L'Indice dei Prezzi al Consumo

La media dei prezzi di un insieme di beni e servizi



FTA Online News, Milano, 20 Lug 2007 - 12:11

L'indice dei prezzi al consumo (in sigla Cpi secondo la notazione inglese) è una misura statistica ottenuta attraverso la media dei prezzi di un insieme di beni e servizi (ponderati naturalmente per l’incidenza di ciascuno di questi beni sul complesso). Questo insieme viene definito paniere ed ha come riferimento le abitudini di acquisto di un consumatore medio.

L'indice dei prezzi al consumo maggiormente utilizzato è quello che misura l’andamento nel tempo dei prezzi e fa riferimento però solo alle transazioni tra operatori economici e consumatori finali. In altre parole sono escluse la transazioni a titolo gratuito, quelle intermedie e quelle che coinvolgono enti pubblici.

 

In Italia, l'Istat rileva tre diversi indici dei prezzi al consumo:

 

L'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC)

Viene calcolato con riferimento all’intera popolazione presente sul territorio nazionale ed all’insieme di tutti i beni e servizi acquistati dalle famiglie; i consumatori italiani sono considerati come un unico insieme omogeneo perciò la misura riguarda l’intero sistema economico. Per questo motivo spesso è utilizzato per individuare per il Documento di programmazione economica e finanziaria il tasso di inflazione programmata.

 

L'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI)

Tale indice, basato sul medesimo paniere di beni e servizi del NIC, si riferisce, però, ai consumi delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (tranne quelli del settore agricolo) ed è l'indice che viene utilizzato come base per l'adeguamento degli affitti o degli assegni di mantenimento per il coniuge separato.

 

L'indice dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi membri dell’Unione Europea (IPCA)

Questo indice è stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione uniforme a livello europeo; l'indice, riferito alla stessa popolazione ed allo stesso territorio dell'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, è però calcolato in relazione ad un paniere di beni e servizi costruito tenendo conto sia delle particolarità di ogni paese sia di regole comuni per la ponderazione dei beni che compongono tale paniere (ad esempio sono esclusi le lotterie, il lotto, i concorsi pronostici e i servizi relativi alle assicurazioni sulla vita; l'IPCA è stato assunto come indicatore di verifica della convergenza delle economie dei paesi membri dell'Unione Europea. Mentre gli indici nazionali (NIC e FOI) considerano sempre il prezzo pieno di vendita, l'indice europeo (IPCA) fa invece riferimento al prezzo effettivamente pagato dal consumatore; così nel caso, ad esempio, dei medicinali i primi considereranno il prezzo pieno delle confezioni mentre quest'ultimo utilizzerà, nel calcolo, la quota effettivamente a carico del consumatore (il ticket) così come, per gli altri beni e servizi, terrà conto di saldi e promozioni.


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