Revisione SFDR, disclosure sui PAI,raccomandazioni su rischi legati alla natura

Il focus del Forum per la Finanza Sostenibile sui provvedimenti normativi dell’Unione Europea riguardanti l’industria SRI



Forum per la Finanza Sostenibile, 08 Nov 2023 - 16:16
Nell’ultimo periodo, sono state presentate alcune importanti novità volte a rafforzare il quadro normativo sulla finanza sostenibile. 

La Commissione europea ha avviato la consultazione per la revisione della Sustainable Finance Disclosure Regulation (SFDR). L'obiettivo è fare luce sulle problematiche riscontrate dagli operatori finanziari e dai consulenti nell'attuazione del Regolamento e raccogliere suggerimenti su possibili miglioramenti. La consultazione si concentra su diversi temi. In primis, la Commissione invita gli stakeholder a rispondere a quesiti relativi alle disposizioni attuali dell'SFDR. In particolare, viene posta l’attenzione sugli indicatori PAI a livello di azienda e di prodotto, sui costi di implementazione e sulla disponibilità di dati e stime necessari per rispettare gli obblighi di trasparenza. La consultazione include anche possibili modifiche ai requisiti di informativa. Tra le altre cose, viene valutata l’introduzione di obblighi di disclosure a livello di prodotto per tutti gli strumenti finanziari. Infine, si discute la possibilità di istituire un sistema di etichettatura dei prodotti finanziari. Per realizzarlo, la Commissione propone due alternative: sviluppare delle categorie basate sul tipo di strategie di investimento, eliminando la distinzione tra prodotti artt. 8 e 9, oppure trasformare gli artt. 8 e 9 in categorie di prodotto. In questo caso, sarebbe necessario individuare dei criteri chiari per illustrare i concetti di sostenibilità sottostanti ai prodotti. È possibile rispondere alla consultazione fino al 15 dicembre 2023.

Sempre in ambito SFDR, le Autorità di Vigilanza europee (European Supervisory Authorities - ESAs) hanno pubblicato il secondo rapporto annuale sulla diffusione della divulgazione su base volontaria dei principali impatti negativi (PAI) previsti dall’articolo 4 del Regolamento. L’obiettivo del report è quello di fare il punto sullo stato dell’arte, individuare delle aree che necessitano di interventi migliorativi ed evidenziare buone pratiche ed esempi virtuosi. Per farlo, le ESAs hanno avviato un’indagine presso le autorità nazionali competenti (NCA), tra cui figura l’italiana Consob. 

I risultati dell'analisi mostrano un miglioramento generale rispetto all'anno precedente, ma rivelano variazioni significative nel grado di conformità ai requisiti e nella qualità delle informazioni fornite. Tra le criticità riscontrate, le ESAs sottolineano che spesso i partecipanti ai mercati finanziari non spiegano in modo adeguato ed esaustivo l’eventuale mancata considerazione degli indicatori PAI e mostrano un basso livello di comprensione rispetto a questo aspetto. 
Per quanto riguarda gli esempi virtuosi, si sottolinea come una dichiarazione PAI dovrebbe comprendere l’identificazione degli indicatori rilevanti, la metodologia applicata per valutarli e i dati utilizzati. Le informazioni devono essere chiare, facilmente accessibili e intuitive.
Infine, il report presenta alcune raccomandazioni rivolte sia alla Commissione europea che alle NCA. 

Sempre in tema di reporting, la Taskforce on Nature-related Financial Disclosures (TNFD) ha pubblicato le raccomandazioni finali per la gestione e la divulgazione dei rischi legati alla natura. Il documento mira a mobilitare gli investimenti privati per ridurre la perdita di biodiversità e finanziare le nature-based solution, posizionando il rischio natura accanto al rischio finanziario, operativo e climatico. La Taskforce ha anche pubblicato una serie di linee guida aggiuntive per aiutare gli operatori del mercato ad accelerare nella valutazione integrata e nel reporting aziendale relativo alla natura. Le 14 raccomandazioni si basano sulle direttive della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD), sono allineate con gli standard stabiliti dall’International Sustainability Standards Board (ISSB), dalla Global Reporting Initiative (GRI) e con i nuovi European Sustainability Reporting Standards (ESRS). Secondo le linee guida TNFD, si consiglia alle aziende e alle grandi istituzioni finanziarie di descrivere la loro gestione delle dipendenze, degli impatti, dei rischi e delle opportunità legati alla natura e degli effetti che hanno sul modello di business, sulla strategia e sulla pianificazione finanziaria dell’organizzazione. La TNFD monitorerà l’adozione volontaria da parte del mercato su base annuale, attraverso un report, a partire dal 2024.

L’ultimo aggiornamento riguarda il lancio dell’EU Taxonomy Stakeholder Request Mechanism da parte della Piattaforma sulla finanza sostenibile, gruppo di esperti che supporta la Commissione UE. Il meccanismo consente alle parti interessate di presentare suggerimenti con solide basi scientifiche e tecniche su nuove attività economiche che potrebbero essere aggiunte alla Tassonomia. 
Forum per la Finanza Sostenibile



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