ESI: Importante player italiano impianti all’avanguardia in energie rinnovabili
Riccardo Di Pietrogiacomo, presidente del CDA di Esi S.p.A., racconta l’evoluzione della società italiana specializzata nella realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici tecnologicamente avanzati, recentemente quotata in Borsa.
FTA Online News, 08 Gen 2021 - 10:00
“Nel 2009 abbiamo iniziato l’avventura nel mercato delle energie rinnovabili, lavorando dapprima in Italia fino al 2011, per poi internazionalizzarci. Nel 2018 abbiamo deciso di realizzare uno spin-off aziendale, dividendo le unità produttive tra opere civili ed energie rinnovabili” spiega Riccardo Di Pietrogiacomo, chairman of the board di Esi S.p.A.
“Nel 2019 nasce Work System Integrator SRL (WSI) con la quale ci siamo focalizzati sull'energia rinnovabile, raggiungendo un valore della produzione pari a 4,1 milioni di euro. Alla fine dello stesso anno, abbiamo aperto in Spagna le società Work System Integrator Spain SRL e Unión Temporal de Empresas (UTE). Nel 2020, WSI SRL ha modificato il proprio nome in Energy System Integrator SpA (ESI)”.
Su quali servizi e prodotti si basa il vostro business?
ESI opera nel mercato delle energie rinnovabili sia come EPC (engineering, procurement and construction) sia come system integrator (trasformazione ed integrazione tecnologica di sistemi) a livello industriale. Si tratta di due business unit separate ma coordinate tra loro. Siamo focalizzati sulla realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici, impianti off-grid, mini-grid ed hybrid oltre che di sistemi di accumulo. Queste installazioni, tecnologicamente più avanzate, sono realizzate in aree remote in cui non è presente la rete elettrica o, se è presente, risulta di scarsa affidabilità. Abbiamo acquisito un importante track record internazionale sugli impianti mini-grid, off-grid e hybrid che ci consente di partecipare alle più importanti gare d’appalto internazionali. Realizziamo, inoltre, impianti fotovoltaici in ogni contesto e di ogni tipo: ancorati a terra, su tetti piani, a volte o inclinati, fissi o con sistemi ad inseguimento monoassiale o biassiale. Possiamo realizzare anche pensiline, serre fotovoltaiche, impianti galleggianti e soluzioni containerizzate di ogni taglia. Attraverso il revamping, diamo nuova vita ad impianti le cui prestazioni sono calate negli anni mentre con il repowering ne miglioriamo le performance, sostituendo ad esempio moduli fotovoltaici obsoleti con altri nuovi.
A che mercati fate riferimento?
Il centro America e l’Africa sono i nostri mercati di riferimento a medio/lungo termine. Negli ultimi 5 anni abbiamo realizzato molte mini-grid in paesi in via di sviluppo mentre altre due installazioni sono state recentemente aggiudicate nella Repubblica Democratica del Congo e Burundi. Prevediamo che il mercato europeo occuperà buona parte del nostro business, vista l’accelerazione dei governi verso una rivoluzione green dell’economia.
Quali sono progetti che vi hanno impegnato maggiormente?
Nel villaggio di Kisaba, nell’isola di Bukasa (Kalangala,Uganda), abbiamo realizzato l’Absolute Smart Village tra il 2016 e il 2018. Non si tratta di un semplice impianto fotovoltaico ma di un progetto pilota ambizioso basato sulla tecnologia mini-grid. L’impianto fotovoltaico, nell’isola di Bukasa, è stato realizzato per conto della piattaforma di investimento in energie rinnovabili Absolute Energy Capital in collaborazione con AICS (Agenzia Italiana per la cooperazione e lo sviluppo). L’impianto ha una potenza di picco di 100 kWp con una capacità di stoccaggio di 200 kWh; è basato su una tecnologia a piombo acido ed un generatore diesel di supporto da 85 kVA. La rete di distribuzione, in bassa tensione, è stata realizzata dalla Rural Electrification Agency e connette circa 600 utenze. La potenza di generazione fotovoltaica di 100 kWp è distribuita sui tetti di 8 strutture disposte in cerchio che ospitano attività commerciali gestite da personale locale che potrà disporre di energia pulita e sicura.
Nel 2018, in Etiopia, presso il Saint Luke Hospital di Wolisso, abbiamo realizzato un altro progetto, mettendo in funzione un innovativo sistema ibrido fotovoltaico con una batteria della potenza di 160 kW e 400 kWh. Grazie a questo tipo di impianto, l’ospedale di Wolisso, punto di riferimento per tutto lo stato africano, è in grado di far fronte ai frequenti blackout elettrici causati dalla rete nazionale etiope generalmente debole.
Perché avete deciso di quotarvi sul mercato AIM?
Il 26 ottobre 2020 ci siamo quotati in Borsa per implementare le risorse umane aziendali ed il processo di internazionalizzazione, già in atto, della società. Il nostro piano industriale prevede, inoltre, di acquisire altre aziende in futuro per espanderci in altri settori di mercato di nostro interesse.
Come gestite i rischi connessi alla continua evoluzione tecnologica del vostro mercato di riferimento?
Cerchiamo di essere parte integrante di questa evoluzione costante con il nostro reparto di Ricerca e Sviluppo. Siamo più avvantaggiati rispetto ai nostri competitor per le avanzate tecnologie di cui disponiamo come le mini-grid. Abbiamo il know-how per combinare molte tecnologie diverse in applicazioni impegnative come le ben 5 diverse tipoligie di batterie che abbiamo testato sulle nostre installazioni. Per ogni progetto utilizziamo unicamente le migliori tecnologie disponibili sul mercato garantendo risultati di eccellenza con i più alti rendimenti del settore, comprovati da anni di esperienza e dai numerosi impianti realizzati in Italia e nel mondo.