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Festival dell'economia di Trento: comunita' energetiche, mobilita', nucleare

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 04 mag - La traiettoria che l'Italia intende percorrere sulla strada della transizione ecologica e ambientale e' stata ribadita, da ultimo, nel Piano nazionale integrato energia e clima, la cui versione definitiva dovra' essere trasmessa a Bruxelles a giugno e che impone una netta accelerazione su piu' versanti, a cominciare dallo sviluppo delle rinnovabili. La cui velocita' di marcia appare, pero', ancora troppo lontana dai ritmi necessari che ci consentirebbero di raggiungere l'asticella di 80 gigawatt di produzione elettrica da fonti green entro il 2030. Un traguardo che il governo e' intenzionato a centrare, come ha ribadito di recente anche il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, tra i protagonisti del ricco pacchetto di confronti dedicati all'energia e alle sue molteplici implicazioni del Festival dell'Economia di Trento.

Il titolare del Mase sara' al centro, il 24 maggio, di un'intervista a tutto campo in cui traccera' un bilancio di quanto fatto finora, a partire dal rafforzamento della strategia di diversificazione delle fonti di approvvigionamento in risposta ai riverberi provocati prima dal conflitto russo-ucraino e, piu' di recente, dalle crisi in Medio Oriente. La presenza di Pichetto Fratin offrira', pero', anche una panoramica delle tante tessere su cui il ministero e' al lavoro, dalle comunita' energetiche (Cer), dopo la pubblicazione a opera del Mase del decreto che fissa gli incentivi per le Cer (in parte finanziati con Pnrr), al nucleare di quarta generazione, su cui l'esecutivo ha acceso un faro con il lancio della Piattaforma Nazionale per il nucleare sostenibile finalizzata a creare un punto di sintesi e di convergenza nazionale sulle diverse iniziative, le esperienze, le criticita', le prospettive e le aspettative sul settore nucleare che, come ha ripetuto il ministro in piu' occasioni, puo' rappresentare un alleato importante sulla strada della decarbonizzazione dei sistemi energetici e produttivi.

Un tassello, quest'ultimo, cruciale per il raggiungimento degli obiettivi assai sfidanti che l'Italia, come pure l'Europa, si sono dati. Obiettivi che, nei diversi settori, dalle rinnovabili alla mobilita' elettrica - i cui costi e le cui priorita' saranno uno dei temi dibattuti a Trento in un focus specifico -, andranno pero' misurati con il reale stato dell'arte e con i possibili riverberi sulla competitivita' delle imprese italiane. Impegnate si' nell'implementazione di piani di sviluppo all'insegna della svolta verde, ma costrette anche a fare i conti con costi dell'energia sempre molto elevati rispetto ai competitor europei e con i riflessi, nient'affatto trascurabili, della transizione green. Il tutto mentre gli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina, come pure le conseguenze delle ultime crisi in Medio Oriente, hanno confermato la centralita' del gas e la necessita', per l'Italia, ma non solo, di ampliare il portafoglio di fornitori di combustibili fossili per garantire la sicurezza energetica del sistema.

E proprio i combustibili fossili, il cui peso continuera' a essere rilevante da qui ai prossimi anni, come certificano la maggior parte degli scenari di riferimento, saranno il tema dell'incontro che, giovedi' 23 maggio, aprira' l'intenso programma di dibatti sul mondo dell'energia in programma al Festival. Che offrira', con diversi dibattiti, un puntuale check sui costi, le prospettive ma anche le tante contraddizioni della transizione energetica attraverso il proficuo confronto tra accademici, esperti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo delle aziende.

Red-

(RADIOCOR) 04-05-24 12:00:00 (0248) 5 NNNN

 


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