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UBP - Settore tech: ci sono ancora margini per un rialzo? PAROLA AL MERCATO

di Fares Benouari* e Bettina Baur* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 1 mag - Nell'ultimo decennio - quelli che molti ricorderanno come il 'decennio d'oro' - il Nasdaq 100 ha registrato rendimenti annuali medi del 16%, supportato da tassi d'interesse bassi, da un ampliamento dei multipli di valutazione, ma anche da fondamentali solidi, come per esempio gli EPS (Earnings per Share), che hanno registrato un tasso di crescita medio annuo superiore al 10%. Ma nel 2022 il settore ha registrato la performance peggiore dalla Grande Crisi Finanziaria, perdendo circa il terzo del suo valore in seguito all'inasprimento dei tassi di interesse da parte della Fed. Tuttavia, le promesse dell'Intelligenza Artificiale Generativa hanno ridato fiducia agli investitori nel settore, portando l'NDX a rimbalzare di quasi il 70% da allora.

Guardando piu' da vicino al segmento del fintech, sebbene questo sia emerso come tema d'investimento solo all'inizio degli anni 2010, nell'ultimo paio d'anni ha attraversato un periodo ancora piu' movimentato rispetto al settore tecnologico nel suo complesso. A partire dalla sua nascita a meta' 2015 fino ai massimi storici raggiunti a ottobre 2021, l'Indxx Global Fintech Thematc Index ha generato un rendimento medio annuo vicino al 25%, ma a fine 2022 aveva perso il 60% del suo valore rispetto a quel picco. Il 2023 e' stato un altro anno molto volatile, arrivando addirittura a toccare nuovi minimi alla fine di ottobre 2023, per poi rimbalzare di oltre il 45% da allora.

Gran parte di questa volatilita' e' stata guidata dal segmento dei pagamenti, che costituisce di gran lunga la parte piu' consistente dell'universo fintech, in quanto la pandemia ha accelerato enormemente la transizione dal contante ai pagamenti elettronici e la crescita dell'e-commerce. Nel 2022 si e' dovuto fare i conti con questa massiccia domanda, il che ha sollevato interrogativi sulla sostenibilita' dei tassi di crescita e sui profili di margine delle societa' del settore dei pagamenti e sui multipli che gli investitori erano disposti a pagare per queste. Unito all'aumento dei tassi d'interesse, questo ha portato a un forte calo delle valutazioni delle societa' dei pagamenti quotate e non, soprattutto di quelle non ancora redditizie, costringendo molte di queste societa' a ripensare la propria struttura dei costi.

Valutazioni e fondamentali Le valutazioni stanno iniziando a diventare di nuovo una preoccupazione, non solo per il segmento fintech ma anche per il settore tecnologico nel suo complesso. Oggi la principale riserva degli investitori nell'esporsi al settore e' la percezione che si stia trasformando in una bolla dopo il rally cominciato all'inizio del 2023. Ma se questo puo' essere vero per i titoli e i segmenti meno redditizi, non troviamo evidenza di cio' a livello di settore.

Con un rapporto prezzo-utili a termine a 12 mesi di 25, il Nasdaq 100 viene scambiato con un premio del 5% rispetto alla sua storia quinquennale, con un -15% rispetto al picco di 30 raggiunto nel 2020 e a livelli molto piu' convenienti rispetto alla "bolla tecnologica". Ma soprattutto, riteniamo che le valutazioni siano sostenute dal miglioramento dei fondamentali: nel 2024 la crescita degli EPS del settore accelerera' al 18%, mentre i livelli di CFROI (Cash flow return on investment) sono destinati a superare la soglia del 10% il prossimo anno, il livello piu' alto dal 1997.

Il segmento fintech nel complesso scambia ancora al di sotto delle medie storiche, ma osserviamo un'ampia dispersione tra i vari 'bucket' e persino all'interno dello stesso segmento.

Cio' e' particolarmente evidente nel segmento dei pagamenti, dove i nomi piu' tradizionali, come Global Payments e Nexi, non hanno praticamente recuperato i loro multipli e scambiano ancora a livelli bassi, mentre le reti di carte di credito sono tornate alla loro fascia di negoziazione storica di 30-35x, e i disruptor nativi digitali, come Adyen o MercadoLibre, scambiano a multipli superiori a 40x, comunque al di sotto delle loro medie a lungo termine.

*Senior Portfolio Manager, Swiss and Global Equities di Union Bancaire Prive'e (UBP).

Red-

(RADIOCOR) 01-05-24 11:47:03 (0173) 5 NNNN

 


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