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Patto stabilita': da domani in vigore nuove regole Ue, dal 19 giugno procedure al via - FOCUS

Per deficit eccessivo nel 2023: coinvolte Italia e Francia (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 29 apr - I tre testi, due regolamenti e una direttiva, in cui si condensa la riforma delle regole di bilancio, saranno pubblicati domani sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea ed entreranno immediatamente in vigore. Il voto a favore del Consiglio agricoltura, compreso quello dell'Italia, era dato per scontato avendo gia' l'Ecofin dato il suo via libera. In mezzo c'era stato il voto dell'Europarlamento che e' andato nella stessa direzione salvo far emergere un problema dei deputati italiani che, sia per i partiti che reggono la maggioranza di governo, sia per il Pd, si sono espressi con un voto di astensione. I 5 Stelle avevano votato contro. Si apre una nuova fase con maggiori spazi per gli investimenti pubblici e piu' tempo per correggere i disavanzi, fattori contemperati da clausole di salvaguardia cui ci si dovra' conformare nel tempo: quella sulla riduzione annuale del debito e quella sul margine di 1,5% del pil al di sotto del 3% in condizioni economiche normali.

Si vedra' se la flessibilita' sugli investimenti sara' sufficiente: il solo fatto che si siano moltiplicati gli allarmi sull'insufficienza degli investimenti pubblici per finanziare le priorita' Ue (doppia transizione verde e digitale, le spese per la difesa) e di qui l'appello a recuperare il terreno perduto per mobilitare capitali privati, vuol dire che il problema e' lontano dall'essere risolto.

In ogni caso, a questo punto tutta l'attenzione si sposta sulla preparazione delle leggi di bilancio 2025 sulla base delle nuove regole, ma prima ancora c'e' un passaggio che non sara' indolore dal punto di vista delle valutazioni prospettiche dei conti pubblici nei paesi ad alto debito, Italia compresa: fra meno di due mesi, per l'esattezza il 19 giugno cioe' dopo le elezioni europee, la Commissione europea e' attesa avviare le procedure per deficit eccessivo (sopra il 3% del pil) nel 2023 sulla base delle statistiche acclarate da Eurostat secondo le quali l'anno scorso undici paesi hanno superato il limite di Maastricht: sette paesi Eurozona e quattro no. I primi sono Italia (con il deficit piu' alto al 7,4%), Belgio (4,4%), Estonia (3,4%), Spagna (3,6%), Francia (5,5%), Malta (4,9%) e Slovacchia (4,9%). Per i paesi non euro Cechia 3,7%, Polonia 5,1%, Romania 6,6%, Ungheria 6,7%.

Non solo, Bruxelles sta preparando la 'traiettoria' per la spesa pubblica netta sulla base della quale i paesi dovranno garantire che il debito pubblico si riduca. La partita per il 2025 avra' il suo culmine da settembre in poi e non e' detto che la nuova Commissione sara' gia' insediata (si prevede entro novembre se ci sara' accordo sulle nomine al Consiglio e al Parlamento). Per quanto riguarda l'Italia solo per confermare le politiche in vigore occorrono 20 miliardi.

Secondo l'Ufficio parlamentare di bilancio italiano le nuove regole Ue potrebbero richiedere una correzione di 0,5-0,6% di pil all'anno nel periodo 2025-2031 (10-12 miliardi).

Non e' detto che tutti i paesi nei quali l'anno scorso e' stato registrato un deficit/pil superiore al 3% saranno bersagliati dalla procedura: il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha indicato al Financial Times che 'potrebbero esserci casi limite, se c'e' un paese il cui deficit eccessivo e' vicino al 3% ma temporaneo, potremmo decidere di non utilizzare la procedura di deficit eccessivo.

Puo' entrare in gioco il bilancio 2024'. Non sara' comunque il caso dell'Italia.

Antonio Pollio Salimbeni - Aps

(RADIOCOR) 29-04-24 16:24:53 (0461) 5 NNNN

 


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