SG Company rilancio digitale per la società di Live & Digital Communication
L’AD Verdesca ci racconta il nuovo percorso del gruppo dopo la pandemia.
FTA Online News, 16 Apr 2021 - 09:00
“Abbiamo avviato un percorso di profondo cambiamento, dalla pandemia emergerà una nuova SG Company con più competenze, con una diversa concezione del proprio business, con un focus su redditività, innovazione e sostenibilità”. Davide Verdesca, cofondatore, azionista di peso, Presidente e AD di SG Company Società Benefit, ha avviato una fase di profonda ristrutturazione della società di comunicazione live and digital dopo il forte impatto causato dalla pandemia e dal lockdown. A lui chiediamo bilanci e prospettive del nuovo corso.
Di cosa si occupa SG Company?
“Siamo una realtà importante della Live & Digital Communication per i mercati corporate, consumer e BTL (comunicazione con strumenti diversi dai mezzi tradizionali, come attività di promozione, sponsorizzazioni ed eventi Ndr) attiva da più di vent’anni sul mercato con un portafoglio clienti di peso come Luxottica, Campari, Illy, YouTube, L’Oréal, Google. Fino al 2020 gran parte del nostro fatturato e delle nostre attività erano concentrati su eventi e logistica. Con i lockdown imposti dalla pandemia queste attività hanno però subito degli stop o delle pesanti restrizioni. Noi per fortuna avevamo già approcciato il mondo del digitale con lo sviluppo di prodotti specifici. La crisi ha però fatto emergere alcuni indirizzi strategici che già prima del 2020 non erano adeguati. Questo ci ha spinto a ripensare complessivamente la nostra organizzazione e le nostre strategie”.
In effetti i dati del primo semestre 2020, che avete pubblicato in occasione della presentazione del nuovo piano industriale, registrano un forte impatto che condividete con molti operatori economici. Nel vostro caso un calo dei ricavi lordi da 17,5 a 5,57 milioni di euro, un ebit negativo da 2 milioni, perdite da 1,65 milioni di euro (meno però degli 1,8 mln della prima metà del 2019). Peggiora anche la PFN da 547 mila a 1,74 mln. Come avete reagito alla pandemia e questi impatti come vi hanno spinto a ripensare il vostro business?
“L’impatto era inevitabile, ma abbiamo cercato di reagire scoprendo le opportunità che questa crisi può offrirci. Abbiamo difeso i livelli occupazionali facendo ricorso a tutti i supporti pubblici disponibili, dalla cassa integrazione alla moratoria di tutti i finanziamenti della società, dalle agevolazioni finanziarie allo smart working. Abbiamo nel contempo reagito anche rivedendo ciò che non andava bene e avviando un percorso di trasformazione digitale di tutte le aree di business.
Stiamo introducendo nuove competenze come il nuovo Chief Digital Innovation Officer Andrea Tommaso D’Aietti, potenziando aree di business non ancora valorizzate e studiandone di nuove. Promuoveremo soluzioni MarTech (Marketing Technology) e vareremo una nuova linea di business dedicata alla Data valorization. Gestiamo, per la natura stessa del nostro business, una mole di dati importante che intendiamo valorizzare con le competenze tecnologiche adeguate. Promuoveremo un nuovo stile di gestione concentrato sulla redditività e la disciplina di bilancio, non più teso esclusivamente alla crescita del fatturato.
Ogni area di business avrà una nuova autonomia, una singola catena di valore verticalizzata sotto la responsabilità di un proprio manager che permetterà a ciascuna di essa di inseguire le proprie opportunità in maniera indipendente (ma senza rinunciare a eventuali sinergie con altre aree). Rafforzeremo anche la produzione video e punteremo maggiormente sulla creazione di contenuti proprietari. Con l’aiuto di università e centri di ricerca investiremo in piattaforme tecnologiche proprietarie e svilupperemo progetti di Open Innovation”.
Vi siete posti degli obiettivi economici e finanziari con il nuovo piano industriale al 2023?
“I target al 2023 sono di ricavi da 31 milioni di euro con una maggiore marginalità dell’ebitda, al 10%, che sintetizzerà il nostro focus sulla redditività del gruppo. Il patrimonio della Company dovrebbe raggiungere a fine piano i 7,7 milioni di euro e la PFN dovrebbe essere positiva per 1,9 milioni. Otterremo anche importanti risparmi dal trasferimento nella nuova sede, che ci consentirà di abbattere i costi e di sfruttare appieno le potenzialità dello smart working che abbiamo già iniziato a sperimentare in questi mesi. Abbiamo nominato Francesco Merone CFO con anche il ruolo di Investor Relator della Società, Stefano Ripamonti nuovo Chief Sales Officer e affidato alla nostra Chief Operation Officer e Chief Marketing Officer, Elena Melchioni, nuovi poteri per una ridefinizione della struttura organizzativa interna. Siamo in piena trasformazione e nuove competenze specifiche in arrivo ci sosterranno nel nostro percorso”.
A supporto del nuovo piano industriale avete messo a segno un aumento di capitale importante, da 2,41 milioni di euro. L’offerta prevedeva l’emissione di titoli a 0,2 euro sotto la media a 27 centesimi dei prezzi delle 21 sedute precedenti l’avvio dell’operazione e a un decimo del valore del collocamento in Borsa del 2018. All’esercizio dei diritti di opzione era inoltre collegata l’assegnazione gratuita di un warrant ogni due azioni sottoscritte e, con le nuove norme, la possibilità per i piccoli investitori di detrarre il 50% dell’investimento. Avete insomma incoraggiato il mercato, che ha risposto coprendo interamente l’offerta e fornendovi le risorse per il nuovo piano. La compagine azionaria è cambiata. La holding di riferimento DL, che vede in quote paritetiche lei e il cofondatore Luigi Spinolo, si è diluita al 41% e a breve si scinderà confermando due percorsi separati per voi due soci storici. Lei dunque scenderà al 20% di SG Company, il mercato avrà più influenza sulla governance. L’investitore Zeus Capital vi ha dato manforte salendo all’11,5% del capitale. Cosa succederà adesso?
“Da questo punto di vista l’aumento di capitale ci ha dato l’opportunità di seguire un altro percorso di innovazione e rinnovamento. Oggi SG è una vera e propria public company e tutto il suo management, compreso il sottoscritto, risponderà all’assemblea dei soci dei propri risultati. È un segnale di efficientamento, che ci spinge ad accelerare su redditività e restituzione di valore agli azionisti. Siamo diventati una PMI Innovativa, abbiamo avviato un percorso ESG che modificherà la nostra offerta e i nostri processi. Siamo inoltre diventati una Società Benefit. Ci arricchiremo a breve delle nuove competenze che ci accompagneranno nel nuovo percorso e promuoveremo eventuali acquisizioni M&A o Partnership per sviluppare le strategie che abbiamo annunciato nel nuovo piano industriale”.