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Mercati: ok Parlamento Ue modifiche norme per ridurre rischi compensazione paesi terzi -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Bruxelles, 24 apr - Le modifiche alle norme Emir (infrastruttura di mercato europea) mirano a fornire un quadro di vigilanza adeguato, con una migliore condivisione delle informazioni, un coordinamento e un ruolo rafforzato per l'Autorita' europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) nella vigilanza quotidiana delle controparti centrali Ue (Ccp). L'Esma potra' emettere un parere motivato su una revisione e valutazione annuale delle Cco, co-presiedere i collegi delle stesse Ccp e svolgere un ruolo di coordinamento nelle emergenze. Le ispezioni annuali in loco da parte delle autorita' nazionali competenti saranno obbligatorie e l'Esma .

Le controparti finanziarie o non finanziarie soggette all'obbligo di compensazione dovrebbero detenere almeno un conto attivo presso una controparte centrale stabilita nella Ue e compensare regolarmente attraverso essa almeno cinque operazioni in ciascuna delle sottocategorie piu' rilevanti per classe di contratto derivato, definito dall'Esma. Un conto e' considerato attivo se registra margini di variazione iniziali e giornalieri, dispone della necessaria connettivita' IT, processi interni, documentazione legale, stress test e puo' dimostrare che il suo funzionamento non verrebbe influenzato in caso di un aumento significativo e improvviso dei attivita' di compensazione.

La Commissione ha un mandato chiaro per adottare, se necessario, ulteriori misure nell'arco di diversi anni per affrontare la dipendenza della Ue dalle Ccp di paesi terzi.

Le maggiori controparti non finanziarie (Nfc), le societa' che non sono ne' banche ne' societa' di investimento ma per esempio societa' attive sui mercati dell'energia, dovrebbero essere monitorate efficacemente per quanto riguarda le transazioni infragruppo, poiche' potrebbero contribuire ai rischi per la stabilita' finanziaria. Affinche' una NfcI faccia parte di un gruppo che beneficia dell'esenzione dalla segnalazione infragruppo, la sua impresa madre nella Ue deve segnalarne le posizioni nette aggregate per classe di derivati alla sua autorita' competente. L'autorita' competente condividera' quindi le informazioni con l'Esma.

I clienti delle Ccp nella Ue, cosi' come quelle riconosciute di paesi terzi, dovrebbero essere informati sulla possibilita' di compensare un contratto derivato in una Ccp Ue, che dovrebbe essere trasparente sulle commissioni, sui rischi associati al servizio fornito e sui volumi delle operazioni compensate .

Aps

(RADIOCOR) 24-04-24 19:47:18 (0801) 5 NNNN

 


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