Pil: CsC alza stime a +0,9% in 2024 e +1,1% in 2025 -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 17 apr - Rispetto a questo scenario, il rischio che si arrivi invece a un rialzo dei tassi puo' considerarsi minimo. Mentre non e' da escludere che una maggiore persistenza dell'inflazione europea oltre la soglia del 2% possa indurre la Bce a rimandare ancora. Per l'economia italiana cio' agirebbe in direzione sfavorevole.

Il secondo driver di crescita nel biennio di previsione e' l'attuazione del Pnrr che sta entrando nel vivo: nel 2024 e 2025 l'ammontare delle risorse del Piano da spendere per investimenti e riforme e' pari a 42 e 58 miliardi, oltre 2 punti di Pil all'anno, 100 miliardi nel biennio. Sebbene sia difficile fare delle ipotesi precise sugli impatti complessivi, la spinta al Pil di una piena attuazione del Piano sara' molto forte, determinante per tenere alta la crescita. Di contro, vari fattori frenano la crescita, anche se l'effetto netto e' atteso comunque positivo: il primo freno e' il costo dell'elettricita' pagato dalle imprese che resta piu' alto rispetto ai principali paesi Ue; il secondo e' il graduale phase out del Superbonus; il terzo e' costituito delle strozzature mondiali nei trasporti e l'impatto negativo per l'industria, su cui pesa il tema della sicurezza nel Mar Rosso, nello stretto di Malacca e nel canale di Panama, ma anche lungo l'arco alpino.

Entrando nei diversi capitoli delle stime: gli investimenti fissi sono attesi in modesta crescita, +1% in media nel 2024 e +0,7% nel 2025; le esportazioni torneranno a crescere nel biennio a un ritmo piu' marcato (+2,2% e +2,5%), poco sopra il commercio mondiale, sebbene ancora inferiore a quello messo a segno nel 2021 e 2022.

bab

(RADIOCOR) 17-04-24 11:24:45 (0291) 5 NNNN