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Automotive: AlixPartners, su elettrico via segnata, ma atteggiamento attendista

In mercati europei, Italia compresa, incidenza 4% dal 2021 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 23 apr - Le piattaforme di sviluppo annunciate dai costruttori di auto europei sono ancora concentrate sulle motorizzazioni elettriche, ma la crescita dei veicoli elettrici sta rallentando in tutti i principali mercati europei, compresa l'Italia, dove dal 2021 l'incidenza dei veicoli Bev e' rimasta stabile al 4%. E' quanto emerge dall'ultimo aggiornamento infra-annuale del Global Automotive Outlook di AlixPartners, presentato a Milano. 'Tutti i grandi costruttori hanno una gamma elettrificata disponibile, ed e' previsto che ulteriori 616 miliardi di dollari saranno investiti entro il 2027, ma al contempo l'industria ha assunto un atteggiamento attendista in ragione di una domanda di Bev debole, ancora legata agli incentivi, e una prospettiva incerta sulla effettiva tenuta della regolamentazione che impone lo stop ai motori termici dal 2035", ha detto Dario Duse, Emea co-leader dell'Automotive & Industrial team e Country Leader Italia di AlixPartners, sottolineando che "la sostenibilita' ambientale dell'elettrico per i costruttori occidentali oggi non ha ancora un riscontro in termini di domanda e di sostenibilita' economica e finanziaria, elementi parimenti importanti per un'effettiva transizione energetica'. Le conseguenze per le case costruttrici sono evidenti: Volkswagen, per esempio, ha rallentato la produzione sui modelli ID nel corso del 2023 in alcuni siti produttivi, Tesla ha avuto un calo di produzione nel primo trimestre del 2024 e prevede un piano di tagli del 10% della propria forza lavoro, come anche la cinese Polestar che addirittura ipotizza tagli del 15%. Secondo AlixPartners, l'elettrico, gravato da costi superiori alle pari versioni con motore a combustione, continua anche ad avere volumi produttivi per piattaforma e modello di gran lunga inferiori alle pari versioni Ice, con conseguente problema anche di capacita' di assorbimento dei costi fissi. Le partnership volte a condividere tecnologie e piattaforme potrebbero rappresentare un punto di svolta, generando sinergie di acquisto nell'ordine dell'8-10% al raddoppio dei volumi, oltre a sinergie multimilionarie sui costi fissi legati a sviluppo del prodotto e assets produttivi.

Ars

(RADIOCOR) 23-04-24 15:24:39 (0588) 5 NNNN

 


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