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Vertice Ue: svolta su vigilanza mercati dei capitali, passo per forzare l'integrazione -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 18 apr - La questione della vigilanza del mercato dei capitali viene trattata dai Ventisette in modo abbastanza preciso: non si dice esplicitamente che si tratta della vigilanza unica, tuttavia questo e' l'obiettivo. Macron l'ha spiegata indicando che il modello e' appunto quello delle banche con la vigilanza per quelle rilevanti sotto la Bce e per le altre sotto controllo delle autorita' nazionali. Nel comunicato finale del Consiglio europeo si indica che l'obiettivo e' 'vigilare efficacemente sugli attori transfrontalieri dei mercati finanziari e dei capitali piu' rilevanti a livello sistemico, con l'obiettivo di rafforzare l'integrazione finanziaria e garantire la stabilita' finanziaria, semplificando i processi e riducendo i costi di conformita', tenendo conto degli interessi di tutti gli stati membri'.

Poi l'impegno a migliorare le condizioni per gli investimenti istituzionali, al dettaglio e transfrontalieri in azioni e per le opzioni di finanziamento e di uscita delle scale-up europee; garantire condizioni di parita' nell'accesso al capitale privato per tutti; promuovere un contesto piu' favorevole all'innovazione basato sull'eccellenza scientifica, che acceleri l'adozione da parte del mercato e l'espansione industriale e commerciale dell'innovazione, aumentando al contempo gli investimenti in ricerca e sviluppo per raggiungere l'obiettivo di spesa del 3% del pil; creare un ambiente per gli investimenti attraente e favorevole ai consumatori e promuovere una cultura dell'investitore tra i cittadini, anche rafforzando l'alfabetizzazione finanziaria dei cittadini e promuovendo iniziative di sensibilizzazione; semplificare il quadro normativo dei mercati finanziari per ridurre gli oneri burocratici.

I 27 hanno messo la loro firma su quello che pomposamente chiamano 'New European Competitiveness Deal', un nuovo patto per la competitivita' (hanno dato il 'benvenuto' al rapporto Letta sul mercato interno). Un 'deal' che per il presidente Michel 'e' una svolta' politica per sbloccare le potenzialita' finanziarie pubbliche e private della Ue. Per quanto riguarda l'industria viene indicato che va sviluppata 'una politica efficace, in dialogo con le parti interessate, che la decarbonizzi in modo competitivo, sviluppi il vantaggio competitivo dell'Unione nelle tecnologie digitali e pulite, diversifichi e protegga le catene di approvvigionamento strategiche e rafforzi la base industriale e tecnologica di difesa dell'Europa'. Ci si impegna per forgiare 'un vero mercato unico dei servizi e dei dati digitali, incoraggiando e agevolando gli investimenti nelle infrastrutture digitali come il 5G e il 6G, affrontando i possibili ostacoli alle attivita' transfrontaliere nel settore delle reti mobili, e l'applicazione di tecnologie digitali rivoluzionarie come l'intelligenza artificiale, la blockchain, l'informatica quantistica e la tecnologia della realta' immersiva e il pieno sfruttamento del potenziale non sfruttato dei dati in Europa'. Per l'energia si conferma la necessita' di una 'vera unione energetica, garantendo la fornitura di energia abbondante, accessibile e pulita, che persegua il duplice obiettivo di perseguire la sovranita' energetica europea e la neutralita' climatica'.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 18-04-24 19:53:15 (0760) 5 NNNN

 


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