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AI: Seeweb, commessa pubblica va soprattutto a big tech, cambiare trend -2-

"Dare vigore a figura dell'intermediario dei dati" (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 05 mag - In contesto come quello italiano, spiega Seeweb, 'non appare a tal fine necessario coltivare l'illusione di un solo 'campione nazionale' da finanziare per poi lasciarlo da solo a confrontarsi con gli scenari economici globali. Meglio si attagliano forme di sostegno distribuite a piu' imprese, specialmente tra chi opera gia' nella filiera dell'Ai, cercando di sfruttare appieno il potenziale acquisito fino ad oggi in termini di potenza di calcolo, di competenze specializzate e di infrastrutture cloud, lasciando che sia il mercato a selezionare i modelli migliori'.

Un elemento chiave per Seeweb, al fine di spezzare il fenomeno oligopolistico che accompagna attualmente lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale, e' quello di favorire l'accesso e la condivisione dei dati pubblici su cui si stanno allenando i sistemi di Ai. 'Questi dati sono stati oggetto di un enorme accumulo nel corso degli ultimi 20 anni ad opera dei grandi operatori globali che sono attualmente gli unici a possederli in forma esclusiva ed inaccessibile. La disponibilita' e l'utilizzo dei Very big data e' diventato un prerequisito indispensabile per il successo dei servizi di intelligenza artificiale, in modo non diverso rispetto a quanto e' accaduto in passato in molti altri mercati digitali, come quelli dei social network, dei motori di ricerca, della pubblicita' online e dell'e-commerce. L'esistenza di un 'collo di bottiglia' nel mercato dei dati, e la spontanea, e a volte inconsapevole, cessione dei nostri dati ai giganti globali di servizi cloud, sta limitando la concorrenza nel mercato immediatamente a valle dell'intelligenza artificiale, consentendo alle piattaforme globali di estrarre una quota sproporzionatamente elevata del valore creato nell'ecosistema, tale da permettergli di ampliare la dominanza in tutti gli altri settori adiacenti'.

Nello specifico, Seeweb crede che 'l'uso di dati di pubblico dominio per creare dei dataset di addestramento, dovrebbe portare con se' l'obbligo affinche' tali dataset siano resi accessibili a tutti. Si dovrebbe a tal fine dare vigore alla figura dell'intermediario dei dati previsto dal Data Governance Act, come soggetto che potrebbe gestire queste relazioni di condivisione e garantire che i dati vengano utilizzati secondo i termini negoziati".

Le ricadute concrete e dirette sarebbero quindi determinanti "per favorire la competizione, perche' si permetterebbe a nuovi soggetti di entrare nel mercato evitando che l'intelligenza artificiale si concentri oltremodo a vantaggio di pochissimi operatori globali. In ultima analisi, questo consentirebbe un controllo pubblico per prevenire raccolte abusive o illegittime e risolverebbe non pochi problemi di conformita' alla disciplina europea sulla privacy'.

Sim

(RADIOCOR) 05-05-24 12:02:22 (0218) 5 NNNN

 


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