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TCW: reddito fisso, il portafoglio se economia USA inizia a rallentare - PAROLA AL MERCATO

di Bryan Whalen * e Tammy Karp ** (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 05 mag - Guardando all'economia statunitense nel 2024, il bicchiere e' mezzo pieno o mezzo vuoto? I segnali di un graduale rallentamento sono evidenti: i mercati sembrano aspettarsi chiaramente un atterraggio morbido, ma non sanno dove andare. La recessione resta comunque il nostro scenario di base. Ci aspettavamo che il rallentamento dell'economia fosse di lunga durata, come la maggior parte dei rallentamenti causati da una stretta monetaria. Questo scenario si sta realizzando. Sono passati circa otto mesi da quando il tasso dei Fed funds ha probabilmente raggiunto il suo massimo. La storia ci dice che in questo periodo dovrebbe verificarsi una recessione o almeno un forte rallentamento economico. Anche questa volta sembra non esserci nulla di diverso, ma guardando gli ultimi dati, dobbiamo riconoscere che alcuni settori dell'economia hanno mostrato una forza sorprendente, grazie soprattutto all'impatto degli stimoli fiscali in risposta al Covid di un paio di anni fa. Tuttavia, come emerso dagli ultimi dati sull'occupazione, ci sono segnali che indicano molta piu' debolezza rispetto a quanto gli ottimisti e i rialzisti vorrebbero forse credere.

Economia, un bicchiere mezzo pieno (o vuoto?) Rispetto al passato, a questo punto del ciclo, i fondamentali sono rimasti relativamente stabili, anche se il numero degli upgrade ai rating e' decisamente rallentato dopo la pandemia.

In particolare, il rapporto tra upgrade e downgrade, secondo la metodologia di S&P, e' risultato inferiore per la prima volta dai livelli del 2020. Un'altra area di deterioramento e' rappresentata dai rapporti di copertura degli interessi (una misura della capacita' delle aziende di onorare i pagamenti del debito), scesi da 13 a circa 10 a causa dell'impatto dei tassi piu' elevati sui costi di finanziamento.

I fondamentali delle aziende dovrebbero beneficiare dei tassi in discesa, se non accompagnati da una recessione. Ma anche in questo caso occorre cautela, perche' di solito i tassi piu' bassi implicano un rallentamento dell'economia. In questo momento il tasso dei Fed funds e' a un livello pari a piu' del doppio di quello che la maggior parte degli economisti ritiene essere il tasso neutrale. Il tasso reale dei Fed funds, invece, tenendo conto dell'inflazione osservata e, in particolare, delle aspettative di inflazione, e' al 3%.

I bilanci delle imprese piu' deboli o di quelle comprese nelle fasce piu' basse del mercato high yield spesso presentano non poche criticita'. Negli ultimi dodici mesi, il tasso di insolvenza dei titoli high yield ha raggiunto il 4%, mentre il mercato dei leverage loan (i prestiti erogati a imprese gia' molto indebitate) ha raggiunto il 6%. Non se ne parla nei titoli dei giornali, ma bisognerebbe incorporare, e molti non amano parlarne, anche le ristrutturazioni. Perche' per i creditori, parlare di un default o di una ristrutturazione del debito, e' in fondo la stessa cosa.

I consumatori stanno ancora mostrando una certa forza, che puo' essere in gran parte attribuita alla performance positiva dei mercati azionari. Vale soprattutto nella fascia piu' alta dei consumatori, dove i bilanci familiari sembrano in buono stato, quando i prezzi delle azioni sono ai massimi storici. Nel segmento dei consumatori piu' basso, invece, si e' registrata una forte impennata delle insolvenze sulle carte di credito, sulle morosita' nel settore auto e sulle parti di minore qualita' del mercato dei mutui.

* CIO Fixed Income ** Senior Portfolio Manager, TCW.

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(RADIOCOR) 05-05-24 15:29:19 (0340) 5 NNNN

 


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