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Vertice Ue: Letta propone entro il 2025 lancio prodotto di risparmio europeo -2-

Entro 2026 un 'safe asset' unificato (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 17 apr - La 'road map' prevede entro il 2026 il lancio di un nuovo programma europeo che combini il Fondo europeo per convogliare i risparmi dei comuni cittadini nel finanziamento dell'economia reale; progressi verso una vigilanza 'coesa e completa' dei mercati finanziari adattando un modello simile al meccanismo di vigilanza del settore bancario, in cui un'Esma (Autorita' dei mercati finanziari) rafforzata che, in collaborazione con le autorita' nazionali competenti, potrebbe assumere maggiori responsabilita' di vigilanza per le principali entita'; creazione di un asset sicuro europeo unificato centralizzando le emissioni obbligazionarie a livello Ue sotto un unico nome, garantendo stabilita' e omogeneita' nel mercato finanziario.

Inoltre Letta propone che entro cinque anni occorre che siano operativi i finanziamenti delle infrastrutture verdi e per attrarre capitali dai fondi pensione e dalle compagnie di assicurazione, lo strumento del partenariato pubblico privato rafforzando i quadri normativi e garantendo un equilibrio tra accessibilita' economica per i contribuenti e redditivita' per gli investitori; che avanzi l'euro digitale per rafforzare l'autonomia finanziaria della Ue e migliorare l'infrastruttura dei pagamenti al dettaglio.

La questione del 'safe asset' e' particolarmente rilevante per le implicazioni sull'integrazione finanziaria europea e anche per gli aspetti geopolitici (perche' si ritiene avrebbe un effetto positivo sul ruolo internazionale dell'euro).

Nel documento Letta viene delineata la combinazione delle emissioni di bond Ue esistenti dato che manca un asset sicuro comune con disponibilita' prevedibile e certa. 'Attualmente, i mercati finanziari della Ue si affidano ai titoli sovrani nazionali come asset di riferimento, il che significa che le variazioni relative nei valori dei titoli nazionali possono comportare flussi di capitale dirompenti e il deterioramento dei bilanci delle societa''. Ora si tratta di mettere le obbligazioni emesse a livello europeo 'saldamente' al centro dell'architettura finanziaria della Ue. A marzo per la prima volta sul mercato erano presenti piu' di 1 trilione di euro di obbligazioni europee emesse dalla Commissione europea, dalla Bei e dal Meccanismo europeo di stabilita'/Fondo europeo di stabilita' finanziaria. Si tratta di asset tripla A, pienamente garantiti in un modo o nell'altro dai paesi sovrani europei, che, indica il rapporto, godono di una domanda significativa da parte degli investitori globali, tra cui banche centrali, governi e fondi sovrani. Tuttavia, ecco il punto, tali obbligazioni sovranazionali sono negoziate separatamente e cio' 'ne penalizza il prezzo data la relativa mancanza di liquidita' derivante dall'emissione ancora limitata e frammentata'.

Rendere tali emissioni 'completamente omogenee' fornirebbe garanzie liquide prive di rischio e consentirebbe la diversificazione delle esposizioni. 'Un simile parametro di riferimento comune equilibrerebbe le condizioni finanziarie tra gli operatori del mercato unico, i cui costi dipendono attualmente da quale titolo sovrano viene utilizzato come riferimento per il loro finanziamento, e faciliterebbe la fissazione dei prezzi dei prodotti finanziari rischiosi necessari per sostenere l'innovazione e il finanziamento delle doppie transizioni e della sicurezza dell'Europa'. Con effetti positivi per la trasmissione della politica monetaria unica, l'incentivazione delle partecipazioni in euro da parte delle banche centrali estere, sul ruolo internazionale dell'euro.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 17-04-24 16:19:47 (0532)EURO 5 NNNN

 


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