Borsa: recupero nel finale con rimbalzo WS, Milano (-0,1%) limita effetto cedole

A Piazza Affari dividendi pesano lo 0,85%. Oro e euro record (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 22 apr - Recuperano sul finale le Borse europee nella prima seduta di scambi dopo la pausa pasquale, in scia al rimbalzo di Wall Street che viaggia in sostenuto rialzo dopo i cali della vigilia e guarda, tra le altre cose, alla pubblicazione dei conti di Tesla dopo la chiusura dei mercati. Lo scenario globale resta comunque dalle tinte fosche, specialmente per quanto riguarda la guerra commerciale. 'Non e' facile decifrare la nuova agenda economica americana ed e' possibile che alcuni tasselli della strategia di Trump non siano ancora stati annunciati. Alcune incongruenze, che ruotano soprattutto intorno al dollaro e all'inflazione, creano incertezza per i mercati, che tipicamente prediligono un quadro stabile nel quale formulare previsioni' spiega Matteo Ramenghi, chief investment officer di Ubs Wm in Italia.

A Piazza Affari chiude in ribasso il Ftse Mib (-0,09%), appesantito da un calo tecnico pari allo 0,85% nel 'dividend day': sette societa' del listino milanese hanno staccato cedole per complessivi 7,3 miliardi di euro. Unicredit da sola pesa per piu' della meta' dell'intero ammontare, con una distribuzione di 3,7 miliardi di euro, seguita da Stellantis (1,96 miliardi), Mediolanum, Ferrari, Prysmian, Iveco e Campari. Intanto il Fmi, nella nuova edizione del World Economic Outlook, vede le prospettive economiche globali dominate da rischi al ribasso in aumento. L'istituto di Washington ha inoltre ridotto le stime di crescita del pil italiano sia per il 2025 che per il 2026.

Sull'azionario, tra le blue chip milanesi, gli acquisti premiano Tim (+2,29%) e Inwit (+2,19%) con la conferma dei vertici e l'avvio del buyback per complessivi 400 milioni di euro. Ben comprata anche Generali (+1,3%) in vista dell'assemblea del 24 aprile per il rinnovo del cda. Positive le utility, mentre terminano contrastate le banche alle prese con gli sviluppi del risiko del settore. In coda al listino Prysmian (-3,31%) tra lo stacco di una cedola pari a 0,8 euro per azione, e la sforbiciata al target di prezzo da parte di alcuni analisti.

L'oro, dopo aver sfondato questa mattina per la prima volta nella storia la soglia dei 3.500 dollari l'oncia, scambia a 3.412,8 dollari nel contratto spot, mentre il future viaggia a 3.422,4 dollari. Secondo Ricardo Evangelista, analista senior di ActivTrade, 'sebbene il metallo prezioso appaia tecnicamente ipercomprato, pochi trader rischierebbero di scommettere contro di esso nell'attuale contesto di maggiore incertezza e di indebolimento della fiducia negli asset statunitensi, il che suggerisce che i prezzi dell'oro potrebbero ancora salire'. Sull'attrattiva del bene rifugio per eccellenza incidono, oltre alle politiche commerciali statunitensi, le interferenze dell'amministrazione Trump nell'azione della Federal Reserve. I battibecchi tra il tycoon e il presidente Powell tengono inoltre sotto pressione il dollaro, con la moneta unica che incrocia il biglietto verde a 1,1479, ai massimi da tre anni. In rialzo i prezzi del petrolio, con il Wti a 63,8 dollari al barile (+2,4%), mentre cala il gas naturale a 34 euro al megawattora (-4,6%).

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(RADIOCOR) 22-04-25 17:42:06 (0473)NEWS,ENE,PA,ASS 3 NNNN