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Borsa: Trump spegne speranze di pace in Iran, Milano -1,4% con Unicredit in coda

Risale il prezzo del petrolio, gas ai massimi dal 2 aprile (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 17 giu - Archiviano una seduta di ribassi le Borse europee che fanno i conti con le crescenti tensioni geopolitiche in atto. L'uscita anticipata di Trump dal G7 e il suo appello notturno all'evacuazione di Teheran hanno spaventato gli investitori, gia' preoccupati per una possibile escalation delle ostilita' in Medio Oriente. Il presidente americano ha poi spiegato che la sua uscita anticipata dal G7 per raggiungere un vertice di emergenza a Washington non ha 'nulla a che fare' con il lavoro su un cessate il fuoco, di fatto spegnendo le speranze di una pace immediata sul fronte iraniano, mentre ha ribadito l'intenzione di trovare "una vera fine" alla questione nucleare dell'Iran. A deludere gli investitori anche il fatto che, a parte la firma su un accordo gia' raggiunto con il Regno Unito, Trump e' tornato dal G7 senza nuovi accordi commerciali: il tycoon ha detto che il Giappone e' stato "duro" nei negoziati commerciali, mentre l'Unione Europea non e' riuscita a offrire un accordo equo. Cosi' il Ftse Mib di Milano accusa in chiusura un ribasso delll'1,36%, allontanandosi dalla soglia psicologica dei 40mila punti, sfiorata alla vigilia.

Specularmente, riprende a correre il petrolio, con il Wti che resta saldamente sopra la soglia dei 70 dollari al barile (+2,8% a 72,3 dollari), cosi' come il Brent (75,4 dollari, in rialzo del 3%). 'La situazione e' potenzialmente in grado di provocare un'ampia perturbazione, non solo del commercio petrolifero globale, ma anche del piu' ampio equilibrio geopolitico' commenta Ricardo Evangelista, analista senior di ActivTrades. 'In caso di ulteriore escalation, il prezzo del petrolio potrebbe aumentare notevolmente'.

Sull'azionario a Piazza Affari, tengono in positivo solo una manciata di titoli. Il rally del greggio sostiene i petroliferi (Saipem +2,09%, Tenaris +1,66% ed Eni +1,13%, che beneficia anche dell'Accordo Quadro con la malese Petronas. In testa al listino brilla Brunello Cucinelli (2,33%), con la rinnovata fiducia del fondatore nelle prospettive del marchio, nonostante i dazi americani. Vendite invece sulle banche: in fondo al listino finisce Unicredit, con un calo del 3,62%. Sotto la lente del mercato le parole dell'ad Andrea Orcel, che ha ribadito che l'istituto non potra' procedere con l'ops su Banco Bpm (-0,4%) senza chiarezza sul golden power e che al momento non ci sono 'movimenti in quella direzione', escludendo ancora l'ipotesi di un rilancio sull'offerta poiche' gia' 'al limite superiore del premio che eravamo disposti a pagare'. Tra le materie prime, in rally anche il gas naturale, che torna sui massimi dal 2 aprile, giorno dell'annuncio delle tariffe reciproche da parte della Casa Bianca. Al momento, i contratti sul gas naturale TTF ad Amsterdam scambiano a 39,18 euro al megawattora, in rialzo del 3,36%. Si mantiene stabile il cambio euro/dollaro su 1,153, mentre l'oro viaggia poco mosso sui 3378,5 dollari l'oncia (-0,15%).

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(RADIOCOR) 17-06-25 17:43:05 (0549)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN

 
Titoli citati nella notizia
Nome Prezzo Ultimo Contratto Var % Ora Min oggi Max oggi Apertura
Tenaris 16,37 -0,88 17.35.29 16,20 16,52 16,475
Eni 14,282 +0,20 17.35.15 14,16 14,33 14,28
Unicredit 59,33 -2,93 17.39.12 59,31 61,56 61,56


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