L'Unione Europea accelera sulla finanza sostenibile

Pubblicato il report del gruppo di lavoro per lo sviluppo di una strategia comune sulla finanza SRI.



Forum per la Finanza Sostenibile, 29 Ago 2017 - 12:00

L’Unione Europea vuole porre la sostenibilità al centro del sistema finanziario. È con questo obiettivo che nel dicembre del 2016 la Commissione ha costituito l’High-Level Expert Group on Sustainable Finance, una squadra di esperti incaricati di proporre una strategia europea per lo sviluppo della finanza SRI – acronimo dall’inglese Sustainable and Responsible Investment, o Investimenti Sostenibili e Responsabili. Tra i membri del panel, rilevante è la partecipazione di Eurosif, l’associazione impegnata a promuovere la finanza sostenibile nei mercati europei, attraverso il proprio Direttore Esecutivo Flavia Micilotta. Le prime indicazioni formulate dal gruppo di lavoro sono state raccolte in un Interim Report pubblicato lo scorso 13 luglio e attualmente aperto a consultazione pubblica. I lavori dell’High-Level Group, che si concluderanno a dicembre con la pubblicazione del Report finale, saranno funzionali alla creazione di una cornice di regole, standard e pratiche per consentire al mercato finanziario europeo di promuovere una crescita economica sostenibile, ovvero imperniata su criteri ambientali, sociali e di “buon governo societario” (o ESG dall’inglese Environmental, Social e Governance).

Tra gli attori chiave di questi processi – quali banche, compagnie assicurative, fondi pensione, asset manager, agenzie di rating e centri finanziari internazionali – gli esperti si sono soffermati sul ruolo delle borse europee, già protagoniste a livello mondiale nello sviluppo della finanza SRI. Cruciali luoghi d’incontro tra emittenti e investitori, le borse possono giocare un ruolo fondamentale sia come piattaforme per la divulgazione di informazioni sulle attività ESG delle società quotate, sia come fornitori di infrastrutture per il mercato dei prodotti finanziari sostenibili.

Inoltre, le borse sono in grado di favorire la crescita e incoraggiare una maggior trasparenza del comparto dei green bond attraverso lo sviluppo e l’applicazione di standard informativi sulle obbligazioni dichiarate “verdi”. In quest’ottica, per esempio, Borsa Italiana a partire da Marzo 2017 ha introdotto dei meccanismi di certificazione dei prodotti obbligazionari i cui proventi vengono destinati al finanziamento di progetti con impatti ambientali e sociali positivi, creando quindi un segmento dedicato ai green e social bond sui mercati ExtraMOT e MOT, in linea con i Green Bond Principles, i principi di trasparenza e rendicontazione elaborati dall’International Capital Market Association (ICMA).

Per favorire lo sviluppo della finanza SRI nel contesto europeo, il Report dell’High-Level Group identifica alcune aree di intervento prioritarie: in primis, la condivisione di un sistema comune di definizione, classificazione e certificazione dei prodotti finanziari considerati sostenibili per migliorare trasparenza e credibilità del mercato.
Cruciali sono considerate anche la promozione di una rendicontazione delle attività non finanziarie più chiara, completa e standardizzata da parte delle società e l’inclusione dei criteri ESG nei mandati di gestione fiduciaria di fondi e patrimoni finanziari.
Per quanto riguarda il quadro istituzionale e normativo, il Gruppo suggerisce di sottoporre tutti i nuovi regolamenti finanziari UE a un “test di sostenibilità” e auspica che le autorità di vigilanza richiedano agli operatori di includere l’analisi dei fattori ESG nei propri processi di valutazione e gestione dei rischi.
Infine, gli esperti propongono la costituzione di un’organizzazione dedicata al finanziamento di infrastrutture sostenibili.

Ingenti sono dunque le forze che le istituzioni europee sono chiamate a dispiegare per lo sviluppo della finanza sostenibile: proprio la costituzione dell’High-Level Group e queste prime linee guida testimoniano quanto Bruxelles sia del tutto determinata a raccogliere la sfida.

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