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Ue: per Bruxelles Italia continua a far fronte a vulnerabilita' da alto debito -2-

Banche ancora notevolmente esposte a rischio credito sovrano (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 23 apr - La premessa dell'analisi comunitaria e' che 'l'economia italiana e' stata a lungo caratterizzata da un debito pubblico elevato e da una debole crescita della produttivita', in un contesto di fragilita' del mercato del lavoro e di alcune debolezze nel settore finanziario'. Viene indicato che il rapporto debito pubblico/pil dell'Italia e' diminuito notevolmente di circa 15 punti percentuali rispetto al suo picco durante la crisi pandemica, principalmente a causa della forte crescita del PIL nominale, e' indicato nel rapporto; i deficit di bilancio 'sono rimasti elevati'. Tuttavia, con il 139,8% del pil nel 2023 secondo le previsioni autunnali 2023 della Commissione, il rapporto debito pubblico e' ancora elevato e si prevede che la tendenza al ribasso si invertira' quest'anno e il prossimo. Secondo i dati trasmessi da Eurostat ieri, pero', il debito/pil dell'Italia nel 2023 era del 137,3% del pil.

Bruxelles evidenzia inoltre gli ingenti costi del servizio del debito, che 'limitano ulteriormente lo spazio del governo per quanto riguarda le politiche a sostegno della crescita'.

Si segnala che dopo la crisi pandemica, la crescita annua della produttivita' ha registrato ampie oscillazioni, pur mantenendo un andamento piatto, riflettendo persistenti carenze strutturali, mentre 'condizioni di finanziamento piu' restrittive smorzano le prospettive di un ulteriore incremento del capitale'. I tassi di partecipazione al mercato del lavoro sono saliti a livelli record, sebbene siano ancora bassi rispetto a quelli dell'area euro, soprattutto tra i giovani, le donne e i residenti nel sud del paese. Le condizioni del mercato del lavoro hanno continuato a migliorare per il terzo anno consecutivo e finora non si sono tradotte in pressioni salariali.

Per quanto riguarda le banche, queste 'sono ancora notevolmente esposte al rischio di credito sovrano e all'andamento dei prestiti garantiti dallo stato nei loro bilanci'. La qualita' degli attivi bancari e' notevolmente migliorata e la redditivita' e' aumentata parallelamente alla normalizzazione della politica monetaria, anche se le banche 'potrebbero dover affrontare sfide man mano che l'impatto economico della stretta finanziaria si espande ulteriormente'. Una materializzazione dei rischi derivanti da queste vulnerabilita' 'potrebbe avere ripercussioni su altri stati membri attraverso vari canali, di modo che le vulnerabilita' abbiano rilevanza transfrontaliera'.

Sebbene le misure di sostegno legate alla pandemia e all'aumento dei prezzi dell'energia siano state allentate entro la fine del 2023, si prevede che una maggiore pressione pesera' sulle finanze pubbliche nel 2024-2025 a seguito delle misure permanenti introdotte negli ultimi anni.

Per quanto riguarda il Pnrr si segnala l'attuazione delle misure legate al sistema educativo e al contesto imprenditoriale, con particolare riferimento alla concorrenza e agli appalti pubblici, per migliorare l'efficacia della pubblica amministrazione, con particolare attenzione al pubblico impiego, e l'efficienza del sistema giudiziario. Gli sforzi includono anche investimenti, in particolare nell'innovazione, nella digitalizzazione e nella mobilita' sostenibile. 'Rimane essenziale mantenere il ritmo di attuazione del Pnrr comprese le misure a sostegno delle competenze e della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei giovani'. Si prevede che i progressi compiuti nell'attuazione della riforma sull'insolvenza e nello sviluppo di un mercato secondario per gli 'Npl' favoriscano un'allocazione piu' efficiente delle risorse finanziarie e prevengano un ulteriore accumulo di crediti 'non performing'.

Aps

(RADIOCOR) 23-04-24 17:23:48 (0699)EURO 5 NNNN

 


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