Ambromobiliare, professionisti dell’IPO (e non solo)
L’ad Corinna Zur Nedden ci racconta storia e prospettive di un protagonista dell’Euronext Growth Market
FTA Online News, 06 Giu 2022 - 10:34
“Siamo nati nel 2008, durante il terremoto della crisi dei subprime seguita da quella del debito sovrano. Io e Giovanni Natali avevamo seguito dall’interno delle società processi di quotazione e avevamo deciso di mettere a disposizione delle imprese il background di competenze specialistiche che avevamo accumulato. Dopo un paio di anni abbiamo unite le forze con Alberto Franceschini e Alberico Lalatta per poi diventare una squadra unica. Oggi Ambromobiliare è un protagonista dell’Euronext Growth Market ed un network di professionalità con un’offerta che spazia dalla consulenza per l’IPO, all’M&A, alla finanza strutturata, alle operazioni di finanza straordinaria. In definitiva siamo un consulente strategico per le PMI e il loro rapporto con il mercato”. Corinna Zur Nedden, amministratrice delegata di Ambromobiliare, segue dalle origini il percorso di sviluppo della società quotata sull’ex AIM Italia (oggi EGM).
Dalla fondazione a oggi il percorso di crescita del gruppo ha visto tappe importanti e una partecipazione di rilievo allo sviluppo di uno dei segmenti di mercato più dinamici del panorama finanziario italiano. Penso a 4AIMSicaf e a MIT SIM…
“Una volta insediata l’attività nel campo della consulenza strategica, che rimane il nostro core business e ci rende orgogliosi di contribuire allo sviluppo di quella spina dorsale dell’economia italiana che sono le PMI, abbiamo pensato di completare la filiera dell’investment banking.
Così abbiamo fondato 4AIMSicaf nel 2016: l’idea era di convogliare gli investitori su un veicolo a supporto delle PMI quotate e stimolare il lato della domanda sul mercato. Ha funzionato bene: oggi 4AIM è fully invested e, possiamo dire con orgoglio, un punto di riferimento per il mercato.
Nel 2019 abbiamo deciso di fare un altro passo avanti nella catena di valore del mercato e siamo diventati soci promotori di MIT SIM: avevamo la consulenza, avevamo un fondo, ci mancava soltanto la possibilità di gestire l’ultimo passo nel processo della quotazione, il collocamento. L’incontro con Massimo Segre, azionista di riferimento di Directa Sim, è stato provvidenziale per il progetto e la guida di Gabriele Villa ha consentito la crescita nei contratti da specialist. Già oggi siamo market leader in questo segmento con quasi 50 contratti. Inoltre siamo diventati a fine 2021 Euronext Growth Advisor e quindi possiamo seguire i nostri clienti anche per le attività di EGA (ex-Nomad) e come Global Coordinator. Per il cliente che vuole quotarsi significa un “one-stop-shop”
Prima di queste due esperienze, già nel 2011 a pochi anni dalla fondazione, vi eravate quotati: una scelta insolita per un advisor, come mai?
“Allora, come oggi, abbiamo pensato che se volevamo proporre un progetto di crescita tramite i mercati finanziari e la quotazione, dovevamo dimostrare di averne un’esperienza diretta. È stata una decisione importante, perché lo status di quotata ci dà autorevolezza e trasparenza indispensabili nel confronto con gli attori del mercato.
Ancora oggi abbiamo una struttura di governance avanzata che tutela gli investitori e i clienti della nostra boutique. Abbiamo un cda con due consigliere indipendenti (più della richiesta regolamentare su EGM, ndr), un collegio sindacale, l’organismo di vigilanza ex 231, un Codice Etico e una procedura di whistleblowing.
Le persone sono indispensabili nella nostra struttura, come il metodo, così abbiamo anche una Ambromobiliare Business School che pesca neolaureati e li forma. Le competenze sono il valore aggiunto strategico che fa la differenza e non a caso nei prossimi anni prevediamo che assorbiranno gran parte dei nostri investimenti e ci consentiranno la crescita organica che abbiamo in mente”.
Il 2021, dopo le difficoltà della pandemia, conferma una fase di forte ripresa testimoniata dai numeri. I ricavi balzano a 3,83 milioni di euro (+91%), l’utile si porta a 339 mila euro. Alla fine dell’anno mostrate una PFN positiva per 1,37 mln euro e un patrimonio netto da oltre 4 milioni. Siete fiduciosi anche sul futuro?
“Il balzo dei risultati si nutre sicuramente del confronto con il difficile periodo del lockdown nel 2020, ma in generale siamo cautamente ottimisti sul futuro, anche perché ormai Ambromobiliare è un brand affermato e consolidato, quasi tutte le società che si quotano nel nostro segmento passano da noi e abbiamo una conoscenza e un network di primo piano che sono anche una leva di valore. A fine 2021 abbiamo realizzato 58 IPO (di cui 9 nel 2021), 17 operazioni di M&A e 32 di finanza strutturata. I nostri 6 dipendenti più gli amministratori sono il nostro asset più importante e siamo sicuri che la crescita del mercato delle PMI in Italia sarà anche la nostra.
Lo scoppio della guerra in Ucraina e i rischi proiettati dall’inflazione sulla ripresa economica senza dubbio inviano segnali di incertezza, ma il nostro solido posizionamento ci offre delle garanzie e contiamo già quest’anno 10 mandati in essere per IPO su EGM. Le condizioni di mercato hanno temporaneamente rallentato qualche progetto di IPO, ma adesso sembra che la volatilità si stia contraendo e giustamente sono ripartiti tutti i progetti in pipeline. Confermiamo quindi la nostra strategia e manteniamo un cauto ottimismo sui dati gestionali per l’intero 2022, pur consapevoli delle incognite dell’attuale contesto geopolitico e pandemico”.