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CAPITAL GROUP: Cinque motivi per cui le azioni potrebbero smentire le previsioni - PAROLA AL MERCATO

di Marc Nabi* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 apr - Il dominio delle megacap tecnologiche ha indotto a interrogarsi sulla sostenibilita' della fase rialzista dei mercati azionari, soprattutto negli Stati Uniti. A nostro avviso, anche tenendo conto delle ultime impennate, le valutazioni complessive non sembrano eccessive. Dopo essersi avvicinati ai minimi, gli utili aziendali globali hanno messo a segno un rimbalzo e potrebbero registrare un ulteriore miglioramento nel prossimo futuro. Inoltre, il rallentamento dell'inflazione e il calo dei tassi di interesse potrebbero creare un contesto estremamente favorevole. Anche se non e' da escludere una certa volatilita' legata agli utili, alle elezioni, al ritmo dei tagli dei tassi di interesse o agli eventi geopolitici, riteniamo che le azioni si trovino in una posizione privilegiata, come emerge nei grafici riportati a seguire. Il 2024 potrebbe non essere un anno eccezionale per i cosiddetti "Magnifici 7". Nvidia continua a superare le altre societa' sulla scia dell'entusiasmo per l'IA, mentre le azioni di Apple, Alphabet e Tesla sono in calo da inizio 2024.

1. La crescita degli utili sara' determinante per l'andamento delle azioni La stagione degli utili e' stata un successo in tutto il mondo. Al primo posto c'e' senza dubbio il produttore di chip Nvidia che ha annunciato ottimi dati sulla crescita degli utili e un incremento della capitalizzazione di mercato di 277 miliardi di dollari USA. Meta si e' classificata seconda, con un risultato netto che dimostra tutta l'efficacia delle misure di contenimento dei costi avviate un paio di anni fa.

Oltre a un aumento della capitalizzazione di mercato di quasi 200 miliardi di dollari USA in termini di valore di mercato il 2 febbraio, Meta ha annunciato persino la distribuzione di un dividendo. Secondo i dati raccolti da FactSet, il tasso misto di crescita degli utili delle societa' nel settore IT dell'indice S&P 500 sarebbe salito del 22,7% su base annua.

Le valutazioni di queste societa' sono elevate ma non eccessive, a nostro avviso non e' opportuno trascurare queste societa' in quanto continueranno ad avere un impatto sui mercati e sulle economie. Molte di queste imprese stanno crescendo in maniera disciplinata e hanno raggiunto una leva operativa che storicamente non hanno mai avuto.

2. Nonostante l'impennata, le valutazioni delle azioni USA non sembrano eccessive A prima vista le valutazioni di alcuni settori dell'indice S&P 500 possono sembrare costose; tuttavia, l'analisi dell'intervallo dei rapporti P/E su base decennale della maggior parte dei settori rivela che potrebbe esserci ancora margine di crescita. La crescita degli utili avra' un ruolo cruciale rispetto alla sostenibilita' dell'attuale trend rialzista delle azioni, mentre nello scorso decennio grande impulso e' giunto dall'espansione dei multipli e dal contesto caratterizzato da tassi di interesse estremamente ridotti. Le valutazioni delle azioni USA non sembrano eccessive rispetto alle aspettative di crescita, soprattutto se si tiene conto della solidita' degli ultimi dati sugli utili.

Anche il contesto economico degli Stati Uniti rimane favorevole, con un soft landing che appare piu' probabile di una recessione. Nondimeno ci aspettiamo alcuni episodi di volatilita' del mercato dovuti al continuo nervosismo sul ritmo e sull'entita' dei tagli ai tassi di interesse e sui dati relativi all'inflazione. Ad esempio, i dati sull'inflazione piu' elevati del previsto pubblicati a gennaio hanno suscitato perplessita' in merito alla data in cui la Fed potrebbe iniziare a tagliare i tassi. Tuttavia, finche' la crescita degli utili continuera' a essere in linea con le aspettative o superarle e finche' il mercato del lavoro rimarra' solido, le azioni statunitensi non dovrebbero avere problemi. Le societa' con chiare dinamiche di crescita degli utili, potere di determinazione dei prezzi e capacita' di mantenere le proprie quote di mercato dovrebbero essere in grado di uscire indenni da eventuali fasi difficili.

3. Le societa' globali offrono un buon valore Ad alto livello, considerando il P/E forward a 12 mesi, la maggior parte dei settori dell'indice ACWI sembra beneficiare di prezzi interessanti. Molti di questi settori hanno raggiunto o superato appena la media decennale dei relativi rapporti P/E forward, in un momento in cui le banche centrali di tutto il mondo dovrebbero allentare la politica monetaria e i tassi di interesse a lungo termine potrebbero scendere.

Molte societa' europee e asiatiche hanno, ad esempio, raggiunto un'ottima quota di mercato in settori quali semiconduttori, aerospaziale, farmaceutico e beni di lusso.

Anche le aspettative di tassi piu' bassi in vari mercati non statunitensi possono rappresentare un fattore di slancio per le azioni globali.

Il Giappone - il mercato azionario globale che ha realizzato i rendimenti migliori al mondo da inizio anno (al 29 febbraio) stando all'indice MSCI Japan - sta attirando l'attenzione grazie alle riforme del mercato azionario e della corporate governance attese da tempo. Nel frattempo, mercati emergenti come India e Messico potrebbero beneficiare della ricostruzione delle filiere globali, in quanto i loro nuovi hub produttivi sviluppano smartphone, automobili, elettrodomestici ed elettronica per computer. Nonostante il rallentamento dell'economia cinese, riteniamo che una serie di trend di lungo periodo, come i mutamenti demografici e la transizione energetica, possano apportare piu' profondita' ai mercati emergenti rispetto al passato.

*Equity Investment Director di Capital Group.

Red-

(RADIOCOR) 22-04-24 11:28:29 (0272) 5 NNNN

 


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