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T. Rowe Price: Bce piu' cauta dopo i dati di oggi, ma giugno e' confermato - PAROLA AL MERCATO

di Tomasz Wieladek * (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 30 apr - L'economia dell'Eurozona e' cresciuta dello 0,3% nel primo trimestre, molto piu' delle previsioni di consenso dello 0,1%.

L'inflazione dei servizi e' invece diminuita, ma non cosi' rapidamente come previsto. Ciononostante, si attesta a livello tendenziale al 3,7% ad aprile, in calo rispetto al 4% registrato a marzo.

Cosa significano questi dati per la Bce? Anzitutto, le buone notizie. La Bce ha previsto una ripresa della produttivita' del lavoro piu' forte rispetto al consenso del mercato.

Sembra che cio' stia accadendo. La meta' della debolezza della produttivita' del mercato del lavoro si e' concentrata nel settore dei servizi. Dato che la crescita e' piu' forte nelle economie altamente specializzate nei servizi, una maggiore crescita della produttivita' in questo settore indica che la Bce e' in grado di convivere con un'inflazione salariale del 3-3,5%. In sostanza, questa e' la fase in cui ci troviamo. Il rilancio della produttivita' significa che la Bce e' in grado di procedere con i tagli dei tassi, anche se la crescita dei salari non dovesse scendere sotto il 3%.

Tuttavia, i dati sull'inflazione sono meno costruttivi.

L'inflazione dei servizi e' diminuita su base annua, ma meno del previsto. Una parte di questo calo ha a che fare con gli effetti base dovuti alla tempistica della Pasqua. Il consiglio direttivo avra' un dato 'depurato' dagli effetti distorsivi della Pasqua solo alla fine di maggio. Quindi l'inflazione implicita dei servizi e' un po' piu' forte del previsto.

La Bce iniziera' comunque a tagliare i tassi a giugno, dato il livello molto alto dei tassi oggi. Il tasso neutrale inoltre non e' superiore al 3%. Cio' lascia un ampio margine di manovra per i tagli. Tuttavia, per quanto riguarda il ritmo dei tagli dopo giugno, la Bce sara' guidata piu' dall'inflazione effettiva dei servizi che dalla produttivita' del lavoro. I dati di oggi rendono molto piu' probabile che la Bce salti il mese di luglio per poi tagliare altre due, tre volte quest'anno. Uno scenario di quattro, cinque tagli dei tassi non e' un'ipotesi da scartare quest'anno. Nel complesso, questi dati renderanno la Bce piu' cauta riguardo al ritmo dei tagli dei tassi dopo giugno.

* Chief European Economist, T. Rowe Price "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

L'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor declina ogni responsabilita' in ordine alla veridicita', accuratezza e completezza di tali analisi e invita quindi gli utenti a prendere atto con attenzione e la dovuta diligenza di quanto sopra dichiarato e rappresentato dalla societa'".

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(RADIOCOR) 30-04-24 15:28:43 (0582) 5 NNNN

 


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