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Banche: Bruxelles, settore italiano ha migliorato qualita' attivi e redditivita' -3-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 23 apr - Tassi di interesse piu' elevati possono comportare sfide anche per il settore finanziario. Nel corso del 2023, i flussi di credito si sono contratti, soprattutto verso le societa' non finanziarie, poiche' i tassi di interesse sia delle famiglie che delle imprese non finanziarie sono aumentate in modo significativo, cosa che 'potrebbe incidere sulla futura capacita' di rimborso dei mutuatari, in particolare per quelli con elevati rapporti debito/reddito e un'ampia quota di prestiti a tasso variabile'. Inoltre, il costo del finanziamento potrebbe aumentare per quelle banche che devono ancora rimborsare le TLTRO III o che hanno dovuto emettere strumenti idonei per soddisfare i requisiti minimi di fondi propri e passivita' ammissibili, soprattutto data la maggiore concorrenza da parte del governo per i depositi delle famiglie.

Infine, si nota come l'accesso ai finanziamenti non bancari rimanga limitato per le societa' non finanziarie e che il suo costo relativo sia stato influenzato negativamente dalla stretta monetaria.

Quanto al nesso imprese, debito sovrano e banche, sono stati fatti dei progressi, tutta l'esposizione delle banche rimane significativa. Prestiti garantiti da parte delle garanzie statali hanno ulteriormente approfondito il nesso tra banche, imprese e debito sovrano sulla scia della pandemia di Covid-19 e della recente crisi energetica. Tuttavia, in prospettiva i tassi di deterioramento di questi prestiti rimangono bassi anche se superiori a quelli dei prestiti di mercato. L'esposizione delle banche al debito sovrano nazionale ammontava al 9,5% delle attivita' totali alla fine del 2023, inferiore al livello raggiunto alla fine del 2020 (10,9%), ma comunque elevata rispetto agli standard storici.

Nel settembre 2023, circa il 29% delle partecipazioni statali delle banche significative era detenuto al valore equo e circa il 71% al costo ammortizzato, limitandone la vulnerabilita' ai movimenti di mercato a breve termine (a meno che non siano soggetti a vendita forzata). Sebbene l'aumento dei tassi di interesse abbia portato all'accumulo di perdite non realizzate su questo portafoglio, il loro impatto potenziale, al netto delle coperture, e' stato stimato dalla Banca d'Italia intorno al 2% delle attivita' ponderate per il rischio. Tuttavia, date le abbondanti riserve di liquidita', la probabilita' che queste perdite si concretizzino e' limitata.

Aps

(RADIOCOR) 23-04-24 17:58:29 (0732)EURO 5 NNNN

 


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