Dl superbonus: Ance, Cilas dormienti? Distinguere furbi da imprese serie

Brancaccio: modificare norma, rischio contenziosi altissimo (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 11 apr - "Per noi e' importante chiarire che cosa significa spese sostenute per lavori gia' effettuati. Quello e' un punto dirimente". La presidente dell'Ance Federica Brancaccio, ascoltata dalla Commissione Finanze del Senato sulla conversione in legge del Dl "taglia crediti", indica il punto del provvedimento (articolo 1 comma 5) che suscita le maggiori perplessita' tra i costruttori e che riguarda coloro che hanno conservato il superbonus grazie al deposito della Cilas entro il 17 febbraio 2023. A questi soggetti il decreto 39 impone una ulteriore condizione: avere emesso fatture per lavori effettuati entro il 30 marzo 2024. La ratio del provvedimento e' stanare le cosiddette "Cilas dormienti". I costruttori dell'Ance sostengono invece che, per come e' scritta la norma, saranno colpite anche operatori onesti. "E' fondamentale - insiste Brancaccio - che la norma consenta di distinguere chi ha presentato una Cilas all'ultimo giorno buttando li' solo un documento da chi lo ha fatto assumendo impegni con committenti e fornitori, ancorche' non siano state emesse fatture". E spiega: "quando un'impresa seria deposita una Cilas - perche' non possiamo tenere conto di chi truffaldinamente la notte prima e' andato a depositare un pezzo di carta - significa che c'e' gia' tutto un lavoro, c'e' un progetto, ci sono contratti tra soggetti con cui imprese e condomini si sono impegnati, ci sono ordini di acquisti e lettere di incarico. C'e' tutto un lavoro per il quale non e' ancora stata sostenuta la spesa, magari perche' l'anticipo non e' stato versato; ma imprese e condomini si sono assunti un impegno di spesa". "Impegno che - avverte Brancaccio - se non dovesse essere onorato, provochera' sicuramente dei contenziosi: il serio rischio di trovarsi soccombenti e' altissimo".

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(RADIOCOR) 11-04-24 15:37:13 (0515)PA,IMM,INF 5 NNNN