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Ue-Cina: Europa pronta a decisioni ferme su auto, Pechino respinge tema sovraproduzione -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 6 mag - Sia Macron che von der Leyen si sono espressi con fermezza sul contrasto commerciale con la Cina e non e' un caso che il primo abbia invitato la seconda al tavolo 'trilaterale' con Xi Jinping: per dare piu' forza, appunto, al peso della posizione di difesa dal fiume di importazioni di auto elettriche dalla Cina, tema sul quale la prudenza tedesca e' nota (per inciso Macron aveva invitato anche il cancelliere Scholz, impegnato in Lituania). Tra economia e politica non e' un gioco a somma zero ed e' un compito arduo quello che approfondire i contrasti sulle auto elettriche a suon di nuovi dazi antisussidi e nello stesso tempo ottenere che la Cina svolga un ruolo di pace innanzitutto in Ucraina. Macron chiede di 'coordinarsi' sulla guerra in corso nella speranza che la Cina rifugga da un sostegno strutturato e duraturo a Putin nella sua avventura di guerra in Ucraina. Sostegno anche militare non solo economico quale acquirente sempre piu' di energie fossili.

Nel primo viaggio in Europa dopo cinque anni Xi Jinping, dopo Parigi sara' a Belgrado e Budapest (Serbia e Ungheria sono tra i sostenitori della cosiddetta Nuova via della seta): obiettivo precipuo incrementare gli investimenti nel continente. I due paesi sono legati a Pechino con un accordo da poco meno di 10 miliardi di dollari per sistemare la linea ferroviaria che collega le rispettive capitali, utile per il collegamento con il porto del Pireo la cui autorita' e' di proprieta' per due terzi del gruppo pubblico cinese Cosco Shipping. La Cinese Byd aprira' il suo primo stabilimento di auto elettriche nel sud ungherese e il colosso cinese delle batterie Catl sta realizzando un sito per produrre batterie elettriche. L'Ungheria punta a diventare uno degli 'hub' per le batterie elettriche d'Europa.

Ma ci sono anche altre operazioni in corso in Europa: Chery ha indicato che intende produrre in Spagna con una joint venture; Dongfeng e' interessata all'Italia (il governo ha indicato che il gruppo e' uno degli interlocutori per aumentare la produzione auto nel paese); Leapmotor (21% di proprieta' di Stellantis) lavora a produrre; MG Motor vuole produrre in Europa entro un paio d'anni (ma forse cio' avverra' nel Regno Unito). Partite molto importanti, dunque.

L'indagine antisovvenzioni della Ue sulle auto elettriche cinesi e' stata avvia all'inizio di ottobre. A gennaio, essendo la Francia una dei maggiori sponsor dei dazi europei cui sta lavorando Bruxelles (Renault e Stellantis sono particolarmente esposte), Pechino ha avviato una inchiesta antidumping sui liquori Ue che prende di mira in modo particolare il cognac francese.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 06-05-24 17:53:18 (0551)EURO 5 NNNN

 


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