Il lavoro domestico troppo spesso è irregolare
Ogni anno tre miliardi di euro non entrano nelle casse dello Stato
FTA Online News, Milano, 10 Dic 2018 - 17:34
L’esercito dei lavoratori domestici che lavorano nelle case degli italiani si dividono tra coloro i quali non hanno nessun contratto regolare in essere e chi, seppur regolarmente assunto, dichiarano meno ore di quelle effettivamente lavorate e a rimetterci è sempre lo Stato.
Un esercito di lavoratori completamente in nero
Sei lavoratori su 10 lavorano come collaboratori domestici senza un regolare contratto di assunzione.
Si tratta di 1,2 milioni di lavoratori che generano un ammanco, per le casse dello Stato, pari a 600 milioni di euro per reddito da lavoro non dichiarato e di 1,8 miliardi di contributi previdenziali non versati.
A comunicare i dati è stato Assindatcolf nel report "Lavoro domestico irregolare: quanto ci perde lo Stato".
Al buco bisogna tuttavia aggiungere coloro i quali, pur possedendo un regolare contratto, non compilano la dichiarazione dei redditi o che dichiarano meno ore rispetto a quelle effettuate, per un mancato gettito totale pari a 3,1 miliardi di euro l’anno.
Sono numeri rilevanti considerando che il lavoro domestico crea un giro d’affari pari a 19,1 miliardi di euro pari all’1,25% del Pil. Invertire la rotta è fondamentale rendendo il lavoro regolare meno costoso rendendo il lavoro domestico totalmente deducibile.
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