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Capital Group: quantitative tightening, che cosa ci riserva il futuro? - PAROLA AL MERCATO

di Tom Hollenberg* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 apr - La Fed ha segnalato che i tagli dei tassi sono in arrivo, anche se non si e' espressa in merito alla data in cui potrebbero verificarsi, lasciando invariato il proprio tasso di interesse di riferimento in un intervallo compreso tra il 5,25% e il 5,50% per la quinta riunione consecutiva. Il presidente della Fed Jerome Powell ha inoltre affrontato il tema dei programmi di quantitative tightening (QT) della banca centrale, affermando che presto iniziera' a rallentare (o a ridurre) il ritmo con cui sta riducendo il proprio bilancio, non fornendo tuttavia dettagli in merito al possibile inizio del tapering.

Da giugno 2022, la Fed sta conducendo un ciclo di quantitative tightening, riducendo lentamente le dimensioni del proprio bilancio consentendo ai titoli di giungere a scadenza e non reinvestendo i relativi proventi. Ora che l'inflazione si avvicina all'obiettivo della Fed, la banca centrale ha segnalato che diminuira' il quantitative tightening, il che significa che il bilancio continuera' a ridursi, ma a un ritmo piu' lento. Secondo le recenti dichiarazioni da parte dei membri del Board of Governors della Fed, lo scenario piu' realistico sembra essere quello in cui la banca centrale iniziera' il tapering del programma QT a giugno, presumendo che la Fed ritenga che sul mercato vi sara' un livello sufficiente di liquidita'. Powell ha dichiarato che rallentare il ritmo del QT non significa che la Fed stia modificando il livello obiettivo finale del proprio bilancio, anche se tapering significa avvicinarsi a tale obiettivo 'piu' gradualmente'.

Resta da vedere quale sara' l'impatto sui mercati, ma il rallentamento del run-off dovrebbe ridurre la probabilita' che si verifichi una crisi indesiderata di liquidita' nei mercati dei Treasury USA e, per estensione, degli asset rischiosi in generale.

Finora gli effetti del QT sono stati sottotono I tassi sono aumentati e il bilancio della Fed ha subito una contrazione, ma a oggi gli effetti del QT sembrano sottotono, poiche' i mercati del lavoro sono rimasti resilienti e la crescita economica ha continuato la sua espansione. Uno dei motivi e' che il minor ricorso alle operazioni di pronti contro termine inverse (RRP) overnight della Fed, dove gli investitori idonei, quali le banche o i fondi del mercato monetario, possono investire liquidita' senza rischi, ha contribuito a contrastare le operazioni di bilancio della Fed.

Quando gli investitori accedono all'RRP, le somme investite non vengono impiegate all'interno del sistema bancario. Si tratta in pratica di 'dead money'. Pertanto, l'accumulo di RRP registrato nel 2021 e nel 2022 e' servito fondamentalmente come ulteriore forma di stretta monetaria.

Successivamente, nel 2023, l'RRP ha iniziato a ridursi e ha avuto l'effetto contrario. Anche con il QT in corso, i saldi delle riserve bancarie sono rimasti al di sopra di USD 3.000 miliardi e sono effettivamente cresciuti con l'esaurimento dell'RRP. Se il ricorso all'RRP si avvicinera' a USD 500 miliardi, il QT iniziera' a farsi sentire.

Un rallentamento del QT potrebbe favorire i mercati e fungere da protezione contro una nuova crisi Il rapporto tra politica di bilancio e condizioni finanziarie non e' necessariamente lineare. A quanto pare, i membri del Federal Open Market Committee (FOMC) temono che se le riserve si ridurranno troppo, cio' potrebbe mettere in difficolta' il sistema finanziario. La Fed non vuole assistere a un altro incidente o episodio di volatilita' del mercato, come accaduto nel 2019. Tralasciando la minore crisi bancaria dell'inizio del 2023 - correlata maggiormente alla curva dei rendimenti invertita che non al QT e che e' stata rapidamente contenuta - oggi sul mercato i problemi legati ai finanziamenti appaiono molto contenuti. Le riserve bancarie detenute presso la Fed sono raddoppiate rispetto al 2019, ovvero all'ultimo tapering del QT. Alla fine del 2023, invece, i tassi di prestito bancario a breve termine hanno subito un'impennata tale da suggerire che gli Stati Uniti potrebbero non disporre di 'riserve abbondanti' all'interno del sistema bancario. Inoltre, a gennaio, il presidente della Fed di Dallas Lorie Logan - ampiamente considerata una delle voci piu' importanti della Fed in merito a questo tema - ha pronunciato un discorso sostenendo che la banca centrale potrebbe iniziare a pianificare un rallentamento del QT non appena i saldi dell'RRP avranno raggiunto un livello piu' contenuto.

Riteniamo che la Fed non si limiti a osservare i livelli aggregati di finanziamento all'interno del sistema, ma si preoccupi anche di assicurarsi che gli operatori del mercato abbiano ampiamente accesso alla liquidita'. Se, ad esempio, il 90% delle banche dispone di un'ampia liquidita', ma il 10% ha difficolta' ad accedere ai finanziamenti, si tratta comunque di un problema. Come osservato per Silicon Valley Bank, bastano pochi operatori in difficolta' per creare problemi anche a tutti gli altri.

*Gestore di portafogli obbligazionari di Capital Group.

Red-

(RADIOCOR) 13-04-24 11:15:39 (0212) 5 NNNN

 


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