificando una collisione involontaria di due forze: demografia e intelligenza artificiale (IA). Questi due megatrend dirompenti cambieranno il futuro del lavoro nei settori come l'assistenza sanitaria, la produzione, il commercio e altri. Alcuni potrebbero ritenere che le attuali tendenze demografiche avranno un impatto negativo sul mondo. Altri invece che un minor numero di persone potrebbe comportare un minore stress per l'ambiente. Esiste un forte legame tra crescita della popolazione ed emissioni di anidride carbonica: con l'aumentare dell'attivita' economica aumentano anche le emissioni di CO2. L'IA potrebbe inaugurare una nuova era di aumento della produttivita', per cui forse non avremo bisogno di tante persone come in passato per crescere.

E' ancora troppo presto, tuttavia speriamo che l'IA possa colmare i divari generati dalle tendenze demografiche, in modo che alcuni degli scenari peggiori previsti non si verifichino. Al contrario, la societa' sara' non solo resiliente, ma anche molto capace di adattarsi a potenziali shock.

*Economista di Capital Group "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 14-04-24 11:30:36 (0209) 5 NNNN

 


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