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Ue: apre indagine su appalti pubblici Cina di dispositivi medici, Pechino replica

E accusa Bruxelles di "protezionismo" (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, - L'U ha aperto un'indagine sugli appalti pubblici cinesi di dispositivi medici, sospettando pratiche 'discriminatorie' contro i suoi prodotti, in un contesto di crescenti tensioni commerciali con Pechino. Bruxelles sospetta che la Cina favorisca i fornitori locali su questo mercato, in particolare attraverso la politica del "buy in China", secondo quanto emerge dall'avviso di apertura dell'inchiesta pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Ue. Se queste misure discriminatorie non finiranno, la procedura consentira' all'Ue di penalizzare le aziende cinesi nelle gare europee.

Bruxelles accusa Pechino di "promuovere l'acquisizione di dispositivi medici e servizi medici nazionali", di "limitare l'acquisto di beni importati" e di imporre nelle sue procedure di acquisto centralizzato di dispositivi medici "condizioni che portano a offerte (di prezzo) normalmente basse che non possono essere sostenuto da societa' a scopo di lucro', si legge nell'avviso pubblicato mercoledi'.

Queste 'misure e pratiche restrittive dell'importazione svantaggiano in modo significativo e sistematico' le imprese dell'Unione europea, ritiene la Commissione europea.

L'indagine dovra' ora accertare i fatti entro nove mesi. La procedura prevede consultazioni con le autorita' cinesi affinche' accettino di aprire il loro mercato.

Immediata la risposta di Pechino che accusa l'Ue di "protezionismo".Stampa Timbrato da CAPALE00 il 24 aprile 2024 09:59:06 Pechino accusa l'Ue di 'protezionismo' dopo che Bruxelles ha aperto un'indagine Pechino, 24 aprile 2024 (AFP) - Pechino ha accusato l'UE di "protezionismo" in risposta all'annuncio di mercoledi' di Bruxelles di un'indagine sugli appalti pubblici cinesi di dispositivi medici, sospettati di pratiche "discriminatorie" contro i prodotti europei.

"L'Ue ha spesso utilizzato i suoi strumenti commerciali e le misure di sostegno commerciale, ma queste non fanno altro che inviare segnali protezionistici, prendere di mira le aziende cinesi e danneggiare l'immagine dell'Ue", ha affermato il portavoce della diplomazia cinese, Wang Wenbin, in reazione all'apertura di questa indagine.

red-Ale

(RADIOCOR) 24-04-24 10:00:13 (0242)SAN 3 NNNN

 


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