CSDDD, nomenclatura ESG dei fondi, Tassonomia, consultazioni EIOPA

Il focus del Forum per la Finanza Sostenibile sui provvedimenti normativi dell’Unione Europea riguardanti l’industria SRI



Forum per la Finanza Sostenibile, 25 Gen 2024 - 09:23

Le istituzioni europee hanno inaugurato il 2024 con interessanti aggiornamenti relativi al quadro normativo sulla finanza sostenibile.

La prima notizia riguarda l’accordo sulla Direttiva sulla Corporate Sustainability Due Diligence (CSDDD), raggiunto dai negoziatori del Consiglio dell’UE e del Parlamento europeo. Tra le novità, si sottolinea l'esclusione dal campo di applicazione della CSDDD delle attività di investimento e di prestito degli operatori finanziari. Sarà invece obbligatorio svolgere la due diligence sulle attività finanziarie a monte. Inoltre, le istituzioni hanno previsto una clausola di revisione che dovrebbe garantire che tra qualche anno il tema dell’inclusione dei finanziamenti venga riesaminato. La direttiva dovrebbe essere adottata nel primo trimestre del 2024.

Il Consiglio ha anche raggiunto un accordo sul suo mandato negoziale riguardante la proposta di regolamento sui rating ESG, che ha l’obiettivo di rafforzare la fiducia degli investitori nei prodotti sostenibili. Il Consiglio ha chiarito l'ambito di applicazione territoriale del regolamento, spiegando cosa si intende per fornitori che operano nell'UE. Inoltre, è stato introdotto un regime di registrazione semplificato, temporaneo e facoltativo di tre anni per piccole agenzie di rating ESG esistenti e per le nuove che entrano sul mercato, sempre di piccole dimensioni. Queste agenzie saranno esentate dal pagamento di contributi per le attività di vigilanza della European Securities and Markets Authority (ESMA).

Sempre in tema di trasparenza, l’ESMA ha rilasciato un aggiornamento della sua proposta di linee guida per l’uso dei termini ESG e relativi alla sostenibilità nei nomi dei fondi di investimento. In particolare, sono state apportate alcune modifiche riguardo i criteri per poter utilizzare termini legati ai fattori ESG e alla sostenibilità nei nomi dei fondi. Sulla base del report, il fondo dovrà applicare la percentuale minima dell’80% di investimenti utilizzati per soddisfare le caratteristiche o gli obiettivi di sostenibilità e applicare le esclusioni Paris-aligned Benchmark (PAB). Inoltre, il fondo dovrà avere un investimento principale negli investimenti sostenibili definiti all’articolo 2, paragrafo 17, del Regolamento sull'informativa sulla sostenibilità dei servizi finanziari (SFDR). Un altro cambiamento significativo riguarda l’introduzione di una nuova categoria per i termini legati alla transizione. L’ESMA, infatti, riconosce che le esclusioni dei combustibili fossili riferite ai PAB contenute nel documento di consultazione potrebbero penalizzare inutilmente alcuni fondi che utilizzano termini nel loro nome che non sono ambientali o che si concentrano su strategie di transizione. Per questa categoria, oltre alla soglia dell’80%, dovrebbero essere applicate le esclusioni del Climate Transition Benchmark (CTB).

Sul fronte della disclosure, invece, la Commissione ha pubblicato una nota contenente diverse FAQ relative all'informativa in materia di allineamento alla Tassonomia rivolte agli operatori finanziari. I chiarimenti servono da supporto alle imprese finanziarie, che hanno iniziato a riportare i propri KPI di allineamento alla tassonomia a partire dal 1° gennaio 2024. Il documento contiene un totale di 71 domande su diversi temi: perimetro degli enti interessati, disclosure a livello consolidato, valutazione dell’allineamento per gruppi e attività specifiche (per esempio: real estate e infrastrutture), verifica del rispetto dei criteri tecnici di screening (TSC), rispetto delle garanzie minime di salvaguardia e domande relative a soggetti finanziari specifici.

Inoltre, la Piattaforma sulla finanza sostenibile – l’organismo consultivo della Commissione Europea sul tema – ha presentato una proposta per l’introduzione di due nuove tipologie di benchmark allineati alla Tassonomia: gli EU Taxonomy-aligned Benchmark (EU TAB) base o con esclusioni (EU TABex). L'obiettivo è garantire la comparabilità delle metodologie dei benchmark allineati alla Tassonomia nonché favorire l'allineamento delle strategie di investimento alla Tassonomia. La proposta si impegna anche ad aumentare la trasparenza nel settore degli investimenti e ad aiutare gli investitori istituzionali a proteggersi dai rischi legati alla transizione. Sulla base della proposta, gli asset sottostanti al benchmark dovrebbero essere selezionati, ponderati o esclusi in modo tale che il portafogli segua una traiettoria di CapEx allineato alla tassonomia e il CapEx non allineato segua una traiettoria di decarbonizzazione e sia conforme agli standard minimi dei PAB.

Gli ultimi aggiornamenti riguardano l’avvio di due consultazioni da parte della European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA). In primis, l’EIOPA ha posto in consultazione una bozza di Opinion in materia di dichiarazioni sulla sostenibilità dei prodotti. L’obiettivo del documento è quello di armonizzare l’attività di vigilanza sulle dichiarazioni di sostenibilità per contrastare il greenwashing. Il termine ultimo per l’invio di commenti e osservazioni è fissato al 12 marzo 2024. La seconda consultazione pubblica avviata da EIOPA è relativa al trattamento prudenziale del rischio di sostenibilità e si chiuderà il 22 marzo 2024. Il documento mira a garantire che il quadro prudenziale di trattamento dei rischi tenga conto dei rischi di sostenibilità.

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