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Flossbach von Storch: Fed e Boj, politiche monetarie a confronto - PAROLA AL MERCATO -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 21 apr - Tuttavia, i due Paesi altamente indebitati beneficiano del fatto che la maggior parte del loro debito e' denominata in valuta nazionale e detenuta dai cittadini. Cio' significa che non vi e' alcun rischio per la solvibilita' dei Paesi, ma c'e' un rischio per le loro valute. A differenza del renminbi (yuan) cinese, lo yen giapponese e' liberamente convertibile e ha perso circa un terzo del suo valore rispetto al dollaro USA dall'inizio del 2021. A differenza di tutte le altre principali banche centrali del mondo, la Bank of Japan (BoJ) non ha aumentato il suo tasso di interesse di riferimento per lungo tempo, nonostante l'aumento dell'inflazione. Solo il 19 marzo ha annunciato un primo aumento da -0,1% a +0,1%.

Nondimeno, questo aumento omeopatico dei tassi di interesse non significa l'inizio di una politica monetaria restrittiva, ma va piuttosto inteso come una distrazione da quella che e' essenzialmente una politica monetaria molto espansiva. Il messaggio piu' importante della BoJ e' stato quello di voler stimolare il credito bancario per rilanciare l'economia.

Letteralmente, si legge: "La BoJ fornira' prestiti con un tasso di interesse dello 0,1% e una scadenza di un anno come parte della "fornitura di fondi per stimolare il credito bancario [...]. L'importo massimo dei fondi che ogni istituto idoneo puo' prendere in prestito e' pari all'aumento netto dei suoi prestiti in essere".

L'aumento del volume dei prestiti aumenta anche l'offerta di moneta, che tende ad avere un effetto inflazionistico.

Tuttavia, gli investitori difficilmente saranno disposti a detenere o acquistare obbligazioni in yen nel lungo periodo se l'attuale tasso di inflazione del 2,8% e' stabilmente superiore ai rendimenti obbligazionari, che sono solo dello 0,7% per i titoli di Stato a 10 anni. Tuttavia, il Giappone ha bisogno di tassi di interesse inferiori al tasso di inflazione per ridurre l'esorbitante rapporto debito pubblico/PIL. Per questo motivo, il 19 marzo la BoJ ha annunciato che avrebbe continuato ad acquistare titoli di Stato giapponesi: "[...] nel caso di un rapido aumento dei tassi di interesse a lungo termine, la BoJ rispondera' rapidamente, ad esempio aumentando il volume degli acquisti di JGB e a tassi di interesse fissi".

Questo puo' essere inteso solo come una continuazione della politica monetaria accomodante. Tuttavia, quasi la meta' di tutti i titoli di Stato giapponesi e' gia' detenuta dalla BoJ. Il totale del suo bilancio corrisponde a circa il 130% del PIL giapponese (a titolo di confronto: USA 28%, Eurozona 47%). In questo senso, la strategia della banca centrale giapponese assomiglia a una missione suicida, che contrasta anche la politica monetaria restrittiva delle altre banche centrali.

*co-fondatore di Flossbach von Storch "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

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(RADIOCOR) 21-04-24 13:50:24 (0295) 5 NNNN

 


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