Notizie Radiocor

Robeco: rinascita della difesa in Europa, nuove opportunita' per gli investitori - PAROLA AL MERCATO

di Aliki Rouffiac* (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 21 giu - Quest'anno, le azioni europee dei settori aerospazio e della difesa hanno ottenuto risultati migliori rispetto al resto del mercato.

Questo e' avvenuto dopo le pressioni per aumentare la spesa per la difesa e ridurre la dipendenza dalla storica protezione degli Stati Uniti. Il tema del 'grande riequilibrio' delle forze militari sara' affrontato al prossimo vertice NATO, previsto alla fine del mese all'Aia, dove si prevede l'approvazione di un accordo che portera' a un forte aumento della spesa militare.

Il ritmo della spesa globale per la difesa e' aumentato, sostenuto dalle continue tensioni geopolitiche dovute alla guerra Russia-Ucraina in corso in Europa e al cambiamento della politica degli Stati Uniti in materia di spesa per la difesa, che nel 2024 ha rappresentato quasi il 40% della spesa militare di tutti i paesi del mondo.

Al prossimo vertice della NATO, e' molto plausibile che si giunga ad un accordo sugli impegni di spesa per la difesa, che dovrebbero arrivare al 3,5% del PIL di ciascuno Stato membro, con un ulteriore 1,5% di spesa nelle aree legate alla difesa, come la cybersecurity e le infrastrutture. Resta da vedere se questi obiettivi saranno raggiunti, ma e' chiaro che siamo nelle fasi iniziali di un grande ribilanciamento.

I titoli della difesa hanno sovraperformato Gli investitori in cerca di rendimenti derivanti dalle maggiori aspettative non sono rimasti delusi. In ambito azionario, dall'inizio dell'anno, il settore aerospazio e difesa globale ha registrato una sovraperformance a doppia cifra rispetto al mercato azionario globale nel suo insieme, mentre i titoli europei hanno battuto i loro omologhi statunitensi. L'MSCI European Aerospace and Defense Index e' tuttavia altamente concentrato: i primi cinque titoli costituiscono l'80% della sua capitalizzazione di mercato.

Le valutazioni future relative spingono ancora a preferire il settore europeo della difesa, che viene scambiato con uno sconto del 13% rispetto all'indice statunitense. In termini assoluti, le valutazioni delle aziende del settore aerospazio e difesa si collocano su livelli in cui la realizzazione di utili giochera' un ruolo fondamentale nella performance futura.

Settori come la cybersicurezza e le infrastrutture non solo dovrebbero beneficiare di un aumento della spesa per investimenti, ma offrono anche valutazioni migliori rispetto al piu' costoso settore aerospazio e difesa. A fine maggio, ad esempio, l'indice globale di cybersecurity era sottovalutato del 13% rispetto ai titoli globali del settore aerospazio e difesa.

Il costo della sicurezza All'inizio dell'anno, un vertice dell'UE a Bruxelles ha concordato un piano da 800 miliardi di euro per riarmare l'Europa e far fronte alle minacce provenienti dalla Russia o da qualsiasi altro paese.

Se nei prossimi anni riuscira' a mantenere un'economia in espansione, l'Europa avra' naturalmente piu' margini di manovra per rafforzare la propria difesa senza compromettere la sostenibilita' del debito sovrano, poiche' la sua capacita' di servizio del debito rimarra' elevata.

In prospettiva, un importante aumento della spesa per la difesa potrebbe innescare un'altra ondata di inflazione, se non viene compensato da tagli alla spesa o da un aumento dell'imposizione fiscale in altri settori.

Aumento dei premi al rischio sulle obbligazioni L'incremento della spesa militare potrebbe pero' avere ripercussioni sul mercato dei titoli di Stato, in particolare nel caso in cui venisse finanziato esclusivamente tramite l'emissione di debito, che senza un conseguente aumento della produttivita' potrebbe avere effetti inflazionistici.

In definitiva, l'aumento della spesa per la difesa in Europa potrebbe indurre gli investitori a richiedere un premio al rischio di inflazione un po' piu' elevato quando concedono prestiti ai governi acquistando i loro titoli di Stato, come i Bund tedeschi o i Gilt britannici.

Ciononostante, un rialzo dei tassi a lungo termine non sarebbe necessariamente negativo, poiche' essi riflettono diversi elementi di valutazione, tra cui l'aumento dei tassi di crescita nominale nell'economia.

A nostro parere, ci sono due fattori attenuanti che potrebbero consentire un aumento della spesa senza rischiare un contraccolpo sull'economia. In primo luogo, l'industria tedesca presenta una notevole capacita' in eccesso, con tassi di utilizzo nettamente inferiori al trend, il che permette di tenere sotto controllo l'inflazione nel breve periodo.

In secondo luogo, vi sono potenziali effetti positivi sul lato dell'offerta derivanti dalle innovazioni favorite dall'aumento della spesa per la difesa, che potrebbero esercitare una spinta disinflazionistica, poiche' la produzione potenziale aumenta rispetto alla produzione effettiva.

Per anni le indagini condotte dagli analisti hanno rivisto al ribasso le stime sulla crescita europea, e l'ingente spesa per la difesa attesa nei prossimi anni potrebbe favorire il rilancio dell'espansione in Europa. Se cosi' fosse, un aumento dei tassi di interesse reali a lungo termine che rifletta un tasso di interesse reale neutrale spinto al rialzo da maggiori incrementi di produttivita' potrebbe essere in realta' un segnale salutare.

E' evidente che il 'peace dividend' e' finito da tempo e che stiamo ritornando verso un trend di lungo periodo.

Considerando che, dal 1960, la spesa militare si e' mantenuta in media intorno al 3,5%, si puo' dire che stiamo semplicemente tornando a un livello stabile e storicamente consolidato di investimento nella difesa.

*Portfolio Manager del team Sustainable Multi Asset Solutions di Robeco "Il contenuto delle notizie e delle informazioni trasmesse con il titolo "Parola al mercato" non puo' in alcun caso essere considerato una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento ne' raccomandazioni personalizzate a qualsiasi forma di finanziamento. Le analisi contenute nelle notizie trasmesse nella specifica rubrica sono elaborate dalla societa' a cui appartiene il soggetto espressamente indicato come autore.

L'agenzia di stampa Il Sole 24 Ore Radiocor declina ogni responsabilita' in ordine alla veridicita', accuratezza e completezza di tali analisi e invita quindi gli utenti a prendere atto con attenzione e la dovuta diligenza di quanto sopra dichiarato e rappresentato dalla societa'".

Red-

(RADIOCOR) 21-06-25 13:09:57 (0250) 5 NNNN

 


Borsa Italiana non ha responsabilità per il contenuto del sito a cui sta per accedere e non ha responsabilità per le informazioni contenute.

Accedendo a questo link, Borsa Italiana non intende sollecitare acquisti o offerte in alcun paese da parte di nessuno.


Sarai automaticamente diretto al link in cinque secondi.