Notizie Radiocor

Ecofin: richiamo di Gentiloni, dei 700 mld erogati solo 225 per i Pnrr - FOCUS

Non sul tavolo proroga scadenza 2026, Italia e Polonia la vogliono (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Lussemburgo, 12 apr - Non e' adesso che si aprira' una discussione tra i governi sull'eventualita' di prorogare la scadenza dell'operazione Pnrr oltre il 2026: non c'e' argomento che sia piu' ostico all'Ecofin con il ministro tedesco Christian Lindner che non perde occasione per ribadire l'opposizione della Germania all'emissione di nuovo debito comune (lo ha fatto anche ieri in occasione della riunione dell'Eurogruppo). La posizione italiana espressa dal ministro Giancarlo Giorgetti e' che una discussione su questo va aperta: non ha trovato 'audience'.

Sollevare il coperchio adesso inevitabilmente, indicano fonti Ue, indebolirebbe l'azione dei governi per accelerare la spesa legata ai Pnrr in Italia come altrove.

Tuttavia piu' o meno sotto traccia la questione c'e': per esempio e' noto che la Polonia ritiene un rinvio della scadenza dell'operazione Recovery Fund ineliminabile, anche se la Polonia e' un caso speciale avendo ottenuto solo a fine febbraio la prima valutazione preliminare positiva di Bruxelles sulla prima richiesta di pagamento di 6,3 miliardi di euro dopo le riforme sull'indipendenza della magistratura completate dal governo Tusk.

Oggi l'Ecofin discute della revisione a medio termine del Recovery Fund e il commissario all'economia Paolo Gentiloni spiega che alcune procedure dei Pnrr possono essere 'snellite' per ridurre gli oneri burocratici delle amministrazioni. Ma lo sforzo di attuare investimenti e riforme deve restare centrale e questa e' la condizione 'per far si' che i metodi che utilizziamo per Next Generation EU, mettere insieme risorse per obiettivi comuni, possano essere replicati per altri obiettivi, con altre tempistiche'. Di conseguenza, 'non bisogna abbassare la guardia, continuiamo a lavorare su questo', dice Gentiloni che non a caso ricorda come 'finora dei circa 700 miliardi a disposizione ne abbiamo erogati soltanto 225, e' che non tutti questi quattrini che sono arrivati ai paesi si sono gia' tradotti sul terreno in investimenti". La linea Ue per il momento resta quella nota: le tappe fondamentali e gli obiettivi devono essere raggiunti entro il 31 agosto 2026 per garantire che i pagamenti agli stati possano essere effettuati entro la fine del 2026. Per una proroga occorrono l'unanimita' dei governi e passaggi nei parlamenti nazionali.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 12-04-24 10:26:31 (0238) 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.