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Mercati: Francia vuole accelerare su integrazione Ue, 4 proposte per sbloccare il risparmio -3-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Parigi, 25 apr - Si propone di ripristinare la base degli investitori, correggendo il quadro prudenziale applicabile agli assicuratori ed estendendo l'ammissibilita' delle attivita' cartolarizzate alle riserve di liquidita' bancaria. Poi di semplificare le regole di trasparenza per facilitare emissione e acquisizione di attivita' cartolarizzate. E di correggere il quadro prudenziale bancario anche se cio' implica uno scostamento dalle regole di Basilea, cosa che altre grandi economie, Stati Uniti in primis, stanno gia' facendo. Su questo c'e' consenso, 'la sola cosa che manca e' un calendario di attuazione rapido'. Oltre a cio' si ipotizza una piattaforma europea per la cartolarizzazione: Stati Uniti, Canada e Giappone hanno da tempo piattaforme comuni per l'emissione e la garanzia di cartolarizzazioni immobiliari. Una tale piattaforma Ue o da un gruppo di volontario di paesi, consentirebbe l'emergere di un mercato di riferimento profondo e liquido per le cartolarizzazioni pubbliche e al di la' di questo mercato consentirebbe di creare un nuovo asset comune sicuro.

La garanzia concessa dalla piattaforma dovrebbe escludere trasferimenti tra stati membri e impegno di risorse di bilancio. Si raccomanda inoltre di puntare su una classe omogenea e poco rischiosa di asset, quella dei mutui residenziali, avvalendosi di garanzia nazionale. Secondo i calcoli francesi la piattaforma comune aumenterebbe la capacita' di prestito delle imprese del 25% (1.500 miliardi).

SUPERVISIONE - La vigilanza centralizzata (sul modello della vigilanza bancaria sotto egida Bce) 'e' indispensabile' per superare la frammentazione che ostacola le transazioni transfrontaliere. Frammentazione della supervisione e mercato unico sono in opposizione. L'Autorita' dei mercati finanziari (Esma) ha poteri limitati, non paragonabili a quelli della Sec americana o della Bce nel settore bancario nell'ara euro.

Attualmente gestori patrimoniali e di piattaforme di negoziazione sono vigilati come entita' individuali senza tener conto della loro affiliazione con un gruppo europeo: devono affrontare numerosi obblighi stabiliti da diverse autorita' nazionali. Il riconoscimento della loro appartenenza ad un gruppo europeo consentirebbe loro di beneficiare di notevoli economie di scala e di un rafforzamento della loro competitivita'.

Per seguire il modello della Sec americana, (un'idea della Bce), Esma va riformata passando da 'supervisore dei supervisori' a supervisore diretto. Si propone di creare un consiglio esecutivo composto da un numero limitato di membri permanenti; per alcune attivita' i gruppi di vigilanza congiunti consentirebbero di sfruttare le competenze esistenti a livello nazionale. Per le stanze di compensazione e i depositari centrali di titoli con la maggiore dimensione transfrontaliera e sistemica, nonche' per gli operatori di piattaforme di negoziazione piu' grandi e transfrontaliere, e' necessaria una vigilanza a livello europeo. I gestori patrimoniali avrebbero il diritto di scegliere volontariamente la supervisione diretta da parte dell'Esma.

Si tratterebbe di 28 regime, in cui l'autorizzazione e la vigilanza sarebbero affidate direttamente all'Esma ed esercitate tramite i collegi di supervisione. Tale possibilita' sarebbe estesa anche ai prodotti: per i fondi di investimento consentirebbe la commercializzazione transfrontaliera diretta senza intervento delle autorita' nazionali.

REGOLAMENTO - In una prospettiva piu' lunga gli esperti francesi raccomandano di affrontare la frammentazione dei sistemi di regolamento delle transazioni causata dalla quantita' dei depositari centrali di titoli (uno negli Usa, 28 in Europa), che hanno un ancoraggio nazionale per ragioni di sovranita' (preferenza degli emittenti sovrani avere a che fare con un depositario vigilato a livello nazionale), di mancata armonizzazione del diritto sui titoli, di integrazione verticale delle infrastrutture di mercato. Cio' implica che il costo del pagamento della consegna rimane molto variabile, che i costi di conservazione sono piu' elevati (scoraggia gli investimenti transfrontalieri).

Si propone di far convergere il 'diritto dei titoli', di riformare il sistema Target-2 della Bce, che consente il regolamento delle transazioni in titoli in moneta di banca centrale simultaneamente agli stessi costi e con le stesse modalita' indipendentemente dal paese d'origine dell'investitore. Intanto ridefinendone priorita' e funzioni estendendole a quelle fornite dai depositari centrali, poi - molto piu' avanti - consentire al sistema Target-2 di proporre il regolamento degli strumenti finanziari sui sistemi di registro distribuito (blockchain).

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 25-04-24 10:00:10 (0242) 5 NNNN

 


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