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Amundi: scenari e ipotesi rendimento asset per i prossimi 10 anni - PAROLA AL MERCATO

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 mag - .Nei prossimi 10 anni si potrebbero registrare una crescita piu' elevata e un'inflazione piu' bassa rispetto alle previsioni a lungo termine che avevamo elaborato nel 2023, in parte grazie agli aumenti di produttivita' derivanti dall'adozione dell'intelligenza artificiale. I ritardi nelle politiche climatiche faranno aumentare i rischi e comporteranno maggiori costi economici nel percorso verso il 2050.

.I rendimenti attesi a 10 anni sono leggermente inferiori rispetto alle previsioni dello scorso anno, in particolare per le azioni dei mercati sviluppati. Le obbligazioni hanno il potenziale per offrire rendimenti migliori rispetto all'ultimo decennio e riconquistare il ruolo di motore chiave della performance nell'asset allocation.

.Le azioni sperimenteranno una riorganizzazione in termini di preferenze regionali, con un rinnovato appeal dei mercati globali ed emergenti. L'India dovrebbe offrire il potenziale di rendimento piu' elevato, mentre l'Europa sta guadagnando interesse tra i mercati sviluppati.

.Le obbligazioni dei mercati emergenti e gli asset reali e alternativi sono interessanti per i vantaggi di diversificazione che offrono e meritano un ruolo maggiore nell'asset allocation strategica degli investitori.

Parigi, 6 maggio 2024 - Le Capital Market Assumptions di Amundi offrono ogni anno agli investitori previsioni aggiornate su 40 asset class, con l'aggiunta quest'anno dell'azionario dei mercati emergenti Cina esclusa. Le nuove ipotesi macro tengono conto dei cambiamenti nelle traiettorie di transizione energetica e dell'impatto dell'intelligenza artificiale sulla crescita della produttivita'. I nuovi rendimenti attesi a 10 anni sono la base per una asset allocation strategica che evidenzia importanti cambiamenti nelle aspettative di rischio-rendimento e nel ruolo delle diverse asset class per la costruzione del portafoglio.

Vincent Mortier, Group CIO di Amundi, ha dichiarato: "I prossimi dieci anni dovrebbero vedere un cambiamento nell'attrattiva relativa delle diverse asset class. Le obbligazioni sono l'ancora e la loro rinnovata popolarita' si estende ai mercati emergenti. Anche l'azionario dei mercati emergenti dovrebbe essere favorito, in particolare l'India.

Anche le azioni europee dovrebbero riacquistare un certo appeal".

Monica Defend, Head of Amundi Investment Institute, ha aggiunto: "Il cambiamento climatico, la transizione energetica e la geopolitica spingeranno probabilmente i paesi verso percorsi di crescita diversi. Potrebbero emergere nuovi vincitori, mentre le banche centrali dovranno gestire un delicato equilibrio, mantenendo la stabilita' dei prezzi e costi per il servizio del debito accessibili per finanziare la transizione." SCENARIO CENTRALE 2024: RISCHI CRESCENTI A CAUSA DEI RITARDI NELLE POLITICHE PER IL CLIMA Rispetto all'edizione dello scorso anno, abbiamo rivisto lo scenario centrale del 2024 per riflettere l'evoluzione nell'economia globale determinata da cambiamento climatico, tensioni geopolitiche e potenziale impatto a lungo termine dell'intelligenza artificiale. Lo scenario centrale del 2024 tiene conto di una maggiore probabilita' di ritardi nelle politiche per il clima e di una riduzione delle prospettive di raggiungere l'obiettivo di 1,5-2C entro il 2050.

Queste revisioni hanno importanti implicazioni macro per il prossimo decennio, con rischi di transizione complessivamente piu' bassi e rischi fisici piu' elevati, poiche' i costi vengono distribuiti su un periodo di tempo piu' lungo: .Le banche centrali dovranno conciliare gli obiettivi di politica monetaria, gli elevati livelli di debito e la necessita' di rendimenti a lungo termine relativamente bassi per finanziare la transizione.

.Inflazione - Le nostre previsioni di inflazione a breve termine rimangono al di sopra degli obiettivi delle banche centrali, ma sono state ridotte rispetto allo scorso anno perche' i costi della transizione energetica sono diluiti su un periodo di tempo piu' lungo. Nel medio-lungo periodo, l'aumento della produttivita', trainato dall'intelligenza artificiale, e una piu' generale riduzione dei costi spingeranno l'inflazione verso gli obiettivi delle banche centrali.

.Crescita - Al contrario, i livelli di crescita a 10 anni dei mercati sviluppati sono stati rivisti al rialzo a causa del ritardo delle politiche per il clima e di alcuni effetti positivi derivanti dall'adozione dell'intelligenza artificiale. Riteniamo che questa adozione sara' graduale, data la necessita' di valutare i costi sociali ed energetici dell'intelligenza artificiale. Nel percorso verso il 2050, i maggiori rischi fisici derivanti da eventi meteorologici estremi e gli effetti decrescenti dell'intelligenza artificiale dovrebbero far diminuire la crescita.

.Nel periodo 2024-2033 la crescita annuale dei mercati emergenti sara' del 2,3% superiore alla media dei mercati sviluppati. Questo vantaggio nella crescita diminuira' nei due decenni successivi, perche' la strada verso il net zero appare piu' impegnativa per molti mercati emergenti.

Tuttavia, vediamo anche che alcuni paesi emergenti beneficiano della transizione, come Cile e Indonesia e in particolare i paesi ricchi di minerali fondamentali.

.Una tassa sul carbonio, la cosiddetta Carbon Tax, avrebbe un impatto significativo sulla crescita e sull'inflazione, in particolare per i paesi emergenti e le famiglie con basso reddito. Una transizione equa e' al centro delle argomentazioni a favore della Carbon Tax.

ASSET ALLOCATION STRATEGICA: LA DIVERSIFICAZIONE METTE IN LUCE NUOVE CLASSI DI ATTIVI I rendimenti attesi a 10 anni sono in media leggermente inferiori rispetto alle aspettative dello scorso anno, ma vediamo un cambiamento nelle preferenze relative delle diverse asset class. I rendimenti attesi piu' bassi e la maggiore volatilita' avranno importanti implicazioni anche in termini di asset allocation strategica.

.Riorganizzazione dei profili delle asset class. Dopo il forte ritorno dello scorso anno, la view di lungo termine sulle obbligazioni di alta qualita' rimane positiva. Il debito dei paesi emergenti, gli hedge fund e il private debt sono le asset class che offrono il potenziale di rendimento piu' interessante con un rischio medio. Tra le azioni dei mercati sviluppati, il mercato statunitense dovrebbe essere complessivamente in ritardo (5,6% di rendimento annualizzato previsto per i prossimi 10 anni), a causa delle valutazioni costose, mentre le azioni del Pacifico escluso il Giappone e quelle europee potrebbero offrire rendimenti migliori (circa 6,5%). Le azioni indiane, quelle dei mercati emergenti esclusa la Cina e il private equity spiccano come le asset class con il piu' alto potenziale di rendimento (superiore al 7%). Il settore sanitario, i servizi informatici e di comunicazione e i finanziari dovrebbero essere i vincitori a livello globale.

.Un'asset allocation strategica piu' diversificata. I portafogli dovranno essere ancora piu' diversificati per far fronte alla maggiore volatilita' attesa degli asset rischiosi e per aumentare il potenziale di rendimento. Continuiamo a considerare il reddito fisso come un motore fondamentale del portafoglio, in particolare gli asset di alta qualita'.

L'aumento della volatilita' azionaria obblighera' gli investitori a cercare ulteriori fonti di diversificazione, come il debito dei paesi emergenti.

.Asset reali e alternativi in primo piano. Gli asset reali e alternativi contribuiranno a migliorare i profili di rischio-rendimento a lungo termine dei portafogli e meritano un'allocazione del 20% circa. Gli hedge fund e il private debt sono preferiti dagli investitori con un profilo di rischio moderato, mentre il private equity e' destinato agli investitori con una maggiore propensione al rischio. Le infrastrutture rappresentano un buon diversificatore che potrebbe beneficiare di importanti investimenti finalizzati alla mitigazione e all'adattamento al clima.

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(RADIOCOR) 11-05-24 11:39:16 (0266) 5 NNNN

 


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