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Banca Mondiale: calo prezzi materie prime finito, rischio per disinflazione -2-

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 25 apr - Nel corso degli ultimi due anni le persistenti tensioni geopolitiche hanno sostenuto il prezzo del petrolio e di molte altre materie prime critiche anche a fronte di un rallentamento della crescita globale. Ad esempio, il prezzo del petrolio Brent e' schizzato a 91 dollari al barile all'inizio di questo mese, quasi 34 in piu' rispetto alla media del periodo 2015-2019.

Le previsioni della Banca indicano che i prezzi del Brent si attesteranno a una media di 84 al barile nel 2024 prima di scendere a una media di 79 nel 2025. Tuttavia, se il conflitto in Medio Oriente dovesse intensificarsi ulteriormente, le interruzioni nell'approvvigionamento di petrolio potrebbero far aumentare l'inflazione globale.

Problemi moderati di approvvigionamento dovuti al conflitto potrebbero far salire il prezzo medio del Brent quest'anno a 92 di dollari al barile ma interruzioni piu' grave potrebbe portare i prezzi del petrolio oltre i 100 dollari facendo aumentare l'inflazione globale nel 2024 di quasi un punto percentuale. Il prezzo medio dell'oro - prosegue l'analisi della Banca Mondiale - dovrebbe raggiungere un record nel 2024 prima di moderarsi leggermente nel 2025. Una forte domanda da parte di diverse banche centrali dei paesi in via di sviluppo, insieme alle sfide geopolitiche elevate, dovrebbe sostenere i prezzi dell'oro per tutto il 2024.

Un'escalation del conflitto in Medio Oriente potrebbe anche far aumentare i prezzi del gas naturale, dei fertilizzanti e degli alimenti, rileva il rapporto. La regione e' un fornitore cruciale di gas: il 20% del commercio globale di gas naturale liquefatto transita per lo Stretto di Hormuz.

Tuttavia, le previsioni di base della Banca indicano che i prezzi degli alimenti nel complesso dovrebbero diminuire leggermente, del 6% nel 2024 e del 4% nel 2025. Si prevede che i prezzi dei fertilizzanti diminuiranno del 22% nel 2024 e del 6% nel 2025. Infine gli investimenti accelerati nelle tecnologie green hanno rafforzato i prezzi dei metalli chiave fondamentali per la transizione globale verso l'energia pulita. I prezzi del rame, necessario per l'infrastruttura della rete elettrica e i veicoli elettrici, sono schizzati ai massimi di due anni questo mese. Si prevede che aumenteranno del 5% nel 2024 prima di stabilizzarsi nel 2025. I prezzi dell'alluminio dovrebbero aumentare del 2% nel 2024 e del 4% nel 2025, sostenuti in particolare dalla produzione di veicoli elettrici, pannelli solari e altre infrastrutture per le energie rinnovabili.

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(RADIOCOR) 25-04-24 13:00:31 (0367) 5 NNNN

 


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