
Regolamento titoli, accordo provvisorio tra Consiglio e Parlamento UE su "T+1"

L'obiettivo è quello di ridurre il ciclo di settlement delle negoziazioni in titoli, come le operazioni su azioni o obbligazioni, eseguite sulle sedi di negoziazione dell'UE, da non più di due giorni lavorativi (il cosiddetto "T+2") a non più di un giorno lavorativo dopo la data di negoziazione ("T+1").
La nuova misura si concretizza in una modifica al central securities depositories regulation (CSDR), entrato in vigore dieci anni fa. Il regolamento ha armonizzato il ciclo di regolamento dei titoli nell'UE a un massimo di due giorni lavorativi dopo la data di negoziazione. Da allora, molti mercati extra-UE hanno ridotto il loro ciclo di regolamento o sono in procinto di farlo.
L'accordo odierno per modificare il ciclo di settlement nel CSDR impedirà quindi un disallineamento tra i mercati finanziari dell'UE e quelli globali e manterrà la competitività dei mercati dei capitali dell'UE, evidenzia il Consiglio. Sia la relazione Draghi che quella Letta evidenziano l'attuale panorama del post-trading, incluso il regolamento delle operazioni, come un ostacolo significativo ai mercati dei capitali dell'UE.
I colegislatori hanno tuttavia concordato di esentare alcune securities financing transactions (SFT) dal requisito del ciclo di regolamento. Le SFT sono transazioni finanziarie che consentono a investitori e imprese di utilizzare attività, come azioni o obbligazioni possedute, per finanziare le proprie attività.
(Teleborsa) 18-06-2025 19:34