Si riduce il numero delle carte di credito
Dopo il 2010, nel nostro Paese sono meno, ma più utilizzate. Crescono i bancomat
18 Ott 2011 - 17:38
Alterne fortune per il denaro di plastica. I numeri raccolti dall’Osservatorio sulle carte di credito, firmato da Assofin-Crif Decision Solutions e Gfk Eurisko, descrivono una realtà controversa: cresce la confidenza degli italiani con il denaro elettronico, ma – a livello numerico – diminuiscono le carte di carte di credito.
Segnali contrastanti
Stando all’indagine sulla diffusione delle carte di credito, nel 2010 si è registrata una loro contrazione pari al 3,3%. È bene notare, però, che a fronte di una riduzione del numero delle tessere, sono cresciuti gli indici relativi al loro utilizzo.
Ciò è vero tanto per quanto riguarda il numero di pagamenti (in crescita), quanto per quel che concerne l’ammontare delle transazioni totali effettuate. In poche parole: anche se le carte di credito diminuiscono in numero, quelle attiva vengono usate più spesso e per spese sempre più importanti.
Differenti i segnali che arrivano dal settore delle carte a debito (ovvero i bancomat). Se questo tipo di tessera aveva conosciuto nel 2009 una brusca frenata nella diffusione, l’anno passato è cresciuto in maniera considerevole, facendo segnare un lusinghiero +9,2%.
Una situazione italiana
A commento dei dati raccolti dall’indagine, si può rimarcare come l’Italia stia vivendo un momento di generale incertezza. Guardando all’utilizzo e alla diffusione delle carte di credito e debito, infatti, si comprende come ci sia chi si indebita maggiormente non potendo fare altrimenti e chi – per tenersi lontano dal rischio di pagare interessi e sforare il proprio budget – paga con quanto ha a disposizione (ricorrendo alle carte di debito).