Fido bancario: cosa si intende e come funziona

Approfondisci cos'è il fido bancario, come funziona e quali sono le diverse tipologie. Scopri inoltre le differenze tra fido e prestito.



FTA Online News, Milano, 28 Feb 2022 - 17:00

Il fido bancario o affidamento rappresenta l’ammontare massimo del credito messo a disposizione del cliente da un intermediario (in genere una banca o una società finanziaria).  Il fido consiste dunque nell’apertura di una linea di credito in favore di un privato o di una impresa. 

 

Fido: perché differisce da un prestito

Bisogna, però, evidenziare che il fido è diverso dal prestito per vari motivi.

L’affidamento non deve essere necessariamente utilizzato per intero: normalmente la somma messa a disposizione del cliente è utilizzata solo in parte (non per intero come per il prestito) e gli interessi richiesti dall’intermediario sono calcolati solo sul credito effettivamente erogato. Per questo motivo si parla di fido utilizzato per indicare la somma realmente prestata al cliente e di grado di utilizzo di un fido per indicare la percentuale della linea di credito utilizzata.

Un’altra differenza sostanziale tra il fido e il prestito deriva dalle diverse finalità dei due strumenti. Usualmente il fido è utilizzato per la gestione ordinaria e quindi si inquadra in un lasso temporale di breve termine, mentre il prestito tende per sua natura a supportare investimenti e attività di medio e lungo periodo. Va comunque ricordato che ai normali fidi temporanei a scadenza si affiancano comuni fidi a tempo indeterminato, si tratta dei fidi a revoca, fra i quali si annovera lo scoperto di conto corrente.

 

Fido: le verifiche sull’affidabilità

Prima della concessione di un fido l’intermediario finanziario si accerta, con una serie di controlli, l’affidabilità del cliente, sia esso un’azienda o un privato. Si tratta di una procedura che serve a verificare la effettiva capacità del debitore di risarcire l’intermediario del credito che ha erogato. In genere si fa ricorso a banche dati come quelle della Centrale dei rischi, di Cerved, di Eurisc o della Camera di Commercio, ma possono essere integrate anche diverse altre indagini con le quali l’intermediario accerta l’affidabilità di un’impresa. Nel caso di una persona fisica, usualmente la banca valuta fattori come il reddito della persona, la stabilità del suo lavoro e altri aspetti ancora. I risultati di queste indagini spingono la banca a determinare in maniera autonoma l’importo massimo e la durata del fido stesso.

 

I diversi tipi di fido

Fra i diversi tipi di fidi, quello più noto è probabilmente il fido diretto, quando il richiedente del fido è lo stesso che ne beneficerà. Tipici esempi di fidi di questo tipo sono lo scoperto di conto corrente, l’anticipazione bancaria o l’apertura di credito.

Il fido indiretto prende invece questo nome dal fatto che il cliente pone a garanzia del fido stesso un credito vantato presso terzi, che la banca potrà riscuotere in seguito.

Il fido di firma prevede una garanzia dell’intermediario sotto forma, per esempio, di avallo o di fideiussione, cioè quando la banca presta la propria firma di garanzia.

Un altro tipo particolare di affidamento è il fido per cassa con il quale il cliente può ottenere una determinata somma di denaro in prestito, quindi andare in rosso sul conto corrente fino a un certo livello (plafond) prefissato dalla banca.

Se, infine, un cliente fornisce delle garanzie reali per ottenere il proprio fido (come mutui fondiari o anticipazioni su merci) si parla di fido garantito al quale si contrappone il fido in bianco nel quale non sono fornite garanzie reali dirette per i prestiti erogati.

Una ulteriore differenziazione è quella tra fido generale e fido particolare. Nel primo caso, l’affidamento bancario indica soltanto l’ammontare massimo delle erogazioni per tutte le operazioni. Il fido particolare specifica invece l’importo messo a disposizione dall’intermediario per ogni tipo di operazione.

Se più intermediari concedono credito a un cliente si parla di fido multiplo.
Nel caso in cui, invece, un affidamento bancario sia concesso a diversi soggetti esso prende il nome di fido plurimo.
Un particolare tipo di fido diffusosi nel corso degli ultimi anni è il fido per derivati. Si ricorre a questo genere di fido ogni volta che le linee di credito sono aperte da un cliente per sostenere l’operatività in derivati come future, swap e opzioni.

Per le aziende che sostengono delle filiali all’estero è stato creato il fido estero, che supporta le attività di società consentendo operazioni come i finanziamenti alle importazioni, le fatture all’esportazione e le lettere di credito.

 


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