Il Buy Back

Quando le società varano piani di riacquisto?



FTA Online News, Milano, 15 Feb 2008 - 10:25

Con il termine anglosassone buy back si indica comunemente nel linguaggio finanziario il riacquisto di azioni proprie da parte di una società. Si tratta di un’operazione che una società può mettere in atto per diversi fini e che è regolamentata dalle leggi vigenti e, in particolare, dagli articoli 2357-2358 del Codice Civile.

In particolare, ogni società che vari un piano di buy back non potrà eccedere nel riacquisto la somma degli utili distribuibili e delle riserve disponibili iscritte nell’ultimo bilancio approvato. Il buy back non potrà coinvolgere più del 10% del capitale sociale e potrà avere una durata massima di 18 mesi. Perché un piano di riacquisto di azioni proprie sia varato è, inoltre, necessario che l’assemblea degli azionisti approvi il piano di buy back e le sue modalità, compresi i corrispettivi minimi e massimi del riacquisto, la durata del piano e il numero massimo di azioni riacquistabili. L’infrazione di questo regolamento prevede l’obbligo di cessione degli stessi titoli entro un anno e secondo modalità definite dall’assemblea degli azionisti. L’avvio di un piano di buy back prevede l’iscrizione del controvalore dei titoli nel bilancio nel patrimonio netto alla voce riserva per azioni proprie.

Diverse sono le finalità per le quali una società decide di varare un piano di riacquisto di azioni proprie:

  • Una società può decidere di riacquistare titoli propri per inviare al mercato un segnale di fiducia, in quanto il buy back indica un implicito apprezzamento dell’investimento nei titoli della stessa società.
  • Il riacquisto di azioni proprie può servire a una società quotata per sostenere in Borsa il valore del titolo. Questo per via della legge che àncora i prezzi delle azioni alle oscillazioni della domanda e dell’offerta. A un aumento della domanda del titolo generata dal buy back corrisponde un incremento del valore delle azioni. Questo genere di operazioni è finalizzato anche a regolarizzare le negoziazioni su un titolo in momenti di particolare instabilità del mercato.
  • Il riacquisto di azioni proprie da parte della società può, inoltre, essere finalizzato alla creazione di una riserva di titoli del gruppo che sarà, in un secondo momento, utilizzata per acquisizioni e/o scambi azionari con altre società.
  • Il buy back è correntemente utilizzato nei piani di stock option per reperire sul mercato le azioni che poi saranno concesse in opzione ai manager del gruppo in funzione del raggiungimento di determinati obiettivi (target) economico-finanziari.
  • Il buy back in particolari casi è utilizzato anche per garantire determinati assetti proprietari nella compagine azionaria. Può capitare, infatti, che l’uscita di un socio non sia accompagnata dall’immediata disposizione da parte degli altri azionisti a un riacquisto delle quote del socio uscente. In questi casi il pacchetto azionario messo in vendita può essere temporaneamente acquisito dalla stessa società. Un’operazione simile a quella sopra descritta è quella che si presenta nel caso in cui una società riacquisti sul mercato delle azioni proprie per ostacolare l’ingresso nella compagine azionaria di soci non graditi.
  • Il buy back può essere utilizzato, infine, per avviare delle riduzioni del capitale sociale della società che lo vara. Si tratta di un'altra operazione che favorisce i corsi di Borsa e che, appunto, passa per l'acquisto di azioni proprie che, in una seconda fase, vengono ritirate dal mercato

 


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