Banca Centrale Europea (BCE): ruolo, funzioni e obiettivi

Scopri di più sul ruolo della Banca Centrale Europea (BCE), delle attività svolte e quali sono gli organi decisionali.



FTA Online News, Milano, 07 Ago 2022 - 10:53

Ruolo e sede della Banca Centrale Europea

La Banca Centrale Europea (BCE) è l’Istituto che si occupa della politica monetaria dell’Eurozona, formato dai 19 Stati aderenti all’Ue, che hanno deciso di abbandonare la propria valuta nazionale a favore dell’Euro, ai quali si aggiungerà dal 1 Gennaio 2023 anche la Croazia.
La BCE si trova a Francoforte sul Meno, in Germania. La sede, progettata dalla società Coop Himmelb(l)au è stata completata nel novembre 2014.
Lo scopo principale della BCE è quello di mantenere la stabilità dei prezzi nell’area della moneta unica. Questo obiettivo si identifica sostanzialmente con un livello di inflazione di circa il 2%. Più di recente alla BCE sono stati attribuiti anche compiti di vigilanza bancaria, che svolge in coordinamento con le banche centrali nazionali.


L’indipendenza della BCE

La Banca Centrale Europea, a volte definita anche Eurotower, è dotata di una propria personalità giuridica in base all’articolo 282 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e costituisce insieme alle banche centrali nazionali il Sistema europeo delle banche centrali (SEBC). Il SEBC è diretto dagli organi decisionali della BCE. Gli Stati facenti parte del SEBC, ma estranei all’eurosistema, avranno una politica monetaria autonoma fintantoché non decideranno di aderire al sistema dell’Euro.

La personalità giuridica rafforza l’indipendenza decisionale della BCE nel raggiungere i propri scopi e finalità, ossia innanzitutto il mantenimento della stabilità dei prezzi.

La BCE ha diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di euro.

Il protocollo sullo statuto del sistema europeo delle banche centrali e della BCE specifica inoltre che: “Né la BCE, né una banca centrale nazionale, né un membro dei rispettivi organi decisionali possono sollecitare o accettare istruzioni dalle istituzioni o dagli organi comunitari, dai governi degli Stati membri né da qualsiasi altro organismo. Le istituzioni e gli organi comunitari nonché i governi degli Stati membri si impegnano a rispettare questo principio e a non cercare di influenzare i membri degli organi decisionali della BCE o delle banche centrali nazionali nell'assolvimento dei loro compiti”.

Va comunque ricordato che, nei limiti summenzionati, la BCE rende conto direttamente al Parlamento Europeo con una relazione annuale, con quattro confronti annuali presso la commissione problemi economici e monetari annuali dello stesso Parlamento UE (di prassi), con il diritto dei parlamentari Ue di porre interrogazioni scritte alla Banca centrale, con il ruolo del Parlamento Ue nella procedura di nomina dei membri del comitato esecutivo della BCE.

L’Istituto è stato costituito nel 1998 dal trattato sull’Unione europea e ha sede a Francoforte, dove lavorano oltre 3.500 persone in stretta collaborazione con le banche centrali nazionali e per la vigilanza bancaria. La principale funzione della BCE consiste nella gestione dell’euro, la moneta unica comunitaria. È compito inoltre della BCE anche definire e attuare la politica monetaria nell’UE.


Scopo e funzioni della BCE

Dal 1° gennaio del 1999, data di fissazione irrevocabile dei cambi dei primi 11 Stati membri, la Banca Centrale Europea è diventata responsabile della politica monetaria per l’Eurozona.

L’obiettivo principale dell’Istituto è il mantenimento della stabilità dei prezzi salvaguardando il potere d'acquisto nella zona-euro attraverso il controllo dell'inflazione. L’inflazione si ritiene sotto controllo se nel medio termine si attesta verso un obiettivo simmetrico del 2%

Tra le funzioni principali della BCE in base al trattato istitutivo della Comunità europea troviamo:

  • definire e attuare la politica monetaria dell’Unione;
  • svolgere le operazioni sui cambi;
  • detenere e gestire le riserve ufficiali degli Stati membri;
  • promuovere il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento.

Come detto, la BCE ha inoltre il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote all’interno dell’area dell’euro.


Come raggiunge la Banca Centrale gli obiettivi posti dai suoi compiti?

Per attuare la propria politica monetaria la BCE dispone di una vera e propria cassetta degli attrezzi munita di vari strumenti, alcuni dei quali messi a punto in occasione di esigenze specifiche.

Il principale strumento della politica monetaria della BCE è il tasso di interesse, o meglio i tre tassi d’interesse:

  • tasso d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali (il tasso cui generalmente si fa riferimento); 
  • tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale;
  • tasso sui depositi presso la banca centrale. 

Tramite l’azione su questi tre tassi, che stabiliscono in primis le condizioni di finanziamento per il mondo bancario nell’Eurozona e di conseguenza quelle generali dell’economia, la Banca centrale agisce sul costo del denaro con l’obiettivo di stabilizzare il livello dei prezzi difendendolo da rialzi o ribassi eccessivi.

Per guidare i tassi di interesse e controllare l’ammontare di liquidità presente nel sistema finanziario, la BCE e le banche centrali nazionali fanno ricorso a operazioni di mercato aperto. Le “Open Market Operations” sono condotte con vari strumenti dalla BCE, che decide su strumenti e modalità degli interventi, dalle aste standard alle procedure bilaterali, dalle emissioni di certificati di debito ai foreign exchange swap e altro ancora.

La BCE offre inoltre alle istituzioni creditizie due tipi principali di linee di credito (marginal lending facility e deposit facility), che forniscono o assorbono liquidità di breve termine (overnight) e sono dotate di specifici tassi d’interesse.

La Banca centrale europea impone inoltre agli istituti creditizi dell’Eurozona dei conti presso le banche centrali nazionali di riferimento, dove devono essere depositate delle riserve minime (minimum) o richieste (required).

La BCE può fare ricorso, se lo ritiene appropriato, alla “forward guidance”, ossia una breve guida prospettica sulle intenzioni future dell’istituto centrale in materia di tassi. In genere si tratta di una frase specifica inserita nel comunicato allegato alle decisioni periodiche di politica monetaria. Il suo obiettivo è fornire una maggiore chiarezza agli operatori in caso di necessità.

Le crisi finanziarie ed economiche degli ultimi anni hanno spinto la BCE ad aggiungere a questi “attrezzi” nuovi strumenti, definiti strumenti non convenzionali di politica monetaria. Fra questi in realtà si conta anche la forward guidance, che fu introdotta nel giugno del 2013.
Sono da ricordare l’introduzione di tassi negativi, per incoraggiare le banche a finanziare l’economia reale, il programma di acquisto di asset OMT (mai impiegato) che doveva scongiurare l’uscita potenziale di Paesi membri dall’Eurozona, gli acquisti di obbligazioni societarie.
Sono ben noti anche il programma di acquisto asset APP del 2014, il programma di acquisti emergenziali per la pandemia PEPP del 2020 e il TPI, il programma per la corretta trasmissione della politica monetaria del 2022 (basato anch’esso sull’acquisto di asset).
Un caso leggermente diverso sono le operazioni TLTRO (targeted longer-term refinancing operations): finanziamenti di lungo termine alle banche con tassi molto favorevoli, ma condizionati agli impieghi mirati a favore di persone e imprese.


Gli organi decisionali della Banca Centrale Europea


 Il consiglio direttivo

Il consiglio direttivo o consiglio dei Governatori, presieduto dal Presidente della BCE, è il principale organo decisionale della Banca Centrale Europea. È formato da 6 membri del comitato esecutivo e dai governatori delle 20 banche centrali dei paesi appartenenti all’eurosistema: definisce gli indirizzi, formula la politica monetaria, adotta delibere quadro entro cui si inseriscono le decisioni di vigilanza. In particolare ogni sei settimane assume le decisioni di politica monetaria che poi sono comunicate e spiegate approfonditamente durante una conferenza stampa tenuta da Presidente e Vicepresidente del consiglio. Dal 2015 è stato attuato un sistema di rotazione dei diritti di voto.


Il comitato esecutivo

È formato dal Presidente della BCE, da un vicepresidente e altri quattro membri, scelti ogni otto anni dal Consiglio Europeo a maggioranza qualificata tra persone aventi autorità ed esperienza riconosciuta in materia monetaria o bancaria. Il comitato si occupa di attuare la politica monetaria secondo le decisioni e gli indirizzi del consiglio direttivo, impartendo istruzioni alle banche centrali nazionali. Il comitato si preoccupa altresì della preparazione degli incontri del consiglio direttivo e della cura degli affari correnti della BCE.

Il consiglio generale

All’interno del SEBC (Sistema europeo delle banche centrali), solo i Paesi dell’Eurozona partecipano alle decisioni della BCE. I paesi appartenenti al SEBC, ma esclusi dall’Eurosistema operano insieme agli altri Stati nel consiglio generale. In altre parole del consiglio generale fanno parte presidente e vicepresidente della BCE e tutti i governatori delle banche centrali dell’Unione Europea. Il consiglio generale è considerato un organo di transizione in vista dell’adesione di tutti i Paesi all’Euro. Lavora al futuro allargamento dell’area monetaria unica e raccoglie dati statistici, svolgendo anche funzioni consultive e redigendo il rapporto annuale della Banca centrale.


Il consiglio di vigilanza

Dal 2014 esiste in Europa un Meccanismo di vigilanza unico (MVU) che comprende la BCE e le autorità nazionali di vigilanza bancaria. L’obiettivo è difendere la sicurezza e la solidità del sistema bancario europeo, accrescendone l’integrazione e assicurando una vigilanza coerente. In questo contesto si inserisce il Consiglio di vigilanza, il quarto organo decisionale della BCE, formato da un presidente, da un vicepresidente (membro del comitato esecutivo della BCE), da quattro rappresentanti della BCE e dai rappresentanti delle autorità di vigilanza nazionali. Il Consiglio di vigilanza è coadiuvato da uno specifico Comitato direttivo.



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